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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Ottobre 2006
 
   
  L’ESTATE “RAFFREDDA” LA VOGLIA D’IMPRESA RALLENTA L’ESPANSIONE DELLA BASE IMPRENDITORIALE ITALIANA +20MILA IMPRESE TRA LUGLIO E SETTEMBRE (+0,33%), UN TERZO SONO IMPRESE ARTIGIANE STABILI LE COOPERATIVE, AL CENTRO IL SALDO MAGGIORE, IL LAZIO REGIONE-GUIDA (+0,58%)

 
   
   Roma, 30 ottobre 2006 – Segna il passo in estate la voglia d’impresa degli italiani. Sono stati poco meno di 80mila, infatti, gli italiani che hanno scelto i mesi più caldi dell’anno per far partire il loro progetto di impresa. Segno che il ‘mettersi in proprio’ resta un obiettivo allettante per tanti connazionali alla ricerca di un’affermazione personale ma, al tempo stesso, che la spinta a rischiare si è affievolita rispetto agli anni più recenti. Se accanto alle 78. 920 iscrizioni si considerano le 58. 670 imprese che hanno cessato la propria attività, tra luglio e settembre la base imprenditoriale italiana risulta cresciuta di 20. 250 unità, pari allo 0,33% in più rispetto alla fine di giugno, portando così a 6. 121. 510 il numero di aziende iscritte al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio. Rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, tuttavia, il terzo trimestre del 2006 ha fatto registrato un lieve rallentamento della dinamica positiva (nel 2005 il saldo luglio-settembre si era attestato a +27. 825 unità, per un tasso di crescita pari allo 0,46%) mentre, considerando i terzi trimestri degli ultimi sette anni, la crescita di quello 2006 è risultata in assoluto la più contenuta, come risultato di un minor numero di iscrizioni e un maggior numero di cessazioni. Quasi un terzo dell’aumento nel numero di imprese si deve all’edilizia che con 6. 582 unità in più spiega il 32,5% del saldo complessivo. Notevole anche l’apporto delle Attività immobiliari e degli Alberghi e ristoranti che con un saldo parziale, rispettivamente, pari a 2. 976 e a 2. 715 unità spiegano il 14,7% e il 13,4% del saldo totale. Insieme questi tre settori nel trimestre hanno determinato da soli il 60,6% dell’intero saldo. Tra gli elementi positivi è da segnalare come il 55,4% del saldo positivo (11. 221 unità in valore assoluto) sia stato determinato dalle imprese che hanno adottato la forma delle Società di capitali, la cui crescita prosegue su valori nettamente superiori alla media. Sia in termini assoluti che relativi, l’apporto più elevato al risultato positivo è stato assicurato dal Centro Italia: 5. 856 unità in più, per un tasso di crecita pari allo 0,47% rispetto alle imprese esistenti alla fine di giugno (tutte le altre circoscrizioni hanno fatto segnare una crescita inferiore alla media italiana dello 0,33%). Questi, in sintesi, i dati più significativi relativi all’andamento demografico del Iii trimestre 2006, diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta sul Registro delle Imprese da Infocamere – la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane (il rapporto è disponibile all’indirizzo www. Infocamere. It). .  
   
 

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