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Notiziario Marketpress di
Giovedì 21 Gennaio 2010 |
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PIACENZA: UN´AZIONE SINERGICA CONTRO LA RIDUZIONE DEI COMUNI MONTANI UN INCONTRO IN PROVINCIA CON I SINDACI. SARANNO COINVOLTI I PARLAMENTARI
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Piacenza, 21 gennaio 2010 - La norma della Legge finanziaria che rivede i parametri per l´individuazione dei comuni montani, e che penalizza fortemente la provincia, lascia ancora spazi per interventi di modifica, spazi che la Provincia intende sfruttare per meglio adeguare la normativa alle nostre esigenze. Con il supporto dei Comuni e delle Comunità montane, definirà perciò un documento condiviso, che raccoglierà le nostre richieste e che sarà trasmesso ai nostri parlamentari, affinché lo sottopongano alle istanze interessate di Governo e Ministero competente. E´ quanto sostanzialmente si è deciso il 19 gennaio all´incontro che la Provincia, tramite l´assessore alla programmazione e allo sviluppo economico, all´urbanistica e alle politiche per la Montagna Patrizia Barbieri, ha convocato nella sua sede per discutere il problema con tutti gli enti montani del territorio e definire una posizione comune. Presente all´incontro, con i citati, anche il Presidente della Provincia Massimo Trespidi. “Vogliamo svolgere al meglio il ruolo di coordinamento che ci compete – hanno sostanzialmente ricordato il Presidente e l´Assessore Barbieri – definendo un documento comune che raccolga le nostre giuste esigenze e da sottoporre, tramite i nostri parlamentari, all´attenzione del Governo. In base ai nuovi parametri definiti dalla Finanziaria, vengono riconosciuti come comuni montani solo quelli che hanno almeno il 75% del territorio al di sopra dei 600 metri di quota. Per Piacenza significa un taglio di 9 comuni rispetto agli attuali 15, per la regione si passa da 125 a 31. Ma per questo genere di classificazione la quota altimetrica non può essere l´unico punto di riferimento. Per attribuire ad un comune la denominazione di “montano” devono entrare in gioco altri fattori, soprattutto di carattere socio economico. Fondamentale, per ottenere quel che vogliamo, avviare una azione sinergica che ci consenta di sfruttare gli spazi di intervento che la legge finanziaria ancora ci offre”. Se i nuovi parametri venissero approvati in via definitiva, la gran parte dei nostri comuni ora montani verrebbero a perdere le risorse, nazionali, regionali e comunitarie, che attualmente si vede assegnare per far fronte alle esigenze elementari delle proprie comunità. Uno scenario assolutamente improponibile ed inaccettabile. Alla definizione del documento condiviso, si è deciso all´incontro di cui parliamo, molto partecipato, si arriverà in tempi molto brevi. Non appena sarà definito, la Provincia provvederà a trasmetterlo ai nostri parlamentari, che lo sosterranno nelle competenti sedi ministeriali. . |
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