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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Gennaio 2010
 
   
  PIANO CARCERI: QUATTRO PILASTRI PER AFFRONTARE L´EMERGENZA

 
   
   Roma, 19 gennanio 2010 - Sono quattro i ´´pilastri´´ su cui poggia il “Piano carceri” approvato ieri dal Consiglio dei Ministri con il quale il Governo intende risolvere i problemi di sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani. Ad illustrarlo il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, assieme al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nella notte del 13 gennaio 2010 nelle carceri italiane hanno dormito 64670 persone: "una cifra record" ha dichiarato il presidente Berlusconi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Berlusconi ha sottolineato che uno "Stato civile deve togliere la libertà a chi ha commesso un reato ed è stato giudicato colpevole" ma "non può anche togliere la dignità e attentare alla salute di queste persone con situazioni igieniche che potrebbero compromettere la salute". Il sovraffollamento delle nostre carceri - che presenta un saldo attivo di circa 700 persone al mese - è tale che può essere affrontato solo con gli strumenti previsti in caso di emergenza. La dichiarazione dello "stato di emergenza nazionale" - disposta da un apposito Decreto firmato dal presidente Berlusconi il 13 gennaio sulla base della legge 225/1992 - durerà fino al 31 dicembre 2010. La dichiarazione dello stato di emergenza è il punto di partenza dell´articolato piano di intervento del Governo per risolvere il sovraffollamento degli istituti penitenziari. Al capo del Dipartimento dell´Amministrazione Penitenziaria, Franco Ionta, saranno dati poteri di Commissario delegato. Il Commissario straordinario potrà procedere in deroga alle ordinarie competenze, velocizzando procedure e semplificando le gare d´appalto. Il “braccio operativo” con cui gestire l´emergenza carceri sarà la Protezione Civile. La procedura di emergenza, che seguirà lo stesso modello adottato per il dopo-terremoto a L´aquila, consentirà di edificare 47 nuovi padiglioni affiancati a strutture carcerarie già esistenti. I finanziamenti per realizzare il Piano sono stati già individuati: 500 milioni di euro risultano stanziati in Finanziaria e altri 100 milioni di euro provengono dal bilancio della Giustizia. A partire dal 2011, ed è questo il secondo pilastro, saranno realizzate le altre strutture di edilizia straordinaria - 18 nuove carceri di cui 10 “flessibili” (probabilmente di prima accoglienza o destinate a detenuti con pene lievi) a cui se ne aggiungeranno altre 8 in aree strategiche anch´esse “flessibili" -previste dal Piano. Complessivamente, tali interventi porteranno alla creazione di 21. 709 nuovi posti negli istituti penitenziari elevando la capienza totale a 80mila unità. Il terzo pilastro del piano, necessario per consentire una progressiva diminuzione della popolazione carceraria, è l´introduzione di misure deflattive. Le due “norme di accompagnamento” decise riguardano, da un lato, la possibilità di scontare con i "domiciliari" l´ultimo anno di pena residua ad eccezione di coloro che sono stati condannati per reati gravi e, dall´altro, la “messa alla prova” delle persone imputabili per reati fino a tre anni che potranno così svolgere lavori di pubblica utilità per riabilitarsi con conseguente sospensione del processo. La soluzione del problema carceri passa anche attraverso l´implementazione dell´organico di Polizia Penitenziaria. Il quarto pilastro prevede l´assunzione di 2000 nuovi agenti al fine di gestire, in termini di dignità del lavoro e di dignità della detenzione, la popolazione detenuta che, ad oggi, ammonta a circa 64. 800 unità come riportato dai dati del Dap sulla situazione della popolazione detenuta all´interno degli istituti penitenziari alla data di oggi. .  
   
 

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