|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Dicembre 2009 |
|
|
  |
|
|
VENETO, INCONTRO CON DIRETTORI SERVIZI SOCIALI AZIENDE ULLSS
|
|
|
 |
|
|
Padova, 15 dicembre 2009 - La prossima elaborazione dei piani di zona (il piano regolatore dei servizi sociali dei territori compresi dalle diverse Conferenze dei Sindaci), la legge regionale che istituisce il fondo veneto per la non autosufficienza, la confermata della validità del modello veneto di integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari, le criticità tuttavia presenti nei comuni e tra comuni nell´attività dei servizi e nell´erogazione delle prestazioni sociali. Questi i temi al centro dell´incontro, che si è tenuto ieri a Padova, nella nuova biblioteca Barison del complesso sociosanitario ai Colli, tra l´Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi con i direttori dei servizi sociali delle Aziende Ullss del Veneto, presenti il segretario regionale alla sanità Giancarlo Ruscitti e il dirigente regionale dei servizi sociali Michele Maglio. C´è stato un approfondito scambio d´idee tra i responsabili del sociale delle Ullss in merito soprattutto all´esigenza di attivare flussi informativi omogenei sulle varie voci del settore sociale (dagli anziani non autosufficienti, ai minori, ai disabili, alle nuove povertà) per utilizzare al meglio le risorse destinate, senza troppi dislivelli tra comuni. Tra i compiti che spettano ai servizi sociali per il 2010 sono stati indicati: l´applicazione della neolegge regionale sulla non autosufficienza con gli impegnativi percorsi di gestione che essa prevede, con risorse finanziarie che risentiranno non poco della fase di crisi che si sta attraversando, e al contempo con una richiesta di aiuti sociali moltiplicati che arrivano ai livelli territoriali dalle famiglie e dai singoli in difficoltà. L´assessore regionale ha tenuto a sottolineare che il modello d´integrazione dei servizi sociali e sanitari del Veneto rappresenta un esempio per tutto il Paese per quanto riguarda lungimiranza, funzionalità ed economie di spesa “perchè – ha detto – investire sul sociale significa, alla fin fine, diminuire la spesa nel sanitario e quindi sgravare un settore che è il più importante della spesa regionale. Ma non possiamo nasconderci – ha continuato – e ciò è amaro che questo non viene ancora capito e fa fatica ad affermarsi del tutto. Credo che il nuovo piano sociosanitario che la prossima legislatura regionale dovrà scrivere farà bene a riconfermare e a scommettere su questa linea veneta, magari rafforzandola”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|