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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Gennaio 2010
 
   
  IL PIEMONTE ALL´AVANGUARDIA IN ITALIA PER LE TECNICHE DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI CONCLUSO IL PRIMO CORSO DI DI FUOCO PRESCRITTO

 
   
   Torino, 21 gennaio 2010 - Si è concluso il 19 gennaio nel Parco della Vauda, Lombardore, il corso di “Fuoco prescritto”, progetto di formazione e addestramento sulla tecnica preventiva degli incendi del settore Protezione civile e Sistema Antincendi boschivi. Al corso sono intervenuti 40 operatori del Sistema Aib: 10 del Corpo Forestale dello Stato e 30 Volontari del Corpo Aib Piemonte, che per la prima volta hanno sperimentato nell’ambito della prevenzione tecniche di salvaguardia e gestione di fuoco prescritto, procedura ampiamente sperimentata e applicata negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa. L’esercitazione, che ha concluso le cinque giornate di formazione curate dall’Università di Torino Dipartimento Agroselviter, è stata interamente monitorata in volo da un mezzo Uav (aereo senza pilota) che ha inviato immagini dell’incendio a terra dove è stato collocato un presidio che prendeva visione dell’andamento dell’evento stesso. “Questo sistema è stato introdotto negli anni ’80 in Europa, in Francia, Portogallo e Spagna, - ha dichiarato l’assessore alla Protezione civile regionale, Luigi Sergio Ricca, - e ora anche in Italia, il Piemonte si rivela, in campo di prevenzione, come laboratorio di innovazione nel recepire attuare nuove tecniche che formano operatori professionisti in grado di operare in sicurezza. L’obiettivo dell’iniziativa è di qualificare un sistema che possa fronteggiare gli incendi di vegetazione che negli ultimi anni, dal 2000 al 2007, hanno bruciato 77. 000 ha l’anno di cui 36. 000 di superficie boscata nel territori nazionale. Le cause di questo regime di incendi sono molteplici: il susseguirsi di annate calde, ventose con scarse precipitazioni ha favorito l’insorgere di incendi boschivi su superfici estesi, inoltre, lo spopolamento delle aree rurali negli ultimi decenni è un processo che favorisce l´abbandono della terra ed il conseguente ritorno spontaneo della vegetazione naturale. L’accumulo di combustibili forestali su grandi estensioni e la scomparsa delle soluzioni di continuità (pascoli, campi coltivati ecc. ) che potrebbero limitare la propagazione del fuoco, favorisce l’insorgenza di incendi di particolare intensità e dimensioni estese. A fronte di tale scenario, un’efficace pianificazione delle risorse del territorio non può essere basata solo sul rafforzamento del dispositivo di estinzione ma occorre migliorare ed intensificare le attività di organizzazione e di prevenzione degli incendi boschivi introducendo strumenti innovativi. La tecnica del "fuoco prescritto"- continua l’assessore Ricca- come misura preventiva sta attraendo un crescente interesse in tutta Italia, infatti, sono numerosi gli osservatori, esperti in materia, inviati dalle altre regioni del Nord Italia e della Direzione nazionale del Corpo Forestale dello Stato, per seguire questa esercitazione . La realizzazione di corsi di progettazione ed applicazione del fuoco prescritto- ha concluso, Ricca -indirizzati alle squadre Aib rappresenta anche un’occasione di formazione professionale fornendo la possibilità di approfondire aspetti importanti legati alla prevenzione e lotta agli incendi quali: la gestione dei combustibili a fini preventivi; la valutazione del comportamento del fuoco in relazione alle condizioni ambientali; l’organizzazione ed il coordinamento degli interventi di controllo del fronte e di bonifica dell’area percorsa; il monitoraggio e la valutazione degli effetti del passaggio del fuoco”. . .  
   
 

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