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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Gennaio 2010
 
   
  TRIESTE: UNA MADONNA DI LUCE PER LA CHIESA DI SANTA RITA

 
   
   Trieste, 11 gennaio 2010 - Una delicata e intensa Madonna di luce con il Bambino e S. Giovannino illumina scenograficamente fino al 20 gennaio 2010 la facciata della Chiesa dei Santi Andrea e Rita a Trieste (via Locchi 22) a Trieste: è la Madonna Aldobrandini, dipinta da Raffaello nel 1510, in pieno Rinascimento, e trasformata in una magica performance augurale da Marianna Accerboni - light designer che, dalla metà degli anni novanta, lavora nell’ambito della public art sul tema della luce, avvalendosi delle più sofisticate tecnologie - invitata dal parroco don Vincenzo Mercante a creare un evento inedito per il nuovo anno. La chiesa di Santa Rita, grazie alla sensibilità del parroco, critico d’arte, insegnante di lettere, scrittore e pubblicista, è infatti da anni anche un luogo d’arte e di cultura e ha spesso ospitato manifestazioni in tale ambito: teatro fin dal 2006 di altri eventi di luce firmati da Accerboni, è stata sede di alcune esposizioni pittoriche ed è oggi abbellita da diverse opere scultoree e di pittura e da una splendida vetrata artistica a colori di grandi dimensioni promossa da Giorgio Tombesi e ideata dalla pittrice triestina Maria Visconti con il coordinamento di Dario Tognon. Recentemente don Mercante ha pubblicato anche un importante e interessante studio dedicato alla nobile figura dell’ultimo Imperatore asburgico e intitolato “Carlo I d’Austia tra politica e santità” (editore Gribaudi). L’immagine proiettata in grande scala sulla facciata della Chiesa, il cui originale è oggi conservato alla National Gallery di Londra, ebbe, all’epoca in cui fu dipinta, grande risonanza. Straordinaria sotto il profilo cromatico, dai toni raffinati ma consistenti, la Madonna Aldobrandini (o Madonna Garvagh) rappresenta infatti uno dei vertici pittorici di Raffaello (Urbino 1483 - Roma 1520), che la dipinse nel periodo della decorazione della Stanze romane di Papa Giulio Ii e dei ritratti potentemente innovativi e seppe infondere in tale immagine sacra eccezionale naturalezza, armonia e finezza di sentimento e psicologica. Anche i prossimi appuntamenti sacri continueranno a essere sottolineati a S. Rita da altri progetti di luce dell’architetto triestino, attiva con successo in Italia e all’estero con delle suggestive interpretazioni illuminotecniche, che rendono S. Rita l’unica “Chiesa di luce della città”. E anche i matrimoni e i battesimi potranno essere arricchiti da una moderna valenza luministica, secondo una delle tendenze più innovatrici del linguaggio artistico contemporaneo. .  
   
 

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