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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Gennaio 2010
 
   
  VENETO: BILANCIO 2010

 
   
  Venezia, 20 gennaio 2010 - “La discussione di questi giorni non ha riguardato i dettagli del bilancio 2010. E’ stata soprattutto un commento di legislatura, com’era naturale che fosse, ma credo che la realtà dei fatti dica altro rispetto alle osservazioni fatte”. Così l’assessore regionale al bilancio Isi Coppola ha replicato ieri in consiglio regionale a quanto finora detto in sede di discussione generale del bilancio e della legge finanziaria 2010. Con riferimento ai provvedimenti anticrisi, l’assessore Coppola ha fatto rilevare che il 2009 è stato un anno difficile, anche se si comincia a intravedere qualche accenno di ripresa. Con la legge finanziaria del 2009 erano già stati previsti interventi che hanno permesso di gestire il bilancio con la flessibilità che la crisi richiedeva. L’italia ha fatto registrare un calo del Pil del 5,5%, il Veneto un calo del 4,4%. “Sicuramente non è un dato che ci può consolare – ha aggiunto l’assessore - tuttavia il nostro sistema ha retto meglio, sicuramente per quanto i veneti hanno saputo fare e in parte anche per quanto le amministrazioni pubbliche in generale e quella regionale in primis hanno saputo dare in termini di risposte condivise”. La Regione ha messo a disposizione del sistema economico e produttivo centinaia di milioni di euro che hanno esercitato un effetto moltiplicatore . Fra l’altro, già nell’ottobre 2008 era stato attivato un tavolo con tutto il sistema del credito che ha portato nel luglio scorso ad un protocollo d’intesa siglato in anticipo rispetto a quello a livello nazionale. “Tutto è stato fatto – ha proseguito - senza mai aumentare un centesimo di tassazione a carico dei nostri cittadini”. Per quanto riguarda la scelta di non utilizzare per il 2010 la maggiorazione regionale dell’addizionale Irpef, l’assessore ha ribadito che “è esattamente quanto ci eravamo impegnati a fare nei confronti dei cittadini veneti sin da quando, nel 2002, per la prima volta furono aumentate le tasse. L’addizionale dello 0,5% nel 2002 ha riguardato 2,8 milioni di contribuenti veneti poi di anno in anno, abbiamo diminuito la quota fino ad arrivare nel 2009 a meno di 500 mila cittadini. L’addizionale Irpef di fatto serviva solo alla copertura dei disavanzi sanitari. Dal momento che il Veneto quest’anno ha presentato i conti in pareggio, abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento giusto per rispettare il patto con i cittadini”. L’assessore ha ribattuto anche alle affermazioni che così siano stati favoriti cittadini “facoltosi”. Oltre il 50% di chi ha pagato l’Irpef appartiene infatti alla fascia di reddito tra i 29 e i 40 mila euro, il che significa un reddito netto mensile medio di circa 1700 euro. “Che siano dei Paperoni mi sembra quantomeno discutibile – ha detto - se non offensivo nei loro confronti”. Il livello di copertura dei servizi sociosanitari – priorità assoluta della Regione - rimane garantito, come pure l’impegno a compensare alcune partite che dallo Stato arrivavano alquanto ridotte. L’assessore ha ricordato anche l’importanza del piano straordinario delle opere di interesse locale, che permetterà di aprire cantieri immediati per 150 milioni di euro e altrettanti di indotto. “Non è un bilancio preelettorale – ha concluso l’assessore Coppola - ma rispecchia la responsabilità con cui abbia governato in questi anni e abbiamo sempre dato risposte precise e puntuali, In molti casi condivise anche con l’opposizione. Mi auguro quindi che su questo bilancio possa esserci un buon confronto per migliorare quello che è migliorabile, senza demagogia, ma con quel senso di responsabilità da parte di tutti, che avrebbe potuto consentirci di approvarlo anche prima”. .  
   
 

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