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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Gennaio 2010
 
   
  CRISI: TASK FORCE MSE, OLTRE 150 TAVOLI PER 300 MILA LAVORATORI SCAJOLA: “NEI MOMENTI DI DIFFICOLTÀ, UN DIALOGO FRANCO E RESPONSABILE TRA GOVERNO E FORZE SOCIALI PUÒ CONTRIBUIRE AD ALLENTARE LE TENSIONI, INDIVIDUARE POSSIBILI SOLUZIONI, RAFFORZARE L’EFFICACIA DELLE MISURE DI SVILUPPO”

 
   
  Roma, 11 gennaio 2010 – Più di 150 tavoli per gestire crisi aziendali e di settori che, nel corso dell’anno, hanno coinvolto oltre 300 mila lavoratori. È il consuntivo dell’attività della task force che il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha attivato nel 2009 per contenere gli effetti della congiuntura economica internazionale sul Sistema Paese e soprattutto sull’occupazione. Si è trattato di crisi che hanno riguardato tutto il territorio nazionale e con particolare intensità il Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Marche, Campania, Abruzzo, Sardegna e Sicilia. Seppure il quadro economico stia mettendo in evidenza l’inversione delle tendenze negative del 2009, restano in piedi iniziative e misure per contrastare l’onda lunga della congiuntura anche sul fronte occupazionale. “Il raffronto con gli altri Paesi, egualmente attraversati dalla crisi, ha dimostrato la bontà delle strategie messe a punto dal Governo Berlusconi”, ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ricordando che “si è trattato di una strategia basata su due pilastri fondamentali: da un lato, l’adozione di misure anticongiunturali, in grado di fronteggiare l’emergenza, salvaguardando strutture produttive e livelli occupazionali; dall’altro, la realizzazione di riforme strutturali per porre le basi per un deciso recupero di competitività del Sistema Paese aprendo ad una nuova fase di crescita sostenuta e duratura per la nostra economia”. In tale ottica, ha spiegato il ministro, “sono stati rafforzati gli ammortizzatori sociali con ben 8 miliardi di euro, mentre siamo intervenuti sul versante della domanda stimolando i consumi in settori strategici dell’economia italiana”. Non solo incentivi per le automobili e gli elettrodomestici ecocompatibili, ma anche sgravi fiscali per le ristrutturazioni edilizie in chiave di maggior efficienza energetica, il Piano Casa, detassazione degli utili reinvestiti, Iva all’incasso, revisione degli studi di settore per le Pmi, semplificazione amministrativa e moratoria sui crediti bancari alle imprese. E poi c’è stata la gestione capillare delle crisi di ciascun settore e di singole imprese. “Abbiamo seguito e stiamo seguendo un metodo che si basa sul confronto costante e leale con tutti i soggetti interessati, imprenditori, rappresentanti dei lavoratori, associazioni di categoria e istituzioni locali”, ha precisato Scajola sottolineando che “soprattutto nei momenti di difficoltà acuta, un dialogo franco e responsabile tra il Governo e le forze sociali può contribuire ad allentare le tensioni, individuare possibili soluzioni, rafforzare l’efficacia delle misure di sviluppo”. Da fine ottobre è inoltre stato istituito al ministero l’”Osservatorio sulle crisi di impresa” proprio per seguire l’andamento della congiuntura economica e le sue ripercussioni nei settori produttivi, sull’occupazione e sul territorio, che consente di intervenire in modo tempestivo sulle situazioni maggiormente delicate, scongiurando così che ci siano conseguenze più gravi. Accanto a questi interventi, sono state anche gestite le crisi di 72 gruppi in amministrazione straordinaria, che hanno interessato 215 imprese con quasi 40 mila dipendenti, riuscendo già a ricollocare oltre 15 mila persone. “Stiamo lavorando per risolvere in modo ottimale la situazione anche per gli altri lavoratori coinvolti”, ha assicurato il ministro Scajola. Si aggiungono poi le procedure di amministrazione straordinaria (ex leggi Prodi e Marzano) che hanno interessato 8 grandi gruppi, coinvolgendo 145 imprese e oltre 32 mila dipendenti. Proprio per superare i limiti applicativi delle amministrazioni straordinarie, è stato presentato già ad inizio legislatura un disegno di legge di riforma, attualmente all’esame parlamentare. Scajola ha messo in evidenza la riforma dei Contratti di programma che, con i nuovi Contratti di Sviluppo, ha esteso l’ambito di applicazione anche al di fuori del settore industriale, sino a ricomprendere anche i comparti del turismo e del commercio. Infine, in questi dodici mesi di crisi, una rilevante boccata d’ossigeno alle imprese di piccole e medie dimensioni è arrivata dal Fondo di Garanzia, che ha allentato la morsa esercitata dal credito nei confronti di 24 mila aziende, con finanziamenti per oltre 4,5 miliardi di euro. In particolare le domande di accesso da un anno all’altro sono aumentate del 103% e la richiesta di finanziamento del 212%. .  
   
 

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