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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Gennaio 2010 |
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CARCERI: GIUNTA VENETA HA APPROVATO DDL CHE ISTITUISCE GARANTE REGIONALE DETENUTI; CARCERE DEVE ESSERE PALESTRA RISCATTO PER SICUREZZA SOCIETA´
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Verona, 12 gennaio 2010 - Un Garante regionale per i detenuti negli istituti penitenziari del Veneto. L´iniziativa, approvata dalla Giunta veneta con un disegno di legge proposto dall´Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, è stata presentata ieri a Verona, nella sede dell´Azienda Ulss n. 20, dallo stesso Valdegamberi. C´erano anche, tra gli altri, il comandante commissario Paolo Presti e la direttrice dell’area trattamentale Enrichetta Libezzi della Casa circondariale di Verona e Angela Venezia direttrice dell’ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. In sintesi, il ruolo del Garante sarà quello di osservare e vigilare sull´andamento delle carceri e sulla condizione dei detenuti e di segnalare eventuali violazioni alle autorità competenti, ma anche di sensibilizzare sui temi dei diritti umani fondamentali e sull’umanizzazione della pena. Il ddl è stato inviato all´esame del Consiglio regionale. Valdegamberi ha ricordato - anche in relazione a recenti fatti di cronaca che riguardano tutt´Italia ma anche le carceri del Veneto e Verona - che“ dal 2000 a questi primi giorni del 2010 sono stati 565 i suicidi in carcere e 1568 le morti sospette. Il carcere deve diventare una palestra di riscatto se vogliamo che diventi palestra di sicurezza. Il ddl – ha detto - ribadisce l’attenzione che la Giunta Regionale ha da sempre nei confronti dei detenuti; ricordo al proposito le azioni comprese dal protocollo d’Intesa con il Ministero della Giustizia, sottoscritto già nel 1988 e rinnovato nel 2003. Ogni azione che rafforzi la finalità rieducativa della pena, non solo garantisce il rispetto di quanto previsto dal dettato costituzionale ma – ha spiegato - rappresenta uno strumento fondamentale a tutela della sicurezza della società”. In questa prospettiva si inserisce la figura del Garante dei detenuti, autorità la cui nomina ad opera del Consiglio regionale, assicurerà un ruolo super partes, indispensabile per assicurare un attento esame della situazione carceraria e per migliorare le forme in cui si realizza l’esecuzione penale. Il Garante dei detenuti avrà inoltre il compito di vigilare sul rispetto della normativa prevista dall’Ordinamento Penitenziario, dal relativo Regolamento e di tutte le norme che possono riguardare i detenuti. Egli sarà effettivamente presente all’interno degli istituti di pena e contatterà personalmente le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. La persona individuata dal Consiglio regionale come Garante dei detenuti dovrà avere approfondita conoscenza della realtà penitenziaria, con indiscussa e acclarata competenza in materia di diritti umani. La sua funzione non si esaurirà dentro le carceri, ma si realizzerà anche attraverso azioni di promozione culturale, di analisi e riflessione su dati statistici e ricerche sociali, di formulazione di proposte. Al novembre 2009 negli istituti penitenziari del Veneto risultano 3209 detenuti di cui 160 nella casa circondariale di Belluno, 243 nella casa circondariale di Padova, 802 nella casa di reclusione di Padova, 138 nella casa circondariale di Rovigo, 301 nella casa circondariale di Treviso, 89 nella di reclusione femminile di Venezia, 324 nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, 842 nella casa circondariale di Verona, 310 nella casa circondariale di Vicenza. . |
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