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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Gennaio 2010
 
   
  PREMIO FAMIGLIALAVORO: LA REGIONE RICONOSCE LA PROVINCIA DI MANTOVA "MIGLIOR SISTEMA TERRITORIALE DI PROMOZIONE E SVILUPPO DELLA CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA E TEMPI DI LAVORO"

 
   
  Mantova, 21 gennaio 2010 - "Questo è un premio che va alla provincia intesa come territorio, non come ente". Sono state queste le prime parole pronunciate dall´assessore alle pari opportunità Cesarina Baracca nel corso della conferenza stampa con la quale, il 14 gennaio, è stato presentato il riconoscimento Famiglialavoro, ritirato dalle mani del presidente della Regione Lombardia Formigoni ed assegnato dal Pirellone in collaborazione con Altis, Alta Scuola Impresa e Società, dell´Università Cattolica del Sacro Cuore. La Provincia di Mantova è stata riconosciuta quale miglior sistema territoriale di promozione e sviluppo della conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro. Da ottobre 2006 ad oggi, infatti, grazie allo staff di progettazione provinciale, sono stati presentati al ministero ventisei progetti per un finanziamento complessivo di due milioni di euro a favore delle imprese mantovane e delle lavoratrici (e lavoratori) con esigenze di conciliazione. La parola d´ordine per tutti sembra essere "rete". Al principio di sinergia assoluta si sono, infatti, richiamati tutti i soggetti coinvolti nel progetto, dalla presidente del comitato per la promozione dell´imprenditoria femminile della camera di commercio e consigliera camerale Annick Mollard, all´assessore Novellini che rappresentava, oltre al comune di Castiglione delle Stiviere, anche il Piano di Zona dell´Alto Mantovano, dalle delegate della commissione pari opportunità dell´Asl, alle collaboratrici Arianna Visentini, Alessia Ligabue, Nicoletta Perini e Alessandra Tassini, fino alle imprenditrici come Marzia Bianchi, che ha fatto dell´azienda di famiglia, la Lubiam, una sorta di laboratorio per la conciliazione, introducendo part time e orari flessibili e arrivando ad istituire un nido interno per i figli delle dipendenti e uno sportello di ascolto. Nonostante i risultati ottenuti, lo sviluppo dei progetti finalizzati ad agevolare la donna nel conciliare lavoro e famiglia sono attualmente in stand by. "Purtroppo -ha spiegato l´assessore Baracca- il ministero ha temporaneamente bloccato i fondi a causa della revisione a cui è stato sottoposto l´articolo 9 della legge 53 del 2000 sulla conciliazione, quindi, fino a quando la situazione non si sarà sbloccata, non potremo presentare nuovi progetti da finanziare". .  
   
 

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