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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Ottobre 2006 |
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GRUPPO TREVI: E’ ITALIANO IL PRIMO CANTIERE PER LA RINASCITA DI GROUND ZERO LA TREVI HA ACQUISITO UNA COMMESSA DI COMPLESSIVI USD 34 MILIONI RELATIVA ALLA COSTRUZIONE DEL PHOENIX DALLE CENERI DEL WORLD TRADE CENTER
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Milano, 30 ottobre 2006 – Sarà italiano il primo “colpo di piccone” per la ricostruzione di Ground Zero. Il Gruppo Trevi, tramite la sua controllata Trevi Icos Corporation, si è aggiudicata la commessa per la costruzione del diaframma per il nuovo centro trasporti del World Trade Center, nella città di New York. La Trevi Icos Corporation, in associazione d’impresa con la Kiewit Construction, costruirà l’imponente diaframma che agirà come muro di contenimento e di fondazione per il nuovo centro trasporti così come per tre delle nuove torri che si ergeranno a Ground Zero. Le restanti torri e il memoriale saranno edificate utilizzando il diaframma preesistente, che era stato eseguito nel 1967 dall’Icos Corporation. Il proprietario dell’opera è l’Autorità Portuale di New York e del New Jersey, che ha affidato il progetto complessivo a Phoenix Constructor che è un’associazione d’imprese fra la Fluor Enterprises, Inc. , Slattery Skanska Inc. , Bovis Lend Lease Lmb, Inc. E la Granite Construction Incorporated. Il centro trasporti del World Trade Center consiste in un progetto valutato in oltre $ 1 miliardo e sarà caratterizzato da circa 1 km di gallerie per pedoni, in grado di fornire ai medesimi varie connessioni ai servizi di trasporto esistenti e di futura realizzazione, come ai traghetti presso il World Financial Center e alle linee della metropolitana cittadina. L’inizio della costruzione del diaframma, del valore di Usd 34 milioni (quota Trevi Icos 50%) è prevista per Dicembre 2006 e sarà completata entro il mese di Luglio 2007. Il progetto è stato assegnato all’ Associazione d’Imprese Kiewit / Trevi Icos grazie alla soluzione tecnologica proposta e al rispetto dei tempi richiesti dal cliente. Soddisfazione dal parte dell’Amministratore Delegato Stefano Trevisani che oltre all’orgoglio di partecipare ad un evento altissimo valore simbolico in tutto il mondo, sottolinea come “si tratti di un riconoscimento al livello di eccellenza raggiunto dalla nostra società nei lavori di fondazione, soprattutto per quanto riguarda progetti così complessi e difficili. Ormai abbiamo conquistato la fiducia e stima del mercato Usa, e di committenti molto esigenti. Altrimenti non avrebbero affidato ad un’impresa italiana un lavoro di così grande rilevanza simbolica per il Paese. . |
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