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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Gennaio 2010 |
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PMI: NEL 2009 ‘BOOM’ DI INTERVENTI DEL FONDO GARANZIA, SEMPRE PIÙ STRUMENTO PER LA RIPRESA ECONOMICA SCAJOLA:“NEL 2010 IL FONDO, VOLANO CREDITIZIO, CONTINUERÀ AD AFFIANCARE LE IMPRESE PUNTANDO SU UN’INGEGNERIA FINANZIARIA CHE VA DAL NAZIONALE AL REGIONALE”
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Roma, 13 gennaio 2010 - Il 2009, l’anno della crisi economica internazionale, ha segnato un autentico “boom” di attività del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese con una dinamica espansiva senza precedenti. In questi ultimi dodici mesi di crisi una rilevante boccata d’ossigeno alle imprese di piccole e medie dimensioni è infatti arrivata dal Fondo, che ha allentato la morsa esercitata dal credito intervenendo a sostegno di 24 mila aziende, con finanziamenti per oltre 4,5 miliardi di euro. Così nel 2009 le domande di accesso presentate dalle aziende minori sono aumentate del 103% rispetto al 2008, mentre i finanziamenti richiesti sono cresciuti del 212%. Andamento che ha registrato una crescita anche negli ultimi mesi dello scorso anno: +225% l’incremento delle domande a dicembre ‘09 sullo stesso mese del 2008. “I dati confermano l’importanza assunta dal Fondo nel 2009 non solo come strumento anti-crisi, ma come vera e propria infrastruttura di sistema, volano creditizio per il rilancio e lo sviluppo di piccole e medie imprese italiane”, ha detto Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico, che ha competenza sul Fondo. Molte le novità che hanno dato impulso al Fondo di garanzia sin dal gennaio 2009: l’ampliamento della dotazione a 1,6 miliardi di euro sino al 2012; l’estensione del fondo alle imprese artigiane; l’aggiunta di una sezione speciale per il settore trasporti e delle cooperative. Le riforme messe a punto dal Comitato di Gestione, come la recente revisione dei criteri di valutazione degli asset delle piccole medie imprese, hanno permesso di allargare il numero delle imprese che possono accedere a questo strumento di sostengo creditizio. Proprio a fine dicembre ’09 c’è stato un ulteriore incremento delle risorse disponibili con la destinazione al Fondo di 250 milioni di fondi europei, per sostenere ed incentivare le piccole e medie imprese del Mezzogiorno agendo sull’innovazione e sulle energie rinnovabili. “Fare il bilancio del 2009, quindi, significa non solo fare un consuntivo di un anno difficile, ma anche valutare un decennio di operatività del Fondo. Dopo due lustri di attività”, ha detto il ministro Scajola, “possiamo davvero affermare che il Fondo si è dimostrato uno strumento di grande impatto, anche considerando che, grazie all’effetto moltiplicatore, esso permette un uso delle risorse pubbliche con rapporto costi/benefici superiore a qualsiasi altra agevolazione e sostegno”. Gli ultimi dati dell’Osservatorio del Comitato di Gestione mettono in evidenza un quadro significativo della distribuzione territoriale dei risultati: il 48% delle operazioni riguarda imprese del Nord e il 38% quelle del Mezzogiorno. A livello settoriale emerge un dato di grande rilievo: l’industria ha registrato un trend di crescita pari al 12% con la quota più elevata di operazioni garantite (43,6%), superando il commercio (43,3%). “Il dinamismo con il quale il Fondo si è presentato alla fine del 2009”, ha aggiunto il Ministro, “costituisce una premessa di straordinario valore per il 2010: le imprese potranno, infatti, contare su uno strumento solido al loro fianco nella delicata fase di ripresa economica intrapresa dal nostro Paese. E per rafforzare ancor più il ruolo giocato in questa partita, stiamo già pensando al futuro”. Secondo Scajola, “la via da seguire è quella di un dialogo con le Regioni per creare una rete di alleanze tra Governo e territori. Il Paese e le sue imprese avranno a disposizione, così, un ‘sistema della garanzia’ creditizia sempre più armonizzato e, dunque, di efficace supporto. Creeremo una rete di formazione e informazione sul Fondo perché vogliamo che le imprese lo riconoscano come lo strumento di cui poter sfruttare tutte le potenzialità in un’ottica di nuovi investimenti e di sviluppo e che abbiano la consapevolezza necessaria per affrontare in maniera ferma il rapporto con il sistema bancario. In tal modo nel 2010 il Fondo continuerà ad affiancare le imprese, puntando su un’ingegneria finanziaria che va dal nazionale al regionale”, ha concluso il Ministro dello Sviluppo Economico -. . . |
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