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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Gennaio 2010 |
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COMPATIBILITÀ AMBIENTALE FAVOREVOLE PER AMPLIAMENTO QUANTITÀ RIFIUTI DEPURATORE DI SCHIO
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Venezia, 18 gennaio 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni, sull’ampliamento della quantità annua dei rifiuti di terzi trattabili nell’impianto di depurazione dei reflui nel Comune vicentino di Schio, approvando il progetto di adeguamento tecnologico e messa in sicurezza della sezione di essiccamento termico dei fanghi e rilasciando l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’impianto in questione. “Nell’adottare il provvedimento – ha fatto presente Chisso – la Giunta ha preso atto, facendolo proprio, del parere espresso all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale”. L’impianto, costruito per la depurazione dei reflui provenienti dagli impianti della Marzotto, è attualmente collegato tramite condotta agli stabilimenti di Schio, al momento dismessi, di Piovene Rocchette e di Marano Vicentino. La struttura è inoltre autorizzata a trattare fanghi e rifiuti liquidi prodotti da terzi, per una potenzialità complessiva di 75 mila tonnellate l’anno. Il progetto prevede l’aumento della potenzialità di trattamento per oltre 45 mila tonnellate l’anno, fino a raggiungere la potenzialità complessiva di 120 mila tonnellate l’anno, così da far fronte alle numerose richieste provenienti da terzi. Per gestire l’aumento di quantità di rifiuti trattati, è prevista la realizzazione di una serie di integrazioni tecniche. Nell’esprimere giudizio favorevole di compatibilità ambientale, la Commissione regionale Via ha posto numerose prescrizioni, tra le quali: lo stoccaggio dei rifiuti liquidi autotrasportati in serbatoi di accumulo in attesa di verificare la loro compatibilità con l’impianto; il contenimento della quantità delle acque reflue conferibili tramite rete fognaria; presidi di captazione e trattamento delle emissioni localizzati presso ciascun punto di conferimento dei rifiuti; mitigazioni visive; campionatori automatici per i rifiuti liquidi in uscita dal pretrattamento chimico fisico, a valle del pretrattamento rifiuti, prima dello scarico in corso d’acqua superficiale; limiti per il carico massimo di azoto; misuratori di portata; sensori allo scarico per la determinazione in continuo di alcuni parametri; l’installazione di piezometri. E’ stato pure raccomandato di prevedere come misura compensativa un incremento di riqualificazione ambientale pari allo 0,5 per cento del costo totale dell’opera, da concordare con l’Amministrazione comunale. . |
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