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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Gennaio 2010
 
   
  A BOLOGNA PRESENTATO IL "RAPPORTO SOCIALE SULLE GIOVANI GENERAZIONI" REALIZZATO DALLA REGIONE I GIOVANI - DEVONO DIVENTARE I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO DELLA SOCIETÀ.

 
   
  Bologna, 14 gennaio 2010 - “I giovani devono diventare i protagonisti di quel cambiamento nella società di cui oggi tutti avvertiamo il bisogno. Nella scuola, nella cultura, nel mondo del lavoro. Questa Regione negli anni ha molto investito sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza, ma ora vogliamo compiere un ulteriore salto di qualità”. Lo ha detto ieri a Bologna il presidente Vasco Errani in occasione della presentazione del primo Rapporto sociale sulle giovani generazioni realizzato dalla Regione. “Grazie alla rete regionale della ricerca verranno assunti oltre mille giovani ricercatori. E’ un esempio concreto e purtroppo isolato in Italia – ha detto - Occorre andare avanti su questa strada, per sostenere le nuove professioni, per dare ai giovani la possibilità di mettere a frutto i loro studi e di farlo lavorando in Emilia-romagna, per promuovere la creatività giovanile e la cittadinanza attiva. ” Secondo Errani ci sono anche grandi questioni culturali che vanno affrontate. A partire dalla necessità di lavorare sull’identità di una società che cambia, sostenendo il dialogo, le relazioni, rafforzando il senso di comunità, governando una società che è già oggi multietnica. Ma anche “dando sostegno alla genitorialità come questa Regione ha voluto fare con il recente provvedimento a favore delle famiglie numerose”. Sul tetto del 30% degli alunni immigrati ha commentato: “Vorrei sapere come questo limite si rapporta al piano di dimensionamento scolastico e alla riduzione del numero degli insegnanti. Occorre uscire dalla propaganda, né si possono fare politiche disomogenee che vanno in direzioni opposte perché poi i conti non tornano”. Il Rapporto presentato oggi, una sorta di bilancio sociale sulle politiche giovanili, è il secondo realizzato dalla Regione, dopo quello sugli anziani, per fare il punto sugli interventi realizzati e per avviare su questi un confronto con i diversi settori della società. Il riferimento fondamentale è la legge quadro sulle nuove generazione varata nel 2008 che ridisegna l´architettura del welfare per le politiche giovanili in Emilia-romagna e prevede politiche integrate nei diversi settori: dalla scuola ai servizi sociali, dalla sanità all´accesso al credito, dall´integrazione sociale alle opportunità d´inserimento nel mondo del lavoro. La legge e´ rivolta alla fascia d´età compresa tra zero e 35 anni e offre anche ai privati la possibilità di ottenere finanziamenti sui progetti: dall´associazionismo allo sport, dalla cultura all´intrattenimento, coinvolgendo oratori, centri sociali, strutture sportive e le diverse agenzie educative. Quanti sono i giovani in Emilia-romagna - Al 1° gennaio 2009 gli emiliano-romagnoli con meno di 35 anni erano 1. 480. 511, pari al 34% della popolazione totale (4. 337. 966), a fronte di una percentuale media nazionale del 37%. Un dato, quello del 34%, che colloca l’Emilia-romagna al quinto posto in Italia tra le regioni più “anziane”, e che sembra destinato a non modificarsi nei prossimi venti anni. Secondo le previsioni della stessa Regione infatti nel 2028, i giovani emiliano-romagnoli fino ai 35 anni saranno cresciuti del 16,5%, ma un aumento analogo si sarà verificato anche per la popolazione complessiva. La presenza di giovani non è uniforme sul territorio regionale e appare più alta in quelle aree (la pianura reggiana, il riminese, parte del modenese e del parmense) dove maggiore è la presenza di immigrati. La popolazione straniera ha infatti una struttura per età più giovane della nostra, con un’incidenza delle fasce più giovani pari al 59% del totale. Nei prossimi venti anni, l’aumento delle fasce di popolazione più giovani, legato alla ripresa del tasso di fecondità trainato in particolare dalla componente straniera, toccherà particolarmente la fascia d’età 11-18 anni per la quale è stimata una crescita del 36%. Le politiche regionali per i giovani Impresa - 520 giovani ricercatori assunti nella rete regionale della ricerca (46 laboratori e 7 centri per l’innovazione, 10 tecnopoli). Totale 1800 ricercatori. 7 milioni e mezzo per sostenere la creazione di nuove imprese. Finanziati negli ultimi cinque anni 456 progetti per nuove microimprese e nuove attività imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. Oltre 5 milioni di risorse del Fondo Sociale Europeo per giovani (laureandi, laureati, ricercatori) interessati nei prossimi anni a creare imprese innovative e sviluppare progetti di ricerca industriale e trasferimento tecnologico (Spinner 2013): borse di ricerdca, incentici economici, consulenze . Formazione - 1. 098. 860 persone hanno partecipato ai corsi di formazione (Fse 2000-2006): il 41% aveva tra i 25 e i 44 anni; il 35% sotto i 19 anni. I lavoratori dipendenti erano il 34%. Gli studenti il 32,4%. Programma formazione 2007-2013: attenzione ai temi della formazione superiore, della ricerca e del trasferimento e sviluppo dell’innovazione; contrasto alla precarietà. Risorse: 806 milioni di euro. Approvati corsi per 116. 000 persone. Di questi 35. 000 giovani e adulti hanno partecipato a corsi finalizzati a sostenerne l’inserimento e il reinserimento lavorativo. Per oltre 4. 600 giovani e adulti corsi di alta specializzazione anche attraverso borse di ricerca. 2,8 milioni nel 2009 per voucher per l’alta formazione: assegni formativi dell’importo massimo di 5 mila euro messi a disposizione dalla Regione per frequentare master universitari, percorsi di alta formazione, corsi di specializzazione e di riqualificazione previsti dal Catalogo interregionale di Alta formazione (se la sede è fuori regione contributo di 3mila euro per spese alloggio e trasporto). In Emilia-romagna, per questa edizione, sono 340 i corsi a catalogo, di cui 39 master. Contro la crisi: 114 milioni per qualificare e rafforzare le competenze delle persone occupate e disoccupate, con un’attenzione particolare alla formazione dei giovani. Scuola Risorse complessive 2005-2009 - 13. 351 i ragazzi che hanno ricevuto nel 2009 le borse di studio Sono 51,7 i milioni destinati alle borse di studio scolastiche dal 2005 al 2009. 11 milioni e mezzo erogati ai Comuni come contributi per i libri di testo per gli alunni della scuola dell’obbligo e delle superiori. 18,3 milioni euro alle Province per i servizi di mensa scolastica, trasporto e sussidi ai soggetti in situazione di handicap . 17 milioni 365. 000 euro alle Province per interventi a sostegno dell’autonomia delle istituzioni scolastiche (progetti, inserimento disabili e stranieri). Per l’anno scolastico 2009-2010 la Regione ha deciso uno stanziamento straordinario di 7 milioni di euro per sostenere progetti innovati e d’eccellenza delle scuole. 30 milioni e mezzo di euro per 182 interventi di edilizia scolastica dal 2000 al 2009. Vi rientra anche il piano straordinario per la sismica del 2008 che ha interessato solo le province a maggiore rischio sismico (Reggio Emilia, Forlì-cesena, Ravenna). 5 milioni e mezzo di euro per il piano straordinario antidispersione scolastica del 2006 e 2007. Oltre 524 milioni di euro di finanziamenti per il diritto allo studio universitario (2000-2009) tra risorse regionali (fondo ordinario, edilizia universitaria, gettito tasse universitarie), del Fse e statali. Circa 27 milioni di finanziamenti concessi alle Aziende regionali per il diritto allo studio (Bologna, Ferrara, Modena-reggio, Parma) per l’edilizia universitaria dal 2000 al 2009. Progetto Musica, Progetto Lingue e Culture; Progetto Scienze e Tecnologie: tre iniziative promosse nelle scuole per promuovere la diffusione della cultura musicale; per aiutare i ragazzi stranieri ad imparare l’italiano senza perdere la propria lingua madre; per diffondere la conoscenza delle materie scientifiche. Piano Telematico - 430 milioni (241 dalla Regione) per costruire la rete. 483 pubbliche amministrazioni collegate. Coperti da servizi a banda larga il 91,4 % della popolazione e il 92,1% delle imprese. Investimenti per raggiungere l’8,6% della popolazione (zone appenniniche). Trasporti - “Mi Muovo” è l’abbonamento unico integrato dei trasporti pubblici per i cittadini dell’Emilia-romagna. Nello specifico, per i giovani c’è “Mi Muovo studenti”: dedicato agli studenti fino ai 26 anni compiuti, consente di viaggiare su treni e bus per 365 giorni con uno sconto dell’8%, sia che si scelga la versione “integrata” sia che si scelga il semplice abbonamento al treno. Casa - 12 milioni nel 2009 per aiutare le giovani coppie ad acquistare una casa (contributi da 10 a 12 mila euro). 9. 000 nuovi alloggi in dieci anni, con attenzione particolare ai giovani Servizio Civile - circa 100 i giovani avviati al servizio civile regionale. In calo i posti disponibili per il servizio civile volontario nazionale a causa degli scarsi finanziamenti statali: dai 2. 858 nel 2007 ai 1. 500 nel 2009. Gli enti di servizio civile iscritti all’albo regionale sono più di 300. Volontariato - 2. 804 organizzazioni del volontariato, oltre 700 mila volontari coinvolti. A queste vanno aggiunte 2. 975 associazioni di promozione sociale con 2,4 milioni di aderenti. Le cooperative sociali sono 748. Nel biennio 2009-2010 la Regione ha messo a disposizione attraverso un bando oltre 1,7 milioni di euro di contributi per attività a favore di adolescenti e giovani e per lo sviluppo e la qualificazione di centri e spazi di aggregazione (impegno previsto dalla legge 14/2008 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”). Geco - Giovani evoluti e consapevoli: accordo di programma quadro col ministero nel dicembre 2007. (Geco) 29 milioni e mezzo per il triennio 2007-2009 (12,6 dallo Stato, 10,2 dalla Regione e gli altri dagli Enti locali e privati). 22 i progetti approvati, che hanno coinvolto migliaia di giovani, sui quattro obiettivi: promozione culturale; lavoro e impresa; cittadinanza attiva e dialogo interculturale; stili di vita sana, ambiente e sport. Tra i progetti: Informagiovanionline, esperienza d’avanguardia a livello nazionale, frutto di un confronto tra Regione, Province e Comuni attraverso il quale si è superata la frammentarietà degli oltre 100 Informagiovani prima funzionanti a livello territoriale; è un portale web con una redazione regionale e 9 redazioni provinciali che forniscono ai giovani informazioni, dati, forme di sostegno su tutti i problemi che li riguardano, in una logica di servizio e di interazione; la mappatura di tutti i Centri e gli spazi di aggregazione giovanile in Emilia-romagna e la formazione del personale degli Enti locali e dei giovani che gestiscono tali strutture; la costituzione di un’Associazione regionale composta da tutti i Comuni capoluogo di provincia e dalle Province, denominata Ga/er Giovani artisti per l’Emilia-romagna, che promuove e coordina progetti, bandi, concorsi, manifestazioni a sostegno di giovani talenti su tutto il territorio della regione e in tutti gli ambiti che riguardano le attività artistiche, con attenzione alle nuove tecnologie e allo sviluppo della creatività applicata anche ai settori produttivi; la costruzione di un Distretto della multimedialità (Regione, Cineteca, l’Università, le imprese e i professionisti operanti nel settore); l’attuazione di iniziative legate alla salute, alla prevenzione, alla promozione di stili di vita sani, allo sport, all’educazione alimentare e ambientale, alla promozione della mobilità e del consumo sostenibile, tramite la conoscenza dei parchi, l’uso della bicicletta (i progetti Terre Alte e Alto mare, Bike & Go, La società sportiva ideale, Prevenzione degli incidenti stradali e alcol correlati, Luoghi di prevenzione), ecc. La realizzazione di iniziative culturali nell’ambito del teatro, come Teatri futuri, per portare il teatro dove non ci sono strutture teatrali, nei piccoli centri, coinvolgendo bambini, ragazzi e famiglie o per fare lavorare insieme compagnie su temi che riguardano i giovani, o della lirica (progetto Operafutura, che vede impegnati insieme i teatri di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara), per sperimentare un nuovo teatro musicale, a costi più ridotti e per accrescere il pubblico giovanile; Già in fase di avanzata elaborazione è lo studio per l’attivazione di un Osservatorio regionale sulle politiche giovanili, così come prevede la L. R. N. 14/2008, quale strumento di monitoraggio delle strategie e degli interventi rivolte ai giovani e per l’acquisizione delle informazioni necessarie per una programmazione più efficace. Sport, Salute, Alimentazione - Diverse le iniziative per promuovere stili di vita più sani e consapevoli. In campo sportivo la Regione ha introdotto il Libretto sanitario dello sportivo, un documento che accompagna il ragazzo nel proprio percorso sportivo, e ha reso gratuita la certificazione per l’idoneità alla pratica non agonistica di uno sport. Per qualificare gli impianti sportivi e favorire la partecipazione ad attività sportive, in questa legislatura la Regione ha investito 9,6 milioni di euro. Dopo la legge regionale del 2002 che incentiva l’uso del biologico nelle mense scolastiche, numerosi sono i progetti volti a sostenere l’educazione alimentare dei più giovani: da “Frutta snack”, all’”Orto a scuola” a “Sportello Mense bio”, in collaborazione con Intercenter. All’interno dei Consultori familiari sono stati istituti gli Spazi giovani ove psicologici, medici e assistenti sociali lavorano per diffondere l’educazione sessuale e all’affettività. Integrazione, Dialogo Ed Educazione Alla Cittadinanza - La Regione sostiene progetti di comunicazione interculturale tra i giovani. Tra gli altri “Giovani donne di origine straniera” e “Generazioni in rete”. Per contrastare gli stereotipi di genere e promuovere fin tra i più giovani le pari opportunità , è stato istituito il concorso “Giochiamo alla pari” rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori. Diverse le iniziative di formazione alla cittadinanza, organizzate anche dall’Assemblea legislativa. Dal portale “Studenti e cittadini”, agli incontri con le scuole, a diversi sussidi didattici e formativi. Presso l’Assemblea legislativa svolge la sua attività anche il Centro Europe Direct per l’educazione alla cittadinanza europea. .  
   
 

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