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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Gennaio 2010
 
   
  LIGURIA: INGENTI I DANNI DELLE MAREGGIATE

 
   
  Richiesto lo stato di calamità naturale, la Liguria stanzia i primi fondi. Grande la preoccupazione degli imprenditori balneari per la data relativa alla proroga delle concessioni demaniali. “Il maltempo che in questi giorni flagella le coste sta causando gravi danni materiali agli stabilimenti balneari” afferma Riccardo Borgo Presidente nazionale del S. I. B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio che associa circa 10. 000 aziende. Il Sindacato ha già richiesto lo stato di calamità naturale in molte località colpite dalle forti mareggiate: Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Calabria le regioni che hanno subito i danni maggiori e proprio la Liguria ha già stanziato 4 milioni di euro per consentire alle imprese, comprese quelle balneari, di riparare i danneggiamenti subiti e riprendere l’attività. “E’ auspicabile che la stessa iniziativa possa essere presa anche dalle altre amministrazioni, continua Borgo. Si tratta senza dubbio di un primo intervento estremamente tempestivo in una regione che ha subito e sta subendo danni rilevanti al patrimonio costiero già pesantemente colpito dall’erosione dei litorali”. La Giunta di Presidenza del S. I. B. Ha, poi, dovuto registrare la perdurante preoccupazione di 28. 000 balneari italiani causata dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre scorso nella quale, contrariamente a quanto deciso nel Consiglio dei Ministri del 17 dicembre, la proroga delle concessioni demaniali in atto è stata prevista anziché al 31/12/2015, alla fine dell’anno 2012. Le successive autorevoli assicurazioni che si è trattato di un errore tecnico e che in fase di conversione in legge sarà ripristinata l’originaria scadenza del 2015, ha parzialmente tranquillizzato gli imprenditori del settore e sarà assolutamente indispensabile per non far sospendere dalle banche le linee di credito che proprio in quella data hanno la scadenza. La categoria, oggi, è anche in forte tensione in attesa che sia attivato il tavolo tecnico con il Governo, le regioni e le associazioni di settore, dove saranno riscritte le nuove regole che dovranno assicurare il futuro del turismo balneare e con esso il sistema di imprese che lo ha creato, alimentato, e, in molti casi, portato all’eccellenza facendo di questo comparto una apprezzabilissima peculiarità tutta italiana . . .  
   
 

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