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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Ottobre 2006
 
   
  AD HABITANDO LA REGIONE TOSCANA ANNUNCIA LO STATUTO DELL´EDILIZIA SOCIALE PIANO CASA, SUCCESSO DEI BANDI REGIONALI PER L´AFFITTO

 
   
   Firenze, 30 ottobre 2006 - Non solo terminato, ma con successo. E´ il risultato del Piano Casa 2003-2005 che, come da programma, vede giunte a conclusione tutte le procedure di avvio dei vari interventi previsti al suo interno. La situazione attuale del "pianeta casa", alla luce dei risultati positivi delle azioni avviate dalla Regione Toscana, è stata illustrata nel corso della tavola rotonda dal titolo "C´è del nuovo nella politica della casa-Verso lo Statuto dell´edilizia sociale" che la Regione organizza il 27 ottobre nell´ambito della manifestazione Habitando aperta alla Fortezza dal 27 al 29 ottobre. Un´occasione in cui è stata lanciata e affrontata la novità di uno Statuto sociale della casa che fissi regole e strumenti normativi in grado di tradurre le politiche abitative regionali in fattore di sviluppo sostenibile, in opportunità per la riqualificazione urbana e la rivitalizzazione di aree centrali dismesse o degradate, oltre che in risorsa per la promozione e il sostegno della coesione sociale. "Affitti e riqualificazione – ha dichiarato l´assessore Conti - sono le due parole d´ordine della nostra politica della casa di cui, visti i risultati ad oggi, possiamo ritenerci soddisfatti. Firenze e le città toscane pullulano di studenti strozzati dal mercato nero degli affitti, di aree da riconvertire, di periferie da riqualificare. Non dimentichiamocelo, la nostra regione è principalmente "accoglienza" e "coesione sociale e territoriale", obiettivi che già possono contare su una grande tradizione e che troviamo ribaditi e chiari nel Piano regionale di sviluppo e nel Piano di indirizzo territoriale. Su di essi disegneremo la Toscana al futuro". I risultati del Piano Casa – Cinque gli interventi ai quali in due anni la Regione ha dato risposta adeguata e soddisfacente in base anche al riscontro avuto dai cittadini. 1) Bando regionale per affitti a costo intermedio - Lo strumento principe del piano, rivolto a giovani coppie, single, immigrati, studenti ma anche molte famiglie con redditi medi. In due parole alle fasce sociali sin qui escluse da ogni provvedimento perché collocate appena al di sopra delle soglie minime per l´accesso agli alloggi di edilizia sociale ma impossibilitate a muoversi nel libero mercato con i prezzi inaccessibili che questo propone. I 50 milioni di euro a disposizione del programma sono stati destinati alla realizzazione di immobili in edilizia agevolata (cioè con contributo pubblico) da immettere sul mercato a "canone controllato" (con riduzioni rispetto al costo corrente). Gli interventi, in gran parte di riqualificazione o recupero, riguardano soprattutto aree dismesse. Dopo l´espletamento delle procedure dell´avviso pubblico regionale riservato ai comuni, sono state attribuite le risorse ed i trenta interventi ammessi sono in fase di progettazione. 2) Riutilizzo dei proventi derivanti dalla cessione e dalla gestione (canoni e alienazione) del patrimonio Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) – Dopo la ricognizione delle risorse disponibili, pari a 106 milioni di euro, ed una verifica dei fabbisogni ai quali rispondere, sulla base di condizioni di immediata fattibilità e cantierabilità degli interventi, questi sono in fase di localizzazione con la presentazione da parte dei comuni dei piani operativi di reinvestimento. 3) Partecipazione dell´inquilino alla manutenzione degli alloggi - Nell´ambito della sperimentazione di forme diverse di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, la partecipazione dell´inquilino alla manutenzione serve a promuovere più alti livelli di partecipazione dell´utenza nella gestione del patrimonio Erp, a elevare la qualità degli alloggi e a ridurre i tempi di inoccupazione di quelli destinati a nuovi assegnatari. Un fondo di 5 milioni di euro ha reso possibile per i legittimi assegnatari provvedere direttamente alla ristrutturazione o al miglioramento dei servizi e degli impianti del proprio alloggio senza aspettare l´intervento della proprietà con il risultato di un forte risparmio di denaro e di tempo. La sperimentazione (effettuata nei Lode di Lucca, Pisa, Firenze, Empolese-valdelsa,, Massa Carrara, Arezzo, Prato e Livorno) si è conclusa rilevando una elevata soddisfazione dell´utenza a fronte di maggior tempestività nell´esecuzione e miglior efficacia degli interventi. 4) Autorecupero – Forma di partecipazione sinergica di domanda e di offerta. Le molteplici finalità che hanno investito ambiti di intervento assai diversi tra loro (ad es. Il lavoro e la formazione professionale), sono comunque tutte riconducibili alla opportunità di incentivare l´apporto diretto della proprietà edilizia e dell´utenza nella costruzione di una politica della casa in grado di soddisfare le aspettative che compongono le cosiddette "nuove domande emergenti". Lo sportello per la presentazione delle richieste di assegnazione dei contributi per la sperimentazione di forme autorganizzate di reperimento e recupero di abitazioni da assegnare in locazione a canone controllato, si è ormai chiuso e sono state presentate 7 proposte di sperimentazione riguardanti i comuni di Villa Basilica (Lu), Firenze, Empoli (Fi), Calenzano (Fi), Ass. Ne Comuni di Cinigiano, Arcidosso, Castel del Piano, Castel´azzara, Santa Fiora, Seggiano, Semproniano (Prov. Gr), Pontedera (Pi). 5) Chiusura dei precedenti programmi regionali - Ovvero l´avvio di quegli interventi programmati negli anni precedenti ma mai avviati. L´operazione poteva contare su una disponibilità di poco meno di 150 milioni di euro per costruire alloggi da affittare a canone sociale (ex sovvenzionata) secondo quanto previsto, non senza aver prima provveduto a una nuova localizzazione degli interventi "in cantiere" su condizioni di immediata fattibilità. Ad oggi la quasi totalità degli interventi sono in fase di realizzazione, mentre per quelli per cui le condizioni di cantierabilità sono venute meno, si è avviata la procedura di rilocalizzazione conseguente alla revoca del finanziamento assegnato. Verso lo statuto di edilizia sociale – Alla luce delle sue nuove competenze nel settore abitativo, la Regione ha deciso di costruire, in accordo e di concerto con gli altri enti locali, un corpo normativo regionale che punti alla massima unitarietà e semplificazione. Sarà compostoda una legge quadro che sancisca i principi generali, le finalità, i soggetti istituzionali, gli strumenti e le modalità di reperimento delle risorse e da una serie di regolamenti che ne disciplinino l´attuazione. Lo statuto dovrà fare riferimento ai nuovi elementi fondativi della politica sociale della casa, alla programmazione regionale, all´attuazione del programma per quanto riguarda soggetti, modalità, regole, all´assegnazione, la gestione e la cessione degli alloggi pubblici. .  
   
 

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