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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Gennaio 2010
 
   
  MILANO: ACQUA A DUE MILIONI DI HAITIANI CON I POTABILIZZATORI DELLA PROVINCIA VIA A UNA RACCOLTA DI FONDI. ASSESSORI E CONSIGLIERI DEVOLVONO UNA GIORNATA DI LAVORO

 
   
  Milano, 20 gennaio 2010 - «Quella di Haiti è una tragedia che ha colpito tutto il mondo, una catastrofe verificatasi in un Paese che non ha la capacità strutturale di rispondere a un evento di questa portata. Ci troviamo davanti a una situazione di fronte alla quale non si può non intervenire». Questa la dichiarazione rilasciata dal presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, durante la conferenza stampa, del 15 gennaio, di presentazione delle iniziative previste per il 150° anniversario della Provincia svoltasi oggi a Palazzo Isimbardi. «Abbiamo già attivato un conto corrente bancario (comunicheremo gli estremi non appena l’Istituto bancario li predisporrà ndr. ) al quale i componenti di Giunta e Consiglio provinciale verseranno i proventi di una giornata di lavoro. Invitiamo anche tutti i dipendenti della Provincia e tutti i cittadini del Milanese a fare altrettanto. Chiederò, inoltre, ai Comuni di contribuire con almeno 500 euro, per quanto riguarda quelli con meno di 10. 000 abitanti, e con almeno 1. 000 euro, per quanto riguarda quelli con più di 10. 000 abitanti». Podestà ha, poi, annunciato un’altra iniziativa concreta a favore della popolazione haitiana colpita dal sisma: «Ci accingiamo a inviare a Port-au-prince dei potabilizzatori, realizzati da Capholding/amiacque, società di riferimento per la gestione del ciclo idrico integrato della Provincia di Milano, che potranno dare acqua a due milioni di persone. Verranno attivati da tecnici della società e da volontari della Protezione civile. Noi non intendiamo fare viaggi di rappresentanza in loco perché rappresenterebbe solo uno spreco. Invieremo ciò che serve: i totalizzatori e le risorse economiche raccolte. Non cibo perché da precedenti esperienze abbiamo imparato che deteriorandosi andrebbe perduto. Dobbiamo far vivere i vivi». .  
   
 

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