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Notiziario Marketpress di
Venerdì 15 Gennaio 2010 |
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TRIESTE, ANTICO CAFFÈ STELLA POLARE: LO SPIRITO DELLA MUSICALITÀ DALL’ETÀ CICLADICA ALL’EPOCA BAROCCA
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Lo spirito della musicalità dall’età cicladica all’epoca barocca: mostra personale della pittrice Alice Psacaropulo all’Antico Caffè Stella Polare di Trieste. Sabato 9 gennaio 2010 all’Antico Caffè Stella Polare di Trieste (via Dante, 14) è stata inaugurata la mostra personale della pittrice triestina Alice Psacaropulo, presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, interamente dedicata al tema musicale, propone una quindicina di opere - selezionate dall’artista e amico Claudio Sivini, che ha curato l’allestimento - in cui la Psacaropulo interpreta in modo del tutto personale l’arte delle sette note. I lavori, realizzati a olio e tecnica mista su tela, comprendono gli Idoli cicladici, dipinti dalla fine degli anni novanta a oggi, e i Gruppi musicali, creati dal 1991 al 2007. La rassegna rimarrà visitabile fino al 25 gennaio (orario: tutti giorni dalle ore 7. 00 alle 21. 00). Gli Idoli cicladici - scrive Accerboni - traggono spunto dalle piccole statuette presenti nel Museo delle Isole Cicladi, al Metropolitan Museum di New York e in quello berlinese, che hanno particolarmente affascinato la Psacaropulo, essendo il padre originario proprio delle Cicladi. I gruppi musicali sono stati invece ispirati dalla professione del figlio Stefano Casaccia, flautista e ideatore di eventi musicali. La stessa pittrice ha per altro sempre dimostrato grande sensibilità e attenzione per la musica, suonando da giovane il flauto e la chitarra e realizzando nel 1948 per la motonave Conte Biancamano un mosaico a tema musicale. Nata a Trieste, dove vive e opera, Alice Psacaropulo proviene da una famiglia di origine greca, sicula e lombarda, in cui si annoverano architetti e artisti. Laureata in lettere classiche, si è formata alla prestigiosa scuola di Felice Casorati dell’Accademia Albertina di Torino, ha partecipato alla storica Biennale veneziana del 1948 e ha allestito mostre personali e aderito a numerose collettive di livello in Italia e all’estero. Ha formato – grazie alla sua attività di insegnante – molti fra i più importanti artisti triestini. Oltre alla pittura, ispirata anche da un lungo soggiorno a Venezia e in Honduras, e alla ritrattistica, si è dedicata con grande successo alla decorazione navale e all’affresco. Dal linguaggio novecentista frequentato attraverso Casorati e altri maestri italiani - conclude il critico - nel corso del tempo ha saputo evolvere la propria vena fantastica in un personale espressionismo e postcubismo e successivamente orientare il gesto verso l’arte surreale e il linguaggio naturalisticio, giungendo sulla soglia dell’astrazione e dell’ informale. |
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