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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Gennaio 2010
 
   
  LA LEGGE FINANZIARIA E IL BILANCIO CREANO DEGLI ENORMI SPAZI DI SVILUPPO PER IL MOLISE

 
   
   Campobasso, 14 gennaio 2010 - "La legge Finanziaria e il Bilancio creano degli enormi spazi di sviluppo per il Molise e realizzano le condizioni perché la Regione possa sostenere e vincere le sfide della modernizzazione e di una rinnovata capacità di azione sempre più incisiva e rispondente alle esigenze dei cittadini". Lo ha detto ieri il Presidente della Regione Michele Iorio a margine dell´approvazione della Finanziaria e del documento di Bilancio avvenuta in tarda notte da parte del Consiglio Regionale. "Dobbiamo ora fare in modo –ha detto ancora Iorio- che l´applicazione concreta in ogni parte di questi documenti rappresenti una vera svolta per il Molise e per il suo sviluppo socio-economico. Riorganizzazione del personale regionale, riordino istituzionale, rivisitazione e rimodulazione del servizio di trasporto regionale, creazione di una moderna ed efficace Centrale Committente per gli appalti. Sono queste solo alcune delle grosse novità della Finanziaria appena varata. Novità che incideranno concretamente sulla macchina amministrativa del Molise e la renderanno capace di generare crescita e benessere. Basti pensare la portata innovativa della Centrale di Committenza. Una struttura unica per gli appalti che servirà tutti i settori della Regione, ma che potrà essere utilizzata da ogni Ente locale operante nel territorio molisano. Questo in un´ottica di trasparenza, di velocità di gestione degli appalti e di risparmio complessivo su tutto l´iter burocratico-amministrativo di ciascuna opera pubblica. Un´iniziativa già operante in Lombardia, che ha portato ottimi risultati in termini di risparmi e di celerità operativa. Ciò pur dovendo gestire molte strutture di diversa grandezza che lavorano in una regione di vari milioni di abitanti caratterizzata da una miriade di strutture. Si pensi quanto positivo potrà risultare questo strumento in un territorio più piccolo, come quello molisano, che vede al suo interno enti di media e più omogenea grandezza. Non è certo meno rilevante quella che è una vera e propria rivoluzione nel servizio di trasporto pubblico. Abbiamo previsto un meccanismo di revisione e ricognizione di tutta la rete regionale che ci porterà ad eliminare le corse inutili e non frequentate. Vi sono, infatti, comuni che sono serviti da più linee che si sovrappongono generando solo costi e senza utilità concrete per i cittadini. In quel caso interverremo e creeremo il giusto risparmio in termini di minor costo per liberare risorse che orienteremo all´assistenza sociale e al diritto allo studio. Abbiamo previsto un risparmio del 30%. Tutto questo in una logica che vede chiara l´intenzione di questo Governo Regionale di non penalizzare nessun cittadino e di non tagliare tratte realmente utili ai nostri comuni. Come sempre nessuno verrà lasciato solo e ad ognuno verrà garantito il diritto al trasporto pubblico". Iorio ha poi voluto evidenziare come le scelte fatte siano state opportunamente confrontate con le forze sociali e con le varie parti politiche della maggioranza. "Non ci siamo mai sottratti ad un confronto –ha detto-, ma non ci siamo mai neanche sottratti alla responsabilità di decidere per il bene dei molisani in coerenza con il programma di governo che da loro abbiamo avuto mandato di attuare. Ringrazio la Maggioranza per il senso di responsabilità dimostrata nell´approvare questi due importanti documenti, per aver voluto accogliere e far proprio il Maxi Emendamento e per aver dimostrato fermezza nel voler rigettare alcune proposte provenienti dall´opposizione di stampo prettamente propagandistico, di ispirazione elettorale e che non avevano alcuna razionalità con il sistema istituzionale italiano", Il Presidente ha quindi richiamato tutti ad un nuovo clima di confronto e di dialogo che elimini le contrapposizioni sterili ed inutili. "I cittadini –ha concluso- non voglino questo, ci chiedono senso di responsabilità e capacità di operare nei loro interessi. Abbiamo il dovere politico ed istituzionale di ascoltarli". .  
   
 

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