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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Ottobre 2006 |
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FIAT CONFERMA NEL TERZO TRIMESTRE 2006 LA FORTE CRESCITA DELLA PERFORMANCE OPERATIVA: RICAVI IN AUMENTO DELL’11,4% A 11,8 MILIARDI DI EURO E RISULTATO DELLA GESTIONE ORDINARIA IN CRESCITA DELL’84% A 427 MILIONI DI EURO
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Torino, 30 ottobre 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Fiat S. P. A. Si è riunito il 26 ottobre a sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, per approvare i risultati consolidati del Gruppo nel terzo trimestre 2006. Il fatturato del Gruppo aumenta dell’11,4% a 11,8 miliardi di euro, trainato dai ricavi di Fiat Auto, in crescita del 27,6% a 5,5 miliardi di euro e da quelli dei Veicoli Industriali, in aumento del 14,4% a 2,1 miliardi di euro. Il continuo successo dei recenti modelli ha spinto le consegne di Fiat Auto nel trimestre a quasi 460. 000 veicoli, nonostante le difficili condizioni di mercato e la concorrenza sempre più accesa nei segmenti chiave. Fiat Auto è in linea per raggiungere l’obiettivo di due milioni di auto vendute nell’anno. I ricavi del Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni sono rimasti stabili, a parità di cambi. I ricavi del Settore Veicoli Industriali hanno beneficiato di maggiori volumi e da migliori prezzi/mix, nonostante la debolezza dei mercati chiave. Nell’area Componenti e Sistemi di Produzione sono cresciute le vendite di Fiat Powertrain Technologies (Fpt) e Magneti Marelli, che hanno entrambe beneficiato della buona domanda di prodotti del Gruppo. Per contro, sono diminuiti significativamente i ricavi di Comau, riflettendo il calo del mercato di riferimento. Il risultato della gestione ordinaria del Gruppo è in crescita dell’84% a 427 milioni di euro, grazie a Fiat Auto, che registra un utile (51 milioni di euro) per il quarto trimestre consecutivo, e alla crescita del 79% di Iveco a 156 milioni di euro. Il risultato di Cnh è in leggera crescita a 137 milioni di euro. L’area Componenti e Sistemi di Produzione si attesta a 83 milioni di euro, in calo di 18 milioni di euro, perché i miglioramenti di Magneti Marelli e Fiat Powertrain Technologies non hanno compensato il risultato negativo di Comau. L’utile netto del Gruppo è pari a 200 milioni di euro, in aumento di 409 milioni sul terzo trimestre 2005, escludendo le componenti atipiche. L’indebitamento netto industriale, pari a 2,6 miliardi di euro, riflette la stagionalità del business, in parte compensata dagli incassi per la cessione di asset non strategici. La liquidità del Gruppo a fine trimestre rimane significativa a 5,5 miliardi di euro. Il Gruppo - I ricavi del Gruppo Fiat nel terzo trimestre del 2006 sono stati pari a 11,8 miliardi di euro, in crescita dell’11,4% sull’analogo periodo del 2005, principalmente per il contributo di Fiat Auto e di Iveco. L’aumento del fatturato dell’area Automobili è stato del 25,5%, grazie soprattutto agli elevati volumi di vendita di Fiat Auto, i cui ricavi sono cresciuti del 27,6% a 5,5 miliardi di euro. Anche i ricavi di Ferrari si sono incrementati (+9,9%). Al progresso ha contribuito anche Iveco con un fatturato di 2,1 miliardi di euro, in crescita del 14,4%, per maggiori volumi di vendita e migliori prezzi/mix. I ricavi di Cnh hanno registrato un calo del 5,8%, dovuto allo sfavorevole effetto dei cambi di conversione. Al netto di tale impatto i ricavi sono stabili, poiché la riduzione dei volumi di vendita nel comparto delle macchine agricole e, in misura minore, di quelle per le costruzioni è stata bilanciata dai migliori prezzi e dall’aumento dei ricavi realizzato dai servizi finanziari. Il fatturato dell’area Componenti e Sistemi di produzione1 è cresciuto nel trimestre dell’1,6% a 2,7 miliardi di euro. Sono risultati in aumento i ricavi di Fiat Powertrain Technologies (+11,8%) e di Magneti Marelli (+6,1%). I ricavi di Teksid sono in diminuzione dell’11,5%, risentendo principalmente della variazione dell’area di consolidamento, mentre quelli di Comau, in discesa del 31,8%, scontano il calo delle attività a commessa. Il risultato della gestione ordinaria è stato di 427 milioni di euro, in crescita di 195 milioni di euro (+84%) rispetto ai 232 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Miglioramenti significativi sono stati realizzati nell’area Automobili, in particolare da Fiat Auto, che ha conseguito un risultato positivo di 51 milioni di euro contro una perdita di 85 milioni di euro nel terzo trimestre del 2005, e da Iveco il cui risultato è passato da 87 milioni di euro a 156 milioni di euro. In lieve crescita il risultato della gestione ordinaria di Cnh, che passa da 133 milioni di euro a 137 milioni di euro, mentre l’area Componenti e Sistemi di Produzione ha registrato una riduzione (83 milioni di euro rispetto ai 101 milioni di euro del terzo trimestre 2005) legata al peggioramento di Comau, solo in parte compensato dai migliori risultati di Magneti Marelli e Fiat Powertrain Technologies. Se si esclude Comau, il risultato della gestione ordinaria dell’area è in crescita di 15 milioni di euro. Il risultato operativo, pari a 427 milioni di euro, include i proventi derivanti dalle cessioni di partecipazioni per 159 milioni di euro (principalmente la vendita di B. U. C. – Banca Unione di Credito, 80 milioni di euro), controbilanciati da costi di ristrutturazione (129 milioni di euro) e altri oneri atipici (30 milioni di euro) relativi principalmente a Cnh e Comau. L’utile operativo di 409 milioni di euro del terzo trimestre 2005 includeva plusvalenze per 881 milioni di euro, principalmente sulla cessione di Italenergia Bis, in buona parte compensate da oneri di ristrutturazione per 420 milioni di euro e altri oneri atipici per un totale di 284 milioni di euro. Nel terzo trimestre 2006 gli Oneri finanziari netti sono stati pari a 120 milioni di euro, a fronte di oneri netti pari a 212 milioni di euro nell’analogo periodo del 2005. Il miglioramento è quasi interamente dovuto alla riduzione dell’indebitamento netto industriale (principalmente per la conversione del prestito Convertendo e la chiusura dell’operazione Italenergia Bis). L’utile ante imposte del trimestre è stato positivo per 327 milioni di euro, a fronte dell’utile di 1. 036 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Al netto delle variazioni delle componenti atipiche (incluso il provento finanziario atipico derivante dalla conversione del prestito Convertendo), il risultato ante imposte migliora di 326 milioni di euro. L’utile netto (del Gruppo e dei Terzi) nel terzo trimestre del 2006 è stato di 200 milioni di euro, a fronte dell’utile di 826 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. Escludendo l’effetto delle poste atipiche nette, il risultato netto del terzo trimestre 2005 sarebbe stato negativo per 209 milioni di euro. La crescita del risultato netto su base omogenea è stata quindi pari a 409 milioni di euro. L’indebitamento netto industriale è pari a 2,6 miliardi di euro, rispetto ai 2,3 miliardi di euro alla fine del secondo trimestre del 2006. L’aumento registrato nel trimestre riflette la stagionalità del business, in parte compensata dagli incassi legati alla cessione di partecipazioni non strategiche. La liquidità del Gruppo al 30 settembre 2006 è di 5,5 miliardi di euro. Oltre al citato effetto stagionalità, la diminuzione di 1,2 miliardi di euro rispetto alla fine del secondo trimestre del 2006 riflette principalmente il deconsolidamento della liquidità di B. U. C. (circa 0,3 miliardi di euro) e il rimborso netto di obbligazioni e altri prestiti (circa 0,5 miliardi di euro). A fine settembre 2006, Fiat ha esercitato l’opzione call sul 28,6% del capitale di Ferrari S. P. A. Per circa 0,9 miliardi di euro, il cui regolamento finanziario è avvenuto all’inizio di ottobre. L’acquisizione non ha quindi ancora avuto effetto sull’indebitamento netto industriale al 30 settembre 2006. Automobili - L’aumento significativo dei volumi di vendita ha permesso all’area Automobili di realizzare nel trimestre ricavi per 6 miliardi di euro, con una crescita del 25,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare i ricavi di Fiat Auto (Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Veicoli Commerciali) sono stati pari a 5,5 miliardi di euro, in aumento del 27,6% sul terzo trimestre 2005. La forte accelerazione dei risultati commerciali nel terzo trimestre dell’anno è stata determinata dal crescente successo dei modelli recentemente introdotti. Fiat Auto ha consegnato complessivamente 459. 700 veicoli, il 21,4% in più rispetto al terzo trimestre 2005. Un risultato tanto più significativo perché ottenuto in controtendenza rispetto al mercato, sia in Europa Occidentale, dove la domanda ha registrato una flessione del 2,9% e le consegne di Fiat Auto un incremento del 24,1% (279. 000 unità consegnate); sia in Italia, dove il mercato è calato del 6,2%, mentre le consegne di Fiat Auto sono aumentate del 25,1%. L’aumento dei volumi di Fiat Auto ha comunque raggiunto livelli elevati in tutti i Paesi europei: +55,4% in Gran Bretagna, +26,9% in Francia, +12,5% in Germania, +10,1% in Spagna. Di conseguenza, anche le quote di penetrazione risultano in miglioramento, attestandosi al 30,8% in Italia (+3,2 punti percentuali) e al 7,1% in Europa Occidentale (più un punto percentuale). In Brasile, a fronte di un mercato in crescita nel trimestre del 17,2%, Fiat Auto ha aumentato le consegne del 20,3%, raggiungendo una quota del 26,3% (+1,5 punti percentuali). Andamento analogo in Polonia, dove ad una crescita del mercato dell’1,3% è corrisposto un aumento delle consegne Fiat del 7,9%. Sostanzialmente invariata, rispetto all’analogo periodo del 2005, la quota di mercato, che si è attestata al 9,9%. Nel trimestre sono migliorate anche le performance dei veicoli commerciali, sostenute dal successo del Nuovo Doblò Cargo (Van of the Year 2006), dei van derivati dalle vetture e dal Nuovo Ducato, le cui consegne sono iniziate a giugno 2006. Complessivamente sono stati consegnati 70. 100 veicoli commerciali (+4%). In Europa Occidentale, a fronte di un mercato in crescita del 2,6%, le consegne hanno raggiunto le 43. 400 unità (+11,8%) e la quota di mercato è stata pari al 10,7% (+0,6 punti percentuali). In Italia la penetrazione è stata del 47,5% (+5,9 punti percentuali). Fiat Auto ha conseguito un risultato della gestione ordinaria positivo per 51 milioni di euro, facendo registrare un significativo miglioramento rispetto alla perdita di 85 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Il progresso si deve essenzialmente ai maggiori volumi di vendita, al mix di prodotto più favorevole e alla riduzione dei costi di struttura, parzialmente compensati dai maggiori costi di pubblicità relativi ai nuovi modelli. Sempre serrato, nel periodo, il ritmo di rinnovamento del prodotto, come ha testimoniato il recente Salone di Parigi, dove le vetture del Gruppo hanno catalizzato l’attenzione di stampa e pubblico. Tra le più ammirate, l’Alfa Romeo 8C Competizione, supercar in edizione limitata che incarna lo spirito del marchio Alfa Romeo. Poi la Nuova Ypsilon, ultima evoluzione della “piccola di classe”, e l’attesissima Delta Hpe, prototipo della futura media del marchio Lancia, che entrerà in produzione nel 2008. Sullo stand Fiat, infine, due nuove versioni della fortunata Panda: la 100Hp destinata ai più sportivi e la Panda Panda, a doppia alimentazione, benzina e metano. Nel trimestre, il marchio Lancia ha celebrato il suo centenario mediante una partnership con la Mostra del Cinema di Venezia. In Cina, inoltre, è stata presentata la Fiat Perla: l’obiettivo per l’intera gamma è produrre 300 mila vetture entro il 2010. Maserati, nel terzo trimestre 2006, ha realizzato ricavi pari a 106 milioni di euro, in diminuzione del 7% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, che però aveva beneficiato delle vendite aggiuntive della serie speciale Mc12. Le vetture consegnate nel periodo sono state 1. 147. Si è registrato un cambiamento di mix, in quanto l’attesa per il lancio del nuovo modello all’inizio del 2007 ha comportato un calo dei volumi della Quattroporte, in larga parte compensato dall’incremento delle vendite del Coupé nella versione Gransport Victory e della Spider. Nel periodo il risultato della gestione ordinaria di Maserati è stato negativo per 6 milioni di euro, con una riduzione della perdita rispetto ai 10 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Il miglioramento si deve essenzialmente alle efficienze realizzate sui costi industriali e di struttura. Ferrari ha conseguito ricavi per 332 milioni di euro nel terzo trimestre 2006. La crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2005 si deve all’incremento del 9% delle consegne alla rete di vendita, che hanno raggiunto le 1. 313 unità. Successo di vendite e di ordini per la 599 Gtb Fiorano, il nuovo coupé 12 cilindri. Ferrari ha chiuso il terzo trimestre del 2006 con un risultato della gestione ordinaria positivo per 38 milioni di euro, rispetto ai 42 milioni dello stesso periodo 2005. Al buon andamento commerciale si contrappone un effetto contingente sulla gestione economica dell’attività sportiva. Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni - Nel terzo trimestre Cnh – Case New Holland ha realizzato ricavi per 2,3 miliardi di euro, in calo del 5,8% rispetto all’analogo periodo del 2005. Se si esclude l’effetto cambi i ricavi risultano stabili. La riduzione dei volumi di vendita nel comparto delle macchine agricole e in misura minore, di quelle per le costruzioni è stata bilanciata dai migliori prezzi e dall’aumento dei ricavi realizzato dai servizi finanziari. Nel terzo trimestre il mercato globale delle macchine per l’agricoltura è rimasto stabile rispetto all’analogo periodo del 2005, in quanto il calo della domanda di trattori e mietitrebbiatrici in Nord America (-9%) è stato bilanciato dalla crescita nel resto del mondo. In Europa, la domanda di macchine per l’agricoltura si è sostanzialmente attestata sui livelli dello stesso periodo del 2005. In questo scenario, le consegne di trattori di Cnh sono risultate stabili o in calo in tutte le aree geografiche ad eccezione dell’America Latina, mentre le consegne di mietitrebbiatrici hanno subito una generale contrazione. Il mercato globale delle macchine per le costruzioni è cresciuto dell’8%. L’aumento della domanda è stato generalizzato in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione del Nord America, dove il mercato è diminuito del 7%. In questo comparto le consegne di prodotti Cnh hanno registrato una lieve diminuzione, per effetto del calo della domanda in Nord America e per un ritardo in alcuni adeguamenti della capacità produttiva. Il risultato della gestione ordinaria di Cnh nel periodo è stato pari a 137 milioni di euro. Il miglioramento, rispetto ai 133 milioni di euro del terzo trimestre del 2005, riflette principalmente i migliori prezzi e le efficienze sui costi di produzione che hanno compensato l’impatto negativo della riduzione dei volumi. Importante anche lo sforzo fatto per il rinnovamento e il potenziamento della gamma. Nel trimestre, infatti, sono stati complessivamente 17 i prodotti nuovi o rinnovati presentati dall’Azienda. Veicoli Industriali - Nel trimestre Iveco ha realizzato un fatturato di 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 14,4%. Il miglioramento dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è stato determinato dai maggiori volumi di vendita e dai migliori prezzi/mix. Le consegne complessive di Iveco nel periodo sono state 40. 300 (di cui 4. 700 con patto di riacquisto) in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2005. In Europa Occidentale le consegne sono state 29. 300 e l’incremento dell’11,5%. Particolarmente significativi gli aumenti registrati in Spagna (+40,5%), Francia (+26,7%) e Germania (+25,8%). In controtendenza l’Italia (-12,8%) e la Gran Bretagna (-15,1%) che hanno risentito di una domanda in diminuzione. Nel resto del mondo, i volumi sono cresciuti in Europa orientale e rimasti stabili nelle altre aree. La quota di mercato dell’Iveco, nel periodo, è rimasta sostanzialmente stabile in Europa Occidentale (10,9%). La penetrazione è cresciuta in Germania e Spagna, riducendosi in Gran Bretagna, Francia e Italia, dove la domanda di mercato è scesa dell’8,4%. Nel trimestre le vendite Iveco hanno potuto beneficiare dell’interesse del mercato per il Nuovo Daily, lanciato a fine maggio. Il risultato della gestione ordinaria conseguito da Iveco nel trimestre è stato positivo per 156 milioni di euro, rispetto agli 87 milioni di euro del terzo trimestre 2005. L’aumento del 79% ha beneficiato della crescita dei volumi, delle azioni sui prezzi, di un miglior mix e delle efficienze sulle spese di struttura. In luglio Iveco ha siglato un accordo per una joint venture con Saic Motor Corporation Ltd e con Chongqing Heavy Vehicle Group Co. Ltd. L’intesa prevede che le due società costituiscano una joint venture paritetica, la Saic Iveco Commercial Vehicle Investment Company Ltd, operante nel settore dei veicoli industriali pesanti. La nuova joint venture intende acquisire una quota del 67% del capitale della Chongqing Hohgyan Automotive Co. Ltd, controllata dalla Chongqing Heavy Vehicle Group. In settembre, poi, Iveco ha firmato con Nanjing Automotive Corporation (Nac) un accordo che prevede l’acquisizione da parte di Naveco (la joint venture tra Iveco e il gruppo Nac) di tutte le attività dei veicoli commerciali della Yuejin Motor Company, una società controllata da Nac. Queste operazioni rientrano nel disegno strategico di Iveco di disporre di una gamma completa di veicoli commerciali in Cina. Componenti e Sistemi di Produzione - Fiat Powertrain Technologies (Fpt) ha realizzato nel trimestre un fatturato di 1,3 miliardi di euro, in aumento dell’11,8%. I ricavi della divisione “Passenger & Commercial Vehicles” sono stati pari a 760 milioni di euro (+13%) e quelli della divisione “Industrial & Marine” sono stati 581 milioni di euro (+9%). Nel terzo trimestre 2006 la divisione Passenger & Commercial Vehicles ha consegnato 518. 000 motori, il 18% dei quali diesel destinati a General Motors e Suzuki, e 389. 000 cambi. Nel terzo trimestre le vendite di motori Industrial & Marine sono state sostanzialmente in linea con quelle dello stesso trimestre dell’anno precedente (96. 000 contro 97. 000). Nel terzo trimestre 2006 Fiat Powertrain Technologies ha conseguito un risultato della gestione ordinaria positivo per 32 milioni di euro, a fronte dei 24 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Le efficienze realizzate hanno più che compensato l’aumento di prezzo delle materie prime, principalmente l’alluminio. Nel trimestre la divisione Industrial & Marine ha avviato la produzione di tutte le versioni di motori Euro 4 Diesel per applicazioni automotive e delle versioni a gas per trasporto urbano. Ha industrializzato le versioni Tier 3 per applicazioni industriali e sviluppato diverse varianti dei motori Cursor. In luglio Fpt e Iveco hanno firmato un accordo con Saic Motor Corporation per una collaborazione di lungo periodo in Cina nel settore dei motori Diesel medi e pesanti. Il piano industriale prevede la produzione di tre famiglie di motori medi e pesanti: F5, Nef (nelle versioni 4 e 6 cilindri) e Cursor 9. La localizzazione di queste famiglie di motori garantirà un’offerta competitiva in Cina. Nel terzo trimestre del 2006 Magneti Marelli ha realizzato ricavi per 979 milioni di euro. La crescita rispetto all’analogo periodo del 2005 (+6%) è legata alle maggiori vendite sia di modelli Fiat, Alfa Romeo e Lancia, sia verso clienti terzi, di cui hanno beneficiato tutte le linee di business. A condizioni omogenee di perimetro, l’aumento dei ricavi sarebbe stato del 10%. Durante il trimestre Magneti Marelli ha presentato nuovi prodotti in quasi tutte le linee di attività. Il risultato della gestione ordinaria realizzato da Magneti Marelli nel trimestre è stato di 44 milioni di euro, in crescita di 6 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2005. Il miglioramento è stato determinato dai maggiori volumi di vendita, dall’ottimizzazione della struttura dei costi e dalle efficienze, che hanno più che compensato la pressione sui prezzi. Teksid ha conseguito, nel trimestre, ricavi per 223 milioni di euro, in diminuzione del 12%. La flessione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riflette anche la cessione della società francese Sbfm operante nel comparto Ghisa. Escludendo questa variazione, la diminuzione di fatturato si riduce al 4% ed è dovuta principalmente ai minori volumi di attività della Business Unit Magnesio. Teksid ha chiuso il trimestre con un risultato della gestione ordinaria di 15 milioni di euro, in linea con l’anno scorso, che però beneficiava di proventi di natura non ricorrente per 6 milioni di euro. Il periodo, quindi, è stato caratterizzato da un sensibile miglioramento della gestione operativa. Comau ha realizzato un fatturato di 288 milioni di euro. La riduzione del 32% rispetto al terzo trimestre 2005 è da imputare al significativo rallentamento delle attività di Carrozzeria e Meccanica in Europa e di Comau Pico. Positivo, invece, nel trimestre l’andamento delle attività di Service sia in Europa sia in Sud America. Negativamente influenzati dai bassi investimenti dei costruttori di automobili, gli ordini raccolti nel periodo sono stati pari a 184 milioni di euro, in flessione dell’8% rispetto al terzo trimestre 2005. Il portafoglio ordini delle attività a commessa a fine periodo era pari a 625 milioni di euro, in calo del 12% rispetto a quello di fine dicembre 2005. Nel terzo trimestre del 2006 Comau ha registrato un risultato della gestione ordinaria negativo per 8 milioni di euro, a fronte dell’utile di 25 milioni di euro dell’analogo periodo 2005. La variazione è stata determinata dalla riduzione dei volumi e dal deterioramento dei margini delle attività Carrozzeria e Meccanica. Altre Attività - Business Solutions ha realizzato nel terzo trimestre 2006 ricavi per 156 milioni di euro. Il calo del 24% rispetto allo stesso periodo del 2005 si deve alla cessione di Atlanet. A condizioni omogenee, infatti, il fatturato risulterebbe in linea con quello del terzo trimestre 2005. Positivo per 10 milioni di euro il risultato della gestione ordinaria conseguito da Business Solutions nel periodo che, a parità di perimetro, risulta in linea rispetto all’analogo trimestre dell’anno scorso. Nel periodo Itedi ha realizzato un fatturato di 80 milioni di euro. La diminuzione del 4% rispetto al terzo trimestre 2005 è stato determinato da una minore raccolta pubblicitaria di Publikompass Itedi ha chiuso il trimestre con un risultato della gestione ordinaria negativo per 2 milioni di euro. Il miglioramento rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, si deve principalmente all’Editrice La Stampa. I risultati del Gruppo nei primi nove mesi - Nei primi nove mesi del 2006 il fatturato del Gruppo Fiat è stato di 38 miliardi di euro, in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie al forte impulso delle vendite dell’area Automobili, cui si è aggiunto l’andamento positivo dei principali Settori industriali. Il risultato della gestione ordinaria del Gruppo nel periodo gennaio-settembre, pari a 1,4 miliardi di euro, è più che raddoppiato rispetto all’utile di 639 milioni di euro dello stesso periodo del 2005, con miglioramenti significativi nell’area Automobili e in Iveco. Il risultato dell’area Automobili è stato trainato da Fiat Auto, che ha rilevato un utile di 196 milioni di euro, in miglioramento di 498 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2005. L’utile netto del Gruppo e dei terzi è stato di 681 milioni di euro a fronte di 1,3 miliardi di euro del corrispondente periodo dell’anno scorso. Escludendo i proventi atipici netti (indennizzo General Motors, plusvalenza Italenergia Bis, provento finanziario atipico connesso all’operazione Convertendo, oneri di ristrutturazione e altri oneri atipici), il risultato netto dei primi nove mesi del 2005 sarebbe stato negativo per 0,5 miliardi di euro. Il miglioramento del risultato netto 2006 su base omogenea è quindi stato pari a 1,1 miliardi di euro. Prospettive per l’anno in corso - I risultati del terzo trimestre confermano la progressione positiva già registrata nella prima parte dell’anno. Il Gruppo, dunque, è in linea con i nuovi target rivisti al rialzo: risultato della gestione ordinaria di 1,85 miliardi di euro, di cui 250 milioni di euro relativi a Fiat Auto; risultato netto di 800 milioni di euro (escludendo i proventi straordinari); e indebitamento netto industriale lievemente superiore ai 2 miliardi di euro (subordinatamente al completamento dell’operazione Fidis entro la fine dell’esercizio). . |
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