Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Ottobre 2006
 
   
  A BRUXELLES UNA GIORNATA DI STUDIO SULL’IMMIGRAZIONE CHE CAMBIA

 
   
  Bruxelles 30 ottobre 2006 - Le politiche per l’immigrazione, che rappresenta una risorsa ormai irrinunciabile, sono una priorità per l’Unione Europea, ma le comunità del vecchio continente non hanno ancora del tutto rimosso una percezione negativa di questo fenomeno che è in continua evoluzione ma che non si può più fermare. E’ uno dei dati emersi con maggiore evidenza in occasione della seconda parte della giornata di studio sulle politiche di cooperazione in materia di immigrazione nel quadro dell’allargamento dell‘Ue, promossa a Bruxelles dalla Regione del Veneto che era rappresentata dall’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona. Al dibattito sulle politiche dell’Europa in questo settore hanno partecipato Luigi Spreca e Marie-anne Paraskevas della Commissione Europea e Haleh Bridi rappresentante della Banca Mondiale presso l’Ue. Nel gennaio 2005 è stato pubblicato un Libro Verde sull’approccio alla gestione della migrazione economica, in cui vengono sottolineati sia l’importanza della gestione dei flussi migratori in cooperazione con i paesi di origine e di transito, sia la necessità di promuovere la migliore integrazione degli immigrati nel mercato del lavoro nel tessuto sociale dei Paesi di accoglienza. Altre direttive della Commissione Europea saranno presentate a breve. Resta comunque il problema della mancanza di dati precisi sul numero degli immigrati all’interno dell’Ue, mentre è un dato di fatto che le rimesse da parte degli immigrati sono cresciute in maniera consistente. Nel 2005 quelle registrate dal sistema bancario hanno raggiunto i 232 miliardi di dollari e per alcuni Paesi (come la Repubblica di Moldova) rappresentano una delle maggiori voci di entrata. Conferme e contributi alla visione d’insieme sui flussi migratori è venuta anche dai rappresentanti di Paesi con cui il Veneto ha in corso specifici protocolli d’intesa per progetti destinati a prevenire l’immigrazione illegale e sviluppare programmi comuni per l’occupazione. Sono intervenuti il segretario di stato per il lavoro della Romania Daniela Nicoleta Andreescu, il viceministro dell’economia della Repubblica di Moldova Sergiu Sainciuc e l’assistente del ministro del lavoro della Serbia Radmilla Bukumiric Katic, a cui ha fatto da moderatore Stefano Bertozzi del gabinetto del vicepresidente della Commissione Europea Franco Frattini. I lavori sono stati conclusi da Giuseppe Maurizio Silveri del ministero del Welfare e da Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro. Silveri ha fatto presente che la componente rumena è la prima in Italia con circa 280 mila presenze, ma dal primo gennaio 2007 diventeranno cittadini europei a pieno titolo e quindi una parte consistente dell’immigrazione in Italia non sarà più tale. Forlani ha posto l’accento sui cambiamenti in atto e soprattutto sul forte impatto che i nuovi ingressi avranno nei prossimi dieci anni a causa di fattori come il calo demografico della popolazione italiana. Da parte sua De Bona ha positivamente commentato la possibilità di far ricorso ai fondi strutturali europei dal momento che, anche nel campo dell’integrazione, nessuna iniziativa può essere realizzata senza risorse adeguate. Il confronto di oggi - ha concluso - è stato utile per l’impostazione delle politiche nei confronti di un fenomeno destinato ancora a cambiare ma che comunque resta necessario, soprattutto se il Veneto continuerà ad essere il motore economico che è stato finora. .  
   
 

<<BACK