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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Gennaio 2010
 
   
  OGGI INCONTRO A BARI SU DEPURATORE DI GALATINA (LE)

 
   
  Bari, 20 gennaio 2010 - La difficile situazione relativa all’impianto di depurazione di Galatina, che ha portato al licenziamento di sei lavoratori e ha conseguentemente messo a rischio la corretta e regolare depurazione delle acque, sarà al centro dell’incontro convocato per mercoledì 20 gennaio, alle ore 10,30, presso la sede del Consiglio Regionale della Puglia (in via Capruzzi, 212), dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e aperto agli organi di informazione. L’incontro nasce dall’esigenza di esaminare con attenzione le problematiche che stanno preoccupando in queste ore i lavoratori dell’impianto di depurazione Asi al servizio dell’area industriale Galatina-soleto che sono stati licenziati dopo la fine dell’appalto concesso alla società Emes, nonché i riflessi ambientali che possono derivare da questa situazione. Il consorzio Asi, infatti, aveva dato in gestione l’impianto ad una società privata, la Emes, ma l’appalto è scaduto il 31/12/ 2009 e, da questa data, l’impianto non risulta avere un gestore ed è costantemente presidiato dai lavoratori licenziati che stanno comunque vigilando affinché tutto funzioni con regolarità. Per cercare dunque di rendere la riunione proficua, l’assessore Amati ha convocato tutte le parti in causa e quanti potranno intervenire a vario titolo nella vicenda. All’incontro infatti sono stati invitati a partecipare il Prefetto di Lecce Mario Tafaro, la Vice Presidente della Regione Puglia Loredana Capone, gli assessori regionali all’Agricoltura e al Lavoro Dario Stefano e Michele Losappio, il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il Direttore dell’Aqp Massimiliano Bianco, oltre a dirigenti dell’assessorato alle Opere pubbliche, rappresentanti delle due società coinvolte nella vicenda, Asi e Emes, nonché i lavoratori. “Siamo di fronte ad una vicenda che porta con sé un duplice rischio: uno occupazionale e uno ambientale – ha detto l’assessore Amati - Il rischio di inquinamento non va sottovalutato; se la situazione non viene risolta definitivamente infatti le conseguenze potrebbero essere disastrose dal punto di vista ambientale; è importante che l’impianto continui a funzionare regolarmente. Il futuro poi di queste persone che hanno perso il proprio posto di lavoro non può non indurci ad intervenire. Per questo ho voluto un incontro con quanti potrebbero dare un significativo contributo per la risoluzione dell’intera vicenda e per ascoltare anche la viva voce di quanti da anni si occupano dell’impianto e che vorrebbero che ci fosse una gestione stabile. La risoluzione – ha concluso l’assessore regionale - della vicenda comporterebbe non soltanto un beneficio per ben sei famiglie, cosa che già di per sé giustifica un intervento, ma sarebbe utile per la tutela della salute dell’intera collettività e del territorio della zona”. .  
   
 

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