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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Gennaio 2010
 
   
  AGRICOLTURA: PROPOSTE GIOVANI IMPRENDITORI CIA BASILICATA

 
   
  Un´agenzia per il riordino fondiario per facilitare l´accesso alla proprietà della terra; la costituzione di società miste giovani e anziani, società in cui il l’anziano proprietario, titolare dell’azienda, entra in società con il giovane; misure per facilitare nuove imprese agricole attraverso l’accesso al credito e al mercato, la semplificazione normativa, la fiscalità agevolata, il supporto alla gestione: sono le proposte principali dell´ Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) della Cia della Basilicata che martedì 19 gennaio prossimo a Potenza terrà l’Assemblea elettiva regionale con la “missione” sintetizzata nello slogan “Passione, Amore, Energia per una nuova stagione dell’agricoltura lucana”. “Il ricambio generazionale in agricoltura - sottolinea Matilde Iungano, presidente Agia Basilicata - è un passaggio cruciale per l’agricoltura lucana, in quanto l’agricoltura è un patrimonio, oltre che dei prodotti che gli agricoltori “creano”, fatto di cultura dei territori, di tradizioni e saperi che, molto spesso, non si imparano ma si “tramandano” di generazione in generazione. In presenza di investimenti, in quote di produzione, nel miglioramento delle aziende, di mutui e prestiti contratti anche a breve periodo, sono evidenti le maggiori difficoltà che possono incontrare i giovani nell’attuale fase economica rispetto al resto del comparto”. Le proposte dell’Associazione si fondano su due principi fondamentali, operare nell’immediato e soprattutto operare nel modo più diretto verso le aziende agendo su: fisco e credito. In merito al credito va nella giusta direzione la proposta dell’impiego di 3 milioni di euro del fondo per l’imprenditorialità giovanile in agricoltura, per una misura relativa al credito per le giovani imprese, e il pre-impegno Ismea atto a “snellire” e rendere più fruibile per il giovane la garanzia diretta Ismea, ma occorre essere più incisivi e soprattutto essere tempestivi. Riguardo la tematica fisco si sottolinea che, in una fase attuale caratterizzata dalla scarsità di risorse, occorre essere selettivi nell’assegnare le agevolazioni, andando a privilegiare gli imprenditori professionali. Proposte immediatamente attuabili a favore dei giovani possono essere: la diminuzione dell’Iva, la diminuzione dell’accisa sul gasolio, la fiscalizzazione degli oneri sociali per la mano d’opera assunta da giovani imprese, l´esenzione dal pagamento dei contributi Inps nella fase di primo insediamento. Chiediamo intanto - dice Iungano - un autorevole intervento del Ministro Zaia affinchè vengano ripristinate le risorse atte a finanziare le misure nazionali e di accompagnamento per i giovani imprenditori agricoli e affinchè si possa, con le altre parti che compongono il tavolo Oiga, continuare il proficuo lavoro fin ora portato avanti. Il regime di Aiuto n. 110/2001 (cassa per la proprietà contadina) è scaduto il 31 dicembre scorso, chiediamo al Ministro un intervento in sede comunitaria atto a garantire la prosecuzione del regime di legge. In alternativa chiediamo, che le risorse esistenti e quelle che matureranno nei prossimi anni a valere sulla medesima legge, vengano “Restituite” nella quota dovuta ai giovani imprenditori per essere impegnati in misure analoghe o in misure già esistenti, come quelle del già richiamato Fondo per l’imprenditorialità giovanile in agricoltura. In riferimento ai terreni demaniali per i giovani agricoltori la nostra associazione attende ancora di conoscere l’estensione dei terreni a cui si fa riferimento e le modalità di accesso ai beneficiari. L’osservatorio per l’Imprenditoria Giovanile istituito dal Mipaaf riteniamo possa essere d’aiuto nel definire i requisiti e parametri di tale provvedimento. I giovani imprenditori e il problema del ricambio generazionale in agricoltura – afferma la presidente Agia - non hanno bisogno di spot elettorali ma di risposte a problemi seri. A titolo di esempio di quanto si potrebbe fare a favore degli agricoltori vogliamo ricordare le misure urgenti che sono state proposte in Francia in un “plan massif” per fronteggiare la crisi del settore, poiché “un paese senza agricoltura è un paese morto”. Si tratta di prestiti agevolati agli agricoltori, (a tassi pari all’1% per i giovani), fondi straordinari per far fronte all’aumento dei prezzi e contributi a fondo perduto per il pagamento degli interessi dei prestiti già contratti dagli imprenditori. .  
   
 

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