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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
 
   
  FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE: ALTA FORMAZIONE IN APPRENDISTATO: 200 I GIOVANI ASSUNTI FINO AD OGGI E ALTRI 500 ENTRO IL 2012

 
   
  Torino, 25 Gennaio 2010 - Si è svolta il 21 gennaio, presso la Sala Conferenze del Museo di Scienze Naturali a Torino, la Cerimonia di consegna degli ultimi 55 titoli di Master universitario a giovani assunti con contratto di apprendistato realizzati presso il Politecnico di Torino, l’Università degli studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale. Sono 200 gli apprendisti assunti in oltre 100 imprese piemontesi grazie ai percorsi di Alta formazione in apprendistato. Si tratta di una nuova tipologia contrattuale efficiente ed efficace che ha permesso di creare nuove opportunità di lavoro e ha consentito il completamento degli studi, in particolare per quei giovani che li hanno interrotti precocemente per entrare nel mondo del lavoro. I percorsi di alto apprendistato hanno inoltre permesso alle imprese piemontesi di beneficiare di un importante e innovativo supporto al reclutamento di forza lavoro ad alta specializzazione spesso di difficile reperimento sul mercato del lavoro locale. Considerati i fattori di successo della sperimentazione l’assessorato all’istruzione e formazione professionale intende dare stabilità a questa tipologia di offerta formativa. Sulla base di un’intesa tra le parti sociali e le istituzioni accademiche piemontesi, si prevede infatti di approvare nei prossimi giorni un nuovo provvedimento per la realizzazione nel triennio 2010-2012 di circa 42 Master Universitari di primo e secondo livello rivolti a oltre 500 giovani assunti con il contratto di apprendistato per l’acquisizione di titoli di alta formazione. Si darà inoltre avvio ad una nuova fase sperimentale per consentire l’acquisizione del Dottorato di ricerca alle persone assunte con contratto di apprendistato per l’alta formazione. I dati della prima fase di sperimentazione confermano un significativo interesse a questa tipologia contrattuale sia nella grande impresa sia nel tessuto delle piccole e media imprese. Dunque una tipologia di servizio formativo trasversale sia ai settori produttivi, sia alla classe dimensionale delle imprese. Alla sperimentazione hanno aderito principalmente aziende di medie dimensioni: il 71 % del campione ha più di 50 dipendenti; le imprese che ne hanno più di 250 rappresentano il 42% del totale. Prendendo in esame il settore di appartenenza, più della metà del campione (55%) è costituito da aziende che offrono servizi alle imprese. Due terzi di queste lavorano nel settore Ict (Information and Comunication Tecnology), mentre un terzo offre servizi amministrativi e finanziari. Più di un terzo del campione (31,1%) è costituito da aziende che lavorano nel settore metalmeccanico, prevalentemente nell’ambito dell’automotive e dei trasporti in genere. La restante parte delle imprese (13,3%) offre servizi alle persone: si tratta per la maggior parte dei casi di imprese socio sanitarie (case di cura e di riposo). “Nella sua veste a regime - sottolinea l’assessore all’istruzione e formazione professionale Gianna Pentenero - questo strumento deve consentire, mediante l’innalzamento dei livelli di scolarità, un maggiore contrasto agli elevati tassi regionali di insuccesso e dispersione nella scuola secondaria e nell’università, affinché gli obiettivi fissati dalla strategia europea di Lisbona possano essere più facilmente perseguiti. Il successo dell’iniziativa, che ha richiesto un investimento di 9 milioni di euro tra risorse regionali e del Fondo Sociale Europeo, trova riscontro anche sul livello nazionale ed internazionale. Il Ministero del lavoro ha infatti presentato l’esperienza piemontese nell’ambito di una iniziativa realizzata dall’Unione europea riferita agli interventi rivolti alle risorse umane nel quadro delle politiche per l’occupazione”. “Il Politecnico di Torino - dichiara il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo - ha partecipato a questa iniziativa fin dalla sua prima edizione, nel 2005, quando attivò 5 master. Negli anni, ha confermato l’estremo interesse per la sperimentazione avviata dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Piemonte in attuazione dell’apprendistato per l’Alta Formazione. Le modifiche introdotte dall’art. 23 della legge n. 133 del 2008 sull’Apprendistato estendono le potenzialità dello strumento,anche ai Dottorati di ricerca. Auspico dunque che l’iniziativa possa avere seguito anche in questo ambito e che le aziende percepiscano sempre di più il valore aggiunto che può offrire un dottore di ricerca, vero anello di congiunzione fra il mondo accademico e quello industriale”. “Si tratta di una tappa importante di un´esperienza di proficua collaborazione – conclude il rettore dell’Università degli studi di Torino Ezio Pelizzetti - in corso ormai da anni, con la Regione Piemonte e il Ministero del lavoro, sui temi della formazione, della ricerca e dell´inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. L´interazione con le imprese, l´introduzione di nuove metodologie didattiche in presenza e a distanza, l´interazione tra formazione on the job e formazione accademica, il rapido trasferimento nella didattica dei risultati della ricerca, sono i terreni su cui è andato crescendo il rapporto con la comunità locale. I tempi sono maturi per costruire, nella nostra regione e con il contributo di tutti gli attori istituzionali, un sistema di formazione permanente che guardi alla formazione e all´aggiornamento dei lavoratori di tutti i comparti pubblici e privati sull´intero arco della vita come ad uno strumento fondamentale per lo sviluppo e per l´innovazione. " . .  
   
 

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