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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Gennaio 2010
 
   
  CONVENZIONI IN REGIONE BASILICATA: OK PRIMO STOP MA NON BASTA

 
   
   Potenza, 14 gennaio 2010 - - “Il primo stop al provvedimento relativo alle 32 convenzioni esterne attivate per esperti da adibire ad attività tecnica e specialistica presso il Dipartimento Presidenza della Giunta, avvenuto a seguito dell’incontro di dirigenti degli Uffici regionali con i sindacati confederali, è un primo passo per affermare i principi della trasparenza e dell’equità soprattutto nell’attivazione di strumenti che riguardano l’utilizzo di occupazione esterna alla Regione, sia pure temporanea, ma da solo non è sufficiente”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale Franco Mattia (Fi-pdl) che, nei giorni scorsi, oltre al blocco del provvedimento stesso, aveva chiesto, come è avvenuto lunedì scorso, l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e di affidare un approfondimento di carattere politico-istituzionale alla Commissione Consiliare competente. “Prendiamo atto – aggiunge Mattia – che il presidente De Filippo ha scelto di tenersi fuori dalla questione, mantenendo un profilo tecnico-amministrativo e, quindi, scaricando la proroga per ben tre anni a favore di 32 convenzionati sull’Autorità di Gestione del Po Fse che ha firmato l’atto. Adesso però non bastano né il ripensamento, né una semplice verifica tecnico-procedurale. E’ necessario che tutti i giovani diplomati e laureati e, quindi, non solo quelli già inseriti nella cosiddetta “task force controlli per il Po Fers 2007-2013” possano concorrere all’incarico di lavoro a tempo determinato con la piena garanzia di eguale valutazione dei rispettivi curricula professionali”. “Inoltre – dice il consigliere di Fi-pdl – valutiamo con favore la sollecitazione venuta dai dirigenti sindacali che, di fatto, sostiene la nostra stessa posizione, per affrontare contestualmente e senza corsie preferenziali la questione dei precari presenti negli uffici regionali e di enti e strutture sub-regionali alle procedure concorsuali che per gran parte dei posti messi a concorso in Regione risultano ancora inspiegabilmente bloccate”. .  
   
 

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