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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Gennaio 2010 |
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RAPPORTO IMMIGRAZIONE 2009: MANTOVA CAPITALE DELLE SECONDE GENERAZIONI CON IL 17,5% DI STUDENTI STRANIERI ISCRITTI ALLA SCUOLA DELL’OBBLIGO È LA PRIMA IN LOMBARDIA.
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Mantova, 20 gennaio 2010 - Con cinque punti percentuali sopra la media regionale, Mantova si conferma la provincia lombarda con il più alto tasso di ragazzi immigrati iscritti alla scuola dell´obbligo. Parliamo di un 17,5% dell´intera popolazione studentesca, cifra che porta con se tutta una serie di riflessioni sull´identikit dell´immigrato residente in territorio virgiliano. Il dato emerge dal Rapporto sull´Immigrazione redatto dall´Osservatorio Provinciale, in collaborazione con la Fondazione Ismu e l´Osservatorio Regionale per Integrazione e la Multietnicità, presentato lo scorso 21 dicembre all´interno della consulta per l´immigrazione della Provincia. Certo, Mantova vanta un tasso di immigrazione proporzionalmente tra i più elevati a livello nazionale, che al 31 dicembre 2008 si assestava intorno al 12% della popolazione, cifra praticamente quadruplicata negli ultimi cinque anni, a conferma di un trend in crescita esponenziale. Quando, però, si parla di ragazzi in età scolare, s´intende figli di immigrati, giovani di seconda generazione, sinonimo di un alto numero di ricongiungimenti familiari, di stabilità sul territorio e, quindi, di una effettiva integrazione nel tessuto sociale. Se, a questo si aggiunge che su 1828 bambini iscritti alla scuola d´infanzia, figli di genitori immigrati, quelli nati nel nostro paese sono 1407, appare chiaro come sempre più cittadini stranieri scelgano Mantova come loro approdo definitivo e vi si stabiliscano in pianta stabile. L´altro dato di grande interesse emerso dallo studio, che conferma quanto affermato, riguarda la percentuale di immigrati in possesso di case di proprietà, che a Mantova raggiunge il 20 % del totale. Chi acquista una casa lo fa perché ha raggiunto una situazione occupazionale che autorizza ad una certa tranquillità, probabilmente vive con il coniuge e, se ha figli, intende stabilire la propria famiglia sul territorio in modo duraturo. Quanto detto ci conduce a due tipi distinti di riflessioni, come ha spiegato Iacopo Caropreso dell´Osservatorio Provinciale: "Da un lato è necessario valutare la portata di un fenomeno migratorio che da 24 mila soggetti censiti a fine 2003, l´allora 6,75% della popolazione residente, è passato a quota 47 mila, al 31 dicembre 2008, attestandosi all´11,44%, dall´altro dobbiamo chiederci quali politiche si dovranno mettere in campo per supportare le seconde generazioni nel loro processo di integrazione". "Ciò che emerge da questo rapporto -ha spiegato l´assessore provinciale alle politiche sociali e sanitarie Fausto Banzi- è la necessità di proseguire con sempre maggior forza nel cammino intrapreso, rafforzando la collaborazione con le associazioni di immigrati, sviluppando politiche mirate all´inclusione sociale e alla convivenza tra le diverse culture, supportando i giovani delle seconde generazioni, così come i lavoratori in difficoltà". "Nella convinzione che il confronto tra le varie realtà coinvolte nel nostro territorio sia condizione necessaria per una società che fa proprio il valore dell´integrazione e che progetta un futuro in grado di affrontare le sfide della modernità -ha proseguito- sono convinto che sia doveroso l´ampliamento del diritto di voto ai cittadini immigrati". . |
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