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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
 
   
  I CONFERENZA REGIONALE IN PIEMONTE - LA NOSTRA SCUOLA, LA SCUOLA DI TUTTI APPUNTI DI VIAGGIO DAI TERRITORI DELLA SCUOLA PIEMONTESE

 
   
  Torino, 25 Gennaio 2010 - Si è svolta il 22 gennaio presso il Teatro Nuovo di Torino, alla presenza della presidente Mercedes Bresso e dell’assessore all’istruzione Gianna Pentenero, la prima Conferenza regionale sulla scuola. Un momento in cui docenti, genitori, dirigenti, studenti e amministratori hanno potuto confrontarsi sulle scelte operate dalla Regione e su una serie di iniziative che si stanno svolgendo in questi mesi nelle diverse realtà della scuola e dei territori. L’intento è quello di raccogliere i frutti del lavoro che il Forum Regionale per l’Educazione e la Scuola, il Gruppo Abele e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, con il supporto di Pracatinat S. C. P. A. , hanno sviluppato su tutto il Piemonte. Oltre 120 sono le scuole e gli istituti scolastici della regione coinvolti negli incontri, dibattiti, interviste, convegni e focus group avviati in questi ultimi mesi insieme a numerosi altri soggetti interessati alle problematiche della scuola. Circa 2000 gli studenti che hanno preso parte ai lavori di gruppo predisposti e condotti dal Gruppo Abele, solo nell’arco dell’anno 2009, centinaia i docenti, gli amministratori locali, rappresentanti di organizzazioni culturali e sociali del territorio che hanno cooperato alle iniziative presentate durante i lavori della mattinata. Nelle iniziative del percorso territoriale e ancor più nello sviluppo di questa Conferenza Regionale il tema su cui i diversi soggetti coinvolti hanno lavorato è stato sostanzialmente:“Come si può, insieme, difendere e migliorare la qualità della scuola piemontese?”. Le criticità, i problemi, le proposte emerse nel corso degli incontri nelle scuole, sono state raccolte in un quaderno dal titolo “Appunti di viaggio dai territori della scuola piemontese”, nell’intento comune di individuare e mappare, grazie al contributo degli insegnanti, dei ragazzi e dei genitori problemi e difficoltà che stanno all’origine del disagio che la scuola sta vivendo. Ciò che emerso dai vari interventi è che i cambiamenti avvenuti in tempi recenti e con una rapidità estrema hanno modificato in modo sostanziale le relazioni tra la scuola e il territorio, tra la scuola e la società: sono trasformazioni spesso non cercate, non volute, non previste, non governate, che hanno investito tutti, le istituzioni, le organizzazioni e le persone. E’ necessario quindi scegliere un’idea di scuola che corrisponda alle esigenze di chi insegna e allo stesso tempo di chi deve apprendere. I temi individuati come fondamentali da insegnanti e genitori per arrivare a realizzare un buon sistema scolastico sono stati: il miglioramento della qualità dei processi di apprendimento e insegnamento e innalzamento dell’obbligo scolastico; innovazione della scuola secondaria di secondo grado e rapporti fra sistema dell’istruzione e formazione professionale; sviluppo della cultura scientifica; problematiche educative e scolastiche dell’integrazione di bambini e giovani italiani e stranieri; integrazione di bambini e ragazzi abili e diversamente abili a scuola e fuori della scuola, formazione continua degli insegnanti, aggiornamento delle tecniche d’insegnamento e nuove tecnologie. Particolarmente richiesto dagli studenti è l’uso delle chat per l’apprendimento della lingua straniera e il contatto con studenti di altre nazioni. Le critiche più forti sono arrivate invece proprio dai ragazzi. La scuola è vissuta dalla maggioranza degli studenti più come un dovere che come un’opportunità. Molti non frequenterebbero se non fossero obbligati. Li motiva il raggiungimento di una qualifica o di un diploma e la pressione da parte dei genitori, ma soprattutto la speranza di avere in futuro un lavoro ben retribuito e possibilmente interessante. Il raggiungimento dell’autonomia dal punto di vista economico ed un maggior potere di acquisto spingono anche, in alcuni casi, a lasciare precocemente gli studi. Le esperienze più interessanti e più coinvolgenti che la scuola ha offerto loro, sembrano essere gli stage formativi, i viaggi di istruzione e i progetti a libera partecipazione sui temi della cittadinanza, della legalità, della memoria. “Al di là dei giudizi sulle scelte che si sono susseguite in questi anni - ha precisato la presidente Bresso - emerge un dato nuovo nel panorama dell’istruzione che si è via via sempre più concretizzato con il passare del tempo, ovvero il ruolo centrale e di governance in capo alle Regioni. In tal senso la Regione Piemonte, a partire dalla legge sul diritto allo studio approvata nel 2007, ha cercato di esercitare al meglio le competenze che il rinnovato Titolo V della Costituzione le assegna, ponendosi come interlocutore e punto di riferimento per i vari attori che ruotano intorno al sistema dell’istruzione piemontese. La scuola piemontese a cui abbiamo lavorato e su cui intendiamo investire ancora molto è una scuola in cui si sancisce la centralità del sistema pubblico nel rispetto della libertà di scelta educativa”. “La Conferenza regionale di oggi - sottolinea l’assessore all’istruzione Gianna Pentenero - non solo rappresenta il risultato di oltre 4 anni di lavoro e di esperienze ma soprattutto la costruzione di un nuovo patto tra scuola e “territorio” costruito sul reciproco riconoscimento e sulla capacità di costruire progetti condivisi. La rete e la condivisione sono la carta vincente per lo sviluppo e la diffusione delle buone prassi sul territorio. La scuola piemontese a cui abbiamo lavorato è una scuola in cui si sancisce la centralità del sistema pubblico nel rispetto della libertà di scelta educativa, che deve diventare sempre di più elemento centrale di sviluppo civile, culturale, sociale ed economico di una comunità. Il confronto diretto su criticità e qualità della scuola mi sembra sia il punto di avvio per lo sviluppo di azioni e riflessioni in vista del processo di cambiamento e trasferimento di competenze che il sistema educativo regionale sarà chiamato ad affrontare nei prossimi mesi”. .  
   
 

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