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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Gennaio 2010
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: MERCOLEDÌ: È STATO IL TURNO DI ANDOR, BARNIER, GEOGHEGAN-QUINN E POTOčNIK

 
   
  Bruxelles, 18 gennaio 2010 - Quattro importanti portafogli per i commissari interrogati dal Parlamento mercoledì 13 gennaio: occupazione, mercato interno, ambiente e ricerca. La crisi resta un tema trasversale, soprattutto per i futuri responsabili di affari sociali e mercato interno, mentre sull´ambiente - assicura il candidato sloveno - la priorità sarà la trasposizione della legislazione europea nel diritto nazionale. László Andor: “Dobbiamo evitare nuove ondate di disoccupazione" "La crisi che stiamo attraversando è la più seria dopo la Grande depressione. E sta colpendo i più deboli. Voglio evitare che la disoccupazione si propaghi ulteriormente nell´Ue", ha esordito il candidato ungherese alla poltrona di commissario per l´Occupazione e gli affari sociali: una vera patata bollente di questi tempi. Per lui la "Strategia 2020" elaborata dalla Commissione può essere una risposta alle difficoltà che l´Europa attraversa: l´invecchiamento della popolazione, la lotta alla povertà, la revisione di alcune leggi europee fra cui quella sul tempo di lavoro e la modernizzazione dei fondi strutturali per semplificarne la gestione sono fra i temi che gli stanno a cuore. Le critiche sulle sue posizioni del passato "contro il Trattato di Maastricht e contro la Nato"? Andor le ha liquidate come "esagerazioni" e si è scusato di non aver tempo a sufficienza per entrare nel merito. Michel Barnier: "Rilanciare il mercato interno, facilitare la vita alle Pmi" Già commissario europeo all´agricoltura, Michel Barnier è pronto a buttarsi nei meandri del mercato interno, uno dei pilastri della costruzione europea. Mercato interno che, a suo avviso, dev´essere "rilanciato" a favore dei suoi veri protagonisti: "cittadini, consumatori e imprese". Nel suo intervento l´ex-Ministro all´Agricoltura francese ha parlato dell´intenzione di "regolare il settore dei servizi finanziari". La lezione della crisi, infatti, è stata che "la finanza europea va regolata in modo intelligente ed efficace". Ha poi risposto alle preoccupazioni dei deputati in merito all´impatto sociale del mercato interno, assicurando che s´impegnerà per mettere "il mercato al servizio del progresso umano, lottare contro il dumping sociale e proteggere i servizi d´interesse generale". Interrogato sulle sorti della "Direttiva servizi", ha promesso che si recherà "in tutti e 27 i Paesi Ue" per capire con i Governi quali sono i problemi della trasposizione negli ordinamenti nazionali e cercare di trovare soluzioni. Sulla sua indipendenza, rassicura: "Non abbiate dubbi. Non prendo ordini da Parigi, né da Londra, né da altrove". Geoghegan-quinn: “L´innovazione sia parte di tutte le politiche Ue" "Una vera Unione dell´innovazione", invoca la candidata alla delega su Ricerca, Innovazione e Scienza, sottolineando che il suo compito sarà di "mettere la ricerca e l´innovazione al cuore di tutte le politiche Ue". Come? Completando lo Spazio europeo per la Ricerca, contribuendo alle sfide più urgenti, come i cambiamenti climatici, e creando una cultura della ricerca per l´innovazione. L´ex-membro della Corte dei Conti europea ha precisato che la ricerca, "non importa in quale ambito, tutta la ricerca" è sempre "di grande valore e può essere sempre usata". Uno dei primi punti in agenda è semplificare i meccanismi di partecipazione al Settimo Programma Quadro, in modo che le imprese private possano beneficiarne meglio. "Dobbiamo mettere in piedi un ambiente che permetta ai ricercatori di entrare nel sistema, di restarci e di muoversi all´interno dei 27 Paesi", ha annunciato la signora irlandese. Potočnik: “Investire sull´ambiente significa creare posti di lavoro" "Ciò che è stato adottato, deve assolutamente entrare in vigore", così il commissario sloveno, al suo secondo mandato a Bruxelles, ha insistito su una delle sue priorità, quella di incoraggiare la trasposizione delle norme europee nel diritto nazionale. Anche a costo di "ri-negoziare" alcune norme, come nel caso di Reach, la legislazione sulle sostanze chimiche. Altri temi toccati nel corso dell´audizione, l´utilizzazione efficace delle risorse, per "ridurre l´impatto sull´ambiente", ma con molta attenzione alla "definizione degli obiettivi", e la biodiversità: le promesse sul 2010 sono state "un fallimento" e il candidato commissario intende presentare "un nuovo piano d´azione" entro la fine dell´anno. Rispondendo a una domanda dei deputati, l´ex-Mister Ricerca ha espresso l´augurio che fra cinque anni "l´ambiente occupi un posto più alto sull´agenda politica europea" e che "economia e ambiente vadano mano per la mano", con un approccio olistico necessario viste le "sovrapposizioni fra le competenze" dei vari portafogli. A partire dal suo, che Barroso ha spacchettato in due, affidando la responsabilità dei dossier "cambiamenti climatici" alla danese Hedegaard. .  
   
 

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