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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Dicembre 2009
 
   
  RICERCA SUI MAIALI SCOPRE UN "GENE SALTERINO"

 
   
  Un progetto parzialmente finanziato dall´Unione europea e dedicato alla ricerca sullo sviluppo muscolare dei maiali, ha rivelato l´esistenza di un nuovo gene, lo Zbed6, presente soltanto nei mammiferi placentali. Il nuovo gene deriva da un "gene salterino" originato in un mammifero primitivo più di 150 milioni di anni fa. Lo studio è pubblicato nella rivista Plos (Public Library of Science) Biology. Il gruppo di ricerca, a cui partecipano l´Università di Uppsala in Svezia, l´Università svedese di Scienze agrarie e il Broad Institute negli Stati Uniti, ha ricevuto, tra gli altri finanziamenti, una sovvenzione a favore di ricercatori avanzati (Advanced Investigator Grant) dal Consiglio europeo della ricerca (Cer). Uno dei principali obiettivi della ricerca era di trovare una risposta genetica al motivo per cui il maiale domestico sviluppa più massa muscolare e immagazzina meno grasso del suo antenato, il cinghiale selvatico. "Questo è il risultato di una selezione sistematica effettuata negli ultimi 60 anni per allevare maiali di razza che producono la carne magra preferita dai consumatori", dice Leif Andersson dell´Università di Uppsala, capo del gruppo di ricerca. "Ciò spiega perché un pezzo di carne di maiale oggi contiene molto meno grasso di quella prodotta cento anni fa". Nel corso della ricerca il gruppo ha scoperto una mutazione in una sequenza di Dna non codificata, responsabile della regolazione dell´espressione di un fattore di crescita chiamato Igf2. Questa mutazione contribuisce in larga misura alle differenze di crescita muscolare tra i maiali e i cinghiali selvaggi. "Con i ricercatori del Broad Institute abbiamo usato un metodo molecolare molto sofisticato che isola la proteina che lega la sequenza del Dna alterata nei maiali", dice Lin Jiang, dottorando che collabora al progetto. "Con sorpresa abbiamo scoperto che la proteina era sconosciuta e l´abbiamo chiamata Zbed6. Essa è presente in tutti i mammiferi placentali, compreso l´uomo". I "geni salterini" sono stati scoperti nel 1983 e lo Zbed6 si è evoluto dalla stessa "famiglia" genetica. Lo Zbed6 regola non solo l´espressione del fattore della crescita dell´Igf2, ma forse anche migliaia di altri geni nei mammiferi. "I risultati indicano che abbiamo individuato un nuovo ´direttore d´orchestra´ che controlla le attività di molti geni presenti nelle cellule dei mammiferi", dice il professor Andersson. "Sarà molto interessante continuare a studiare il significato biologico dello Zbed6 e scoprire in che misura la sua azione influisce sulle diverse malattie nell´uomo. La scoperta fornisce nuove informazioni di base sull´evoluzione dei mammiferi placentali e possiede un notevole significato biomedico. " Per maggiori informazioni, visitare: Plos Biology: http://www. Plosbiology. Org/home. Action Università di Uppsala: http://www. Uu. Se/en/ Università svedese di scienze agrarie http://www. Slu. Se/?id=580 Broad Institute: http://www. Broadinstitute. Org/ .  
   
 

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