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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Gennaio 2010
 
   
  UNO STUDIO SCOPRE CHE GLI ATORMI POSSONO LEGARSI

 
   
  Bruxelles, 19 gennaio 2010 - Per molto tempo la molecola "moneta di berillio" ha confuso i chimici. Recenti misure hanno aiutato gli scienziati ad identificare 11 livelli di vibrazione e ora un gruppo di ricerca ceco-statunitense ha scoperto il dodicesimo livello. Le scoperte sono state pubblicate dalla rivista Science. La moneta di berillio - formata da due atomi - è un metallo solido e tossico presente nei minerali e può essere usato come lega con altri metalli per diverse applicazioni, ad esempio nelle armi atomiche, spiegano i dottori Krzysztof Szalewicz e Konrad Patkowski dell´Università del Delaware (Stati Uniti) e Vladimir Spirko, chimico dell´Accademia delle scienze della Repubblica ceca. Da molto tempo la comunità scientifica aveva ipotizzato che i due atomi che formano il berillio andassero a sbattere l´uno contro l´altro. Il dottor Patkowski, autore principale dello studio, dice che queste ipotesi sarebbero sostenute dalla teoria chimica che spiega come gli elettroni di una molecola occupano orbitali diversi. Ma più di 40 anni fa, la scienza ha scoperto che in realtà questi due atomi si legano tra loro. Tuttavia, ogni tentativo di spiegare le forze che legano tra loro gli atomi di berillio, ha dato risultati sempre diversi. E si arriva così al maggio 2009, quando un gruppo di ricerca della Emory University (negli Stati Uniti) ha scoperto l´energia vibrazionale degli atomi legati tra loro per 11 livelli. I ricercatori sono riusciti - finalmente - a riconciliare i modelli teorici e sperimentali. "Una molecola vibra, quindi, nel corso del tempo, cambia la distanza tra gli atomi. Una molecola non può, per sua natura, rimanere immobile, senza vibrare", dice Patkowski. "Al crescere dell´energia vibrazionale di una molecola, gli atomi si allontanano sempre di più dalle loro posizioni di equilibrio". Questo ultimo studio ha permesso ai ricercatori di confemare il dodicesimo e più alto livello di vibrazione della molecola del berillio. La vera rivoluzione è stato il "modellamento" effettuato dal dottor Spirko. Per confermare le ricerche sperimentali, gli scienziati non devono fare altro che apportare piccole modifiche alla curva di interazione energetica teorica. "Le versioni modellate di questa energia potenziale, calibrate sui dati sperimentali, riproducono fedelmente gli spettri osservati", spiegano. "I risultati [del gruppo Emory] sono in linea con i nostri. Ed è stato bello vedere come la divergenza tra i numeri sperimentali e teoretici del passato sia scomparsa", dice Patkowski. "Il loro lavoro ha confermato che stavamo andando nella giusta direzione. " "La moneta di berillio è usata comunemente in studi fisici sperimentali e teorici. Eppure, la molecola in sé è assolutamente atipica", ha sottolineato. "Si tratta di un sistema prototipo, piccolo e sgangherato, sia per gli studi sperimentali - per la sua tossicità e reattività - che per quelli teorici - perché i metodi standard della chimica quantistica qui servono a ben poco -" aggiunge. "La cosa interessante di questa molecola è che le conoscenze fondamentali di chimica ci dicono che gli atomi non dovrebbero unirsi tra loro, ma in realtà poi lo fanno, e il legame che si crea è molto forte. Un ottimo modello, dunque, per lo sviluppo di nuove teorie di fisica molecolare". Lo studio è stato in parte finanziato dall´Accademia delle scienze della Repubblica ceca e dal ministero ceco per l´Educazione, la gioventù e lo sport. Per maggiori informazioni, visitare: University of Delaware: http://www. Udel. Edu/ Science: http://www. Sciencemag. Org/ .  
   
 

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