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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Ottobre 2006 |
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A MILANO – MONTRASIO ARTE DAL 9 NOVEMBRE AL 16 DICEMBRE 2006 LA MOSTRA DI MARCO LUZI
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Milano, 31 ottobre 2006 - Dal 9 novembre al 16 dicembre 2006, si terrà alla galleria Montrasio Arte di Milano (via Brera 5) la personale di Marco Luzi. L’esposizione presenta venti olii su tela inediti, realizzati nell’ultimo anno di lavoro, che permettono di leggere con attenzione l’evoluzione del linguaggio figurativo del giovane artista marchigiano (Civitanova Marche, 1971). A due anni dalla sua prima personale milanese, allestita alla galleria Pitturaitaliana, questa iniziativa segue l’importante partecipazione alla mostra “Giovanni Testori - Un ritratto. L’omaggio di quaranta artisti contemporanei“, tenuta nel 2003 a Palazzo Leone da Perego di Legnano, e i riconoscimenti ottenuti al “Premio di Pittura Carlo Della Zorza” di Milano, al “Premio Morlotti” di Imbersago, e al “Premio la Fenice” di Venezia. La cifra espressiva più caratteristica del lavoro di Marco Luzi è quella di scavare all’interno della propria realtà quotidiana. Non è un caso che uno dei suoi soggetti preferiti è proprio lui stesso, e le citazioni che riporta sulle tele sono tratte dall’ambiente domestico e affettivo, e da una dimensione onirica. I corpi, per lo più nudi, sono una delle peculiarità più tipiche della sua pittura. Ma la nudità – come osserva Ivan Quaroni nel testo in catalogo, “non è una semplice esibizione di corpi svestiti o una suadente esposizione di carni erotiche. Finanche protetti dai vestiti, avvolti nei cappotti, i personaggi di Luzi sono nudi. Nudi in una maniera disarmante, persino imbarazzante, insomma tremendamente reale. ‘Nuda Veritas’, senza nascondimenti”. I lavori di Luzi parlano attraverso il linguaggio di una figurazione nuova. Se le sue realizzazioni più antiche si specchiavano nell’ambiente claustrofobico dello studio, in cui il pittore-uomo cercava l’autoreferenzialità, le recenti, che arrivano ad una sintesi maggiore delle forme, producono un nuovo tipo di linguaggio, che cerca di mettere in crisi – o in discussione - gli stereotipi della società odierna. Luzi, infatti, non coglie le sue immagini dal cinema, dalla televisione, dalla pubblicità o dalla comunicazione mass-mediatica, quanto fabbrica le sue visioni autonomamente, con una tecnica che sfiora l’iperrealismo, ma che va oltre, alterando e deformando le proporzioni. Accompagna la mostra un catalogo Montrasio Arte con testi di Elena Pontiggia, Ivan Quaroni e Marco Mancassola. . |
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