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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Dicembre 2009
 
   
  UE: A MEMORIAL IL PREMIO SACHAROV: "LA LIBERTÀ DI PENSIERO È LA MADRE DI TUTTE LE LIBERTÀ"

 
   
  Bruxelles, 17 dicembre 2009 - Ieri mercoledì 16 dicembre l´Ong russa per i diritti umani Memorial ha ricevuto il premio Sacharov per la libertà d´espressione. Durante la cerimonia, i tre attivisti russi Oleg Orlov, Sergei Kovalev and Lyudmila Alexeyeva hanno chiesto all´Europa di fare di più per i diritti umani in Russia. "Ci sono giorni in cui mi sento particolarmente orgoglioso di presiedere questo Parlamento. E oggi è uno di quei giorni": così il presidente Buzek ha introdotto i tre ospiti. Un emiciclo emozionato ha accolto i tre vincitori: il direttore di Memorial Oleg Orlov, 56 anni, l´anziana dissidente Lyudmila Alexeyeva, 82 anni, e l´ex-prigioniero politico e oggi dirigente di Memorial Sergei Kovalev, 69 anni, che ha pronunciato il discorso per il ricevimento del premio. Amarezza per l´assenza di chi avrebbe dovuto condividere il riconoscimento, ma non c´è più: " Natalya Estemirova e Anna Politkovskaya dovrebbero essere qui oggi", ha detto Buzek, "i loro assassini devono essere portati davanti alla giustizia". Sergei Kovalev: "i nostri colleghi che non sono qui" - "Sono sicuro che, premiando Memorial, il Parlamento aveva in mente prima e soprattutto loro, i nostri amici adorati, compagni di battaglia, anime sorelle. Il premio appartiene a loro - ha esordito Sergei Kovalev, visibilmente emozionato - E non posso esimermi dal citare Natalya Estemirova, membro di Memorial, ardente militante per i diritti umani, uccisa in Cecenia quest´estate. Non posso non ricordare l´avvocato Stanislav Markelov e le giornaliste Anna Politkovskaya e Anastasia Baburova, assassinate a Mosca, l´etnologo Nikolai Girenko, sparato a San Pietroburgo, Farid Babayev, ammazzato in Dagestan, e molti altri. Purtroppo questa lista potrebbe continuare a lungo. " Andrei Sacharov, "un pensiero libero" - Andrei Sacharov, morto esattamente 20 anni fa, a cui il premio è intitolato "non era solo un combattente per i diritti umani nell´Unione sovietica. Era anche un pensatore illuminato. La comunità europea, che ha istituito questo premio in suo onore quando era ancora vivo, è forse l´esempio più vicino all´ideale di umanità fraterna che lui sognava ". Russia: il potere non è così compatto - Parlando della situazione in Russia, Kovalev ha tenuto a sottolineare che "non è tutto così lineare come può apparire. Abbiamo molti alleati nella società russa, sia nella nostra lotta per i diritti umani che nella lotta contro lo stalinismo. E il potere in Russia non è così omogeneo e compatto come può sembrare a un primo sguardo". L´europa può fare molto di più - L´appello di Memorial è chiaro: " Quello che ci aspettiamo dai politici e dai cittadini europei, lo ha già detto Andrei Sacharov più di 20 anni fa: ´oggi il mio Paese ha bisogno di sostegno e di pressioni´". "Un´europa unita può avere una politica ferma e allo stesso tempo amichevole con la Russia, basata sul sostegno e la pressione. Purtroppo è molto lontana da usare al meglio entrambi gli strumenti". E ha continuato: "L´europa dovrebbe comportarsi con la Russia come con ogni altro Paese europeo che si è impegnato su certe cose, e che deve prendersi la responsabilità di mantenerle. Il ruolo dell´Europa non è di stare zitta, ma di ripetere, ricordare, ridire e insistere che la Russia deve rispettare i suoi impegni". L´autore della Dichiarazione dei Diritti umani in Russia ha concluso con una riflessione sulla libertà d´espressione, considerata la "base di tutte le altre libertà". Per questo "è un onore ricevere oggi il premio Sacharov per la libertà d´espressione". Il discorso è stato accolto con un´ovazione da parte dell´Aula, e dall´abbraccio del presidente Buzek visibilmente commosso. .  
   
 

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