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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Gennaio 2010
 
   
  MARIO CERVI A CORTINA D’AMPEZZO “GLI ANNI ZERO? SONO GLI ANNI DEL PECORECCIO” IL DIRETTORE: SE SCRIVESSI UN ALTRO LIBRO LI CHIAMEREI COSI’ . L’AUTORE CON MONTANELLI DEI VOLUMI DELLA “STORIA D’ITALIA” HA APERTO LA RASSEGNA UNA MONTAGNA DI LIBRI. I NUOVI INCONTRI CON L’AUTORE NELLA REGINA DELLE DOLOMITI

 
   
  Cortina D’ampezzo, 14 gennaio 2010 - “Gli anni zero? Se dovessi dare un titolo unificante a questo decennio credo che per il mio pessimismo lo chiamerei ‘gli anni del pecoreccio’ ”. Una battuta concessa con il consueto sorriso, quella di Mario Cervi, il 29 dicembre 2009 a margine dell’affollato incontro che ha aperto Una Montagna Di Libri, la nuovissima rassegna di Incontri con l’Autore a Cortina d’Ampezzo. La manifestazione, che ha sede presso la Sala Cultura del Palazzo delle Poste, è stata “battezzata” dalla presentazione dell’ultimo libro di Cervi, “Gli anni del piombo” (Mursia), in una conversazione con Luigi Bacialli, Direttore di Rete Veneta, e Francesco Chiamulera, responsabile della manifestazione. “I nostri sono gli anni del pecoreccio per un certo stile, che in televisione è l’urlo continuo, che sovrasta le buone azioni e i comportamenti della maggioranza delle persone”, spiega poi Cervi, autore con Indro Montanelli dei celebri volumi della Storia d’Italia. E intitolati di volta in volta “anni di gomma”, “anni di piombo”, “anni di fango”. Direttore, cosa ne pensa dell’ “Affare Noemi” e delle polemiche sulla vita sessuale del Premier? “E’ una vicenda frivola, basata sul gossip, che riguarda un ambito molto privato di Berlusconi. Non è una questione che ha serie ripercussioni su Berlusconi come governante. Se dovessimo andare a vedere le passioni private di tanti altri leader…” Ad esempio Kennedy? “Kennedy ma non solo… Cavour, per citare un italiano. E non parliamo poi di Garibaldi o di Vittorio Emanuele Ii”. Che giudizio dà dell’attuale direttore del “suo” Giornale, Vittorio Feltri? “Feltri è Feltri. Rappresenta un tipo di giornalismo aggressivo che ha grande successo, e io mi inchino sempre al successo. I risultati editoriali gli hanno sempre dato ragione. Poi, il suo stile può piacere o non piacere. Certo Feltri non è Montanelli: Indro faceva polemica con il fioretto, Feltri con la mazza ferrata”. . .  
   
 

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