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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Ottobre 2006
 
   
  CENTRALE DI MORANO PO, DE RUGGIERO: LA SITUAZIONE CRITICA DELL’ ARIA NON PERMETTERE DI ACCOGLIERE NUOVE CENTRALI

 
   
  Torino, 31 ottobre 2006 - Si è tenuta il 26 ottobre, presso l’Assessorato Ambiente ed Energia della Regione Piemonte, la Conferenza di servizi per l’esame delle integrazioni al progetto di realizzazione di una centrale termoelettrica da 800 Mw elettrici, da costruire nell’abitato di Morano Po, in provincia di Alessandria I lavori si sono conclusi con la conferma dei pareri negativi dei Comuni circostanti e della Provincia di Vercelli, mentre il Comune di Morano ha riproposto il proprio assenso. Durante i lavori sono state esaminate alcune criticità dell’impianto che la modifica al progetto non ha sostanzialmente risolto, riferite in modo particolare al fatto che il Piano energetico - ambientale della Regione Piemonte non consente ulteriori installazioni di impianti che non comportino, contemporaneamente, un tangibile miglioramento della qualità dell’aria, attraverso la contestuale realizzazione di reti di teleriscaldamento che utilizzino tutto il calore disponibile residuo in cogenerazione con l’impianto principale. Come osserva l’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Nicola de Ruggiero: “La situazione critica della qualità dell’aria della nostra Regione non permette di accogliere nuove centrali senza che queste contribuiscano in modo efficace e senza ombra di dubbio ad un reale abbattimento degli inquinanti presenti in atmosfera”. Del resto, deve aggiungersi che il Piano regionale evidenzia che allo stato attuale del sistema di trasporto di energia (di produzione sia estera, sia nazionale) non sopporterebbe, nell’area interessata dal progetto, ulteriori carichi di potenza trasportabile dalla nostra Regione verso altri territori. Ciò è tanto più vero se si pone mente al fatto che, nell’ambito di tre Comuni confinanti dovrebbero coesistere una centrale già in funzione (Enel di Trino Vercellese), una in fase di costruzione (Eon di Livorno Ferraris), oltre a quella esaminata. Restano poi irrisolti alcuni problemi legati al rischio residuo di esondabilità dell’area e quelli conseguenti alla costruzione di una centrale di tale potenza (800 Mw) proprio al centro di un abitato che, nell’ultimo decennio, ha subito ben due alluvioni. Dopo un incontro tecnico che si terrà lunedì prossimo, 30 ottobre, a Roma, presso la Commissione nazionale Via (Valutazione d’Impatto Ambientale) del Ministero per l’Ambiente, nel quale i rappresentanti della Regione Piemonte si faranno interpreti delle problematiche evidenziate nel corso della Conferenza di oggi, la Giunta regionale adotterà la deliberazione conclusiva sulla compatibilità ambientale della centrale. .  
   
 

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