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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Ottobre 2006 |
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LA BOCCONI SI FA IN CINQUE E RINNOVA GOVERNANCE E STRUTTURA ACCADEMICA NASCONO CINQUE SCUOLE, GUIDATE DA ALTRETTANTI DEAN, AUTONOME NELLA GESTIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA. RINNOVATO PER ALTRI DUE ANNI IL MANDATO DEL RETTORE ANGELO PROVASOLI. IN CARICA DALL´1 NOVEMBRE IL NUOVO CDA
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Milano, 30 ottobre 2006 - Il rettore dell’Università Bocconi Angelo Provasoli, il cui mandato è stato rinnovato per i prossimi due anni, ha annunciato il 27 ottobre, nel corso di un incontro con i giornalisti in vista dell’inaugurazione dell’anno accademico che si terrà lunedì 30 alla presenza del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, una profonda riforma della governance dell’ateneo, che si ristruttura intorno a cinque scuole indipendenti rette da altrettanti dean. Il presidente della Bocconi, Mario Monti, ha sottolineato l’importanza, per tutto il sistema universitario italiano, di adottare sistemi di governance indipendente che eliminino quei problemi di autoreferenzialità e conflitto di interessi che impediscono di essere competitivi sul mercato internazionale della formazione. Dal Regno Unito al Giapp! one, dal Canada all’Australia, in quasi tutto il mondo la riforma della governance ha seguito di una decina d’anni l’introduzione dell’autonomia degli atenei, mentre in Italia, dove il processo di autonomia è iniziato nel 1989, la riluttanza a compiere questo passo rischia di limitare il significato e l’efficacia sia dell’autonomia che della riforma universitaria. Il prof. Monti ha sottolineato l’importanza del nuovo modello di governance accademica della Bocconi. Proposto dal rettore Angelo Provasoli con l’incoraggiamento del consiglio di amministrazione e l’adesione del corpo docente, il nuovo modello consentirà alla Bocconi di rispondere con tempestività ed efficacia alle sfide della competitività tra università sul piano europeo e globale. In particolare, la nuova governance permetterà di superare le naturali resistenze al cambiamento che o! gni istituzione ha al suo interno. La strada che l! a Bocconi percorre da sempre, e che risulta rafforzata nel nuovo statuto e regolamento appena approvati, prevede un unico organo di governo (il consiglio di amministrazione) composto da membri esterni che si affiancano agli interni; un rettore reclutato dall’organo di governo e non eletto dal corpo docente; un sistema di management accademico che vede nel rettore il vertice, ma prevede deleghe a cascata. I rischi dell’autoreferenzialità e del conflitto di interessi, del resto, non sono nuovi, come ha ricordato Mario Monti citando Adam Smith che, nel 1776, nella Ricchezza delle Nazioni, scrisse: “Se l’autorità a cui è soggetto il docente risiede nell’organismo collegiale, la facoltà o l’università, di cui egli stesso è un membro e di cui la grande maggioranza degli altri membri sono, come lui, docenti o persone che dovranno diventare docenti, è probabile che essi faranno causa comu! ne, saranno molto indulgenti gli uni con gli altri, e ciascuno consentirà al proprio vicino di trascurare il proprio dovere, purché gli sia a sua volta permesso di trascurare il proprio”. “Si rende necessario elevare la performance del nostro sistema universitario affinché non resti escluso dalla competizione, così come troppo spesso lo è dai ranking”, ha affermato Provasoli, illustrando la nuova struttura accademica, basata su cinque Scuole autonome nella gestione dell’offerta formativa ma funzionali al raggiungimento degli obiettivi della Bocconi in una visione fortemente unitaria; tali scuole saranno “in grado di garantire un più efficace collegamento con il mercato del lavoro europeo e di disegnare professionalità realmente diversificate per livelli, come richiedono le aziende”, ha dichiarato il rettore. Dopo l’avvio di un piano strategico decennale e di una campagna di fund raising che hanno rafforzato i principi di autonomia e indipendenza della Bocconi, l’istituzione delle Scuole dimostra il consolidamento di un’offerta formativa organizzata su più livelli, ognuno dei quali prevede una selezione all’ingresso e stimola la crescita del network che si sviluppa intorno alla Bocconi, oggi collegata con oltre 150 università e 2. 000 aziende in tutto il mondo. “Le cinque Scuole Bocconi saranno gli agenti del processo di sviluppo e internazionalizzazione del nostro ateneo”, ha detto Provasoli, evidenziando la strada già percorsa: il 9% degli studenti Bocconi proviene dall’estero, un dato in linea con Regno Unito, Francia e Germania, dove gli stranieri sono circa il 10%, e che si rapporta a una media italiana che supera di poco il 2%. Lavorano alla Bocconi 76 docenti e visiting professor stran! ieri e più della metà dei laureati può vantare almeno un’esperienza di studio all’estero. Solo lo scorso anno, 2. 000 studenti (il 35% degli iscritti ai trienni e il 60% degli iscritti ai bienni) hanno studiato almeno per un periodo all’estero. A conclusione dell’incontro è stata resa nota la composizione del nuovo consiglio di amministrazione della Bocconi, in carica per i prossimi quattro anni accademici. Ne fanno parte:
Carica |
Nome |
Nominato da |
Presidente |
Mario Monti |
Istituto Javotte Bocconi il 26/9/06 |
Vicepresidente |
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Verrà nominato dal cda (attualmente è Luigi Guatri) |
Rettore |
Angelo Provasoli |
Membro di diritto, nominato dal cda per il biennio 2006-8 |
Consigliere delegato |
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Verrà nominato dal cda (attualmente è Giovanni Pavese) |
Consigliere |
Antonio Borges |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Diana Bracco |
Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano |
Consigliere |
Bruno Ermolli |
Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano |
Consigliere |
Angelo Giammario |
Regione Lombardia |
Consigliere |
Luciarosaria Giordano, rappresentante degli studenti |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Mario Greco |
Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica |
Consigliere |
Luigi Guatri |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Enrico Marcora |
Provincia di Milano |
Consigliere |
Gianemilio Osculati |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Corrado Passera |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Giovanni Pavese |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Alessandro Profumo |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Carlo Sangalli |
Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano |
Consigliere |
Massimo Sarmi |
Comune di Milano |
Consigliere |
Marco Tronchetti Provera |
Istituto Javotte Bocconi |
Consigliere |
Pier Mario Vello |
Fondazione Cariplo |
Consigliere |
Rappresentante dei professori |
Istituto Javotte Bocconi (attualmente è Vittorio Coda) |
Segretario del consiglio |
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Verrà nominato dal cda (attualmente è Mirka Giacoletto Papas) |
Scuola universitaria Bocconi (Bocconi Undergraduate School). Vi fanno capo i corsi di laurea triennali in economia e management, ai quali sono iscritti, oggi, circa 7. 500 studenti. |
Scuola superiore universitaria Bocconi (Bocconi Graduate School). Vi fanno capo i corsi di laurea specialistica, i master universitari e i corsi di perfezionamento in economia e management, ai quali sono iscritti, oggi, circa 4. 700 studenti. |
Scuola di giurisprudenza Bocconi (Bocconi School of Law). Vi fanno capo corsi di laurea, master e corsi di perfezionamento dell’area giuridica, ai quali sono iscritti, oggi, circa 1. 300 studenti. |
Scuola di dottorato Bocconi (Bocconi Phd School). Vi fanno capo i Phd attivati! in Università, ai quali sono iscritti, oggi, circa 200 studenti. |
Sda Bocconi school of management. Vi fanno capo i master post-experience, tra cui gli Mba, e i corsi di formazione executive a catalogo e su commessa. Vi partecipano, ogni anno, circa 15. 000 persone. | | . . |
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