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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
 
   
  STATO, REGIONE, BANCHE: ACCORDO A TRE PER GOVERNARE LA CULTURA PREVISTI SETTE INTERVENTI A FIRENZE, CORTONA, PONTREMOLI, PISA, PORTOFERRAIO SIGLATO UN PATTO – IL PRIMO CON QUELLO DELL´EMILIA ROMAGNA - PER VALORIZZARE BENI CULTURALI

 
   
  Firenze, 25 gennaio 2010 - Un accordo fra Stato e Regione Toscana, con l´adesione delle Fondazioni bancarie, per valorizzare e promuovere patrimoni culturali sul territorio toscano; una firma a tre che significa 27 milioni di finanziamenti già impegnati per un costo totale di quasi 46 milioni su 7 interventi; “un passo avanti significativo – questo il commento dell´assessore toscano alla Cultura, Paolo Cocchi – e una metodologia di lavoro nuova verso un moderno sistema di governance nei beni culturali”. E´ il protocollo d´intesa - tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana e Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana – siglato il 22 gennaio a Firenze nella presidenza di Regione Toscana: oltre all´assessore hanno firmato il capo dell´Ufficio Legislativo del ministero, Mario Luigi Torsello e, per le Fondazioni bancarie, Luciano Barsotti. Per adesso soltanto due Regioni (Toscana ed Emilia Romagna) hanno raggiunto questo tipo di nuova intesa attuando per prime una specifica norma contenuta nel Codice dei beni culturali. L´accordo ha durata quinquennale e prevede anche un patto di consultazione e verifiche periodiche oltre alla possibilità di stipulare, in sede locali, ulteriori accordi fra i tre soggetti inserendo anche nuove azioni. 17,5 milioni (di cui 7,5 provenienti dai fondi Fas destinati alla Toscana dal Cipe) sono a carico del bilancio della Regione Toscana; 5 milioni vengono dallo Stato (Ministero Beni Culturali) mentre i restanti 4,5 milioni sono finanziati dai soggetti attuatori. Altre risorse arriveranno dallo Stato con i successivi esercizi finanziari e dalle Fondazioni bancarie. L´intesa ha individuato sei ambiti. Il primo ambito ha due azioni: il nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale di Firenze (sarà recuperato e valorizzato il Palazzo della Crocetta all´interno della più vasta operazione relativa al polo museale di piazza Santissima Annunziata che comprende il museo degli Innocenti e il museo di San Marco) e il piano di recupero e valorizzazione degli ambienti monumentali nell´Istituto degli Innocenti (dove è avviato il Mudi, Museo degli Innocenti). Questi gli altri ambiti: la totale fruizione dell´area archeologica del Sodo (Cortona); l´adeguamento funzionale del Museo delle Statue Stele lunigianesi nel castello del Piagnaro a Pontremoli (nel principale museo della Lunigiana sarà costruito un ascensore, scavato nella collina, che metterrà in comunicazione il paese con il castello, oggi raggiungibile solo con una lunga salita a piedi); il recupero del complesso monumentale degli Arsenali Medicei a Pisa dove allestire il museo e creare un percorso espositivo sulle navi antiche nonché un Centro per il restauro del legno bagnato; il restauro e la destinazione a pubblica fruizione della villa medicea di Careggi (Firenze ) dove la Regione, proprietaria dell´immobile, intende localizzare il costituendo Centro Europeo per lo Studio del Paesaggio; la valorizzazione delle testimonianze napoleoniche a Portoferraio (Elba) con interventi conservativi e di riallestimento del Museo Napoleonico. Per quanto riguarda i costi totali delle singole azioni, al top della classifica un ex-aequo: 10 milioni è il costo sia per il Mudi che per la Villa Medicea di Careggi; seguono 9 milioni e 450 mila euro per il museo delle navi antiche a Pisa; 7 milioni e 144 mila euro per le testimonianze napoleoniche all´Elba; 6 milioni e 730 mila euro per l´Archeologico nazionale a Firenze; un milioni e mezzo per le statue stele della Lunigiana; un milione per l´area archeologica di Cortona. “Non si tratta – sottolinea Paolo Cocchi – tanto di un semplice co-finanziamento quanto di individuare obiettivi comuni e di essere tutti corresponsabili sui risultati raggiunti”. E a proposito di obietti vi, il protocollo – per il quale ha svolto un ruolo importante Maddalena Ragni, direttore regionale del Mibac per la Toscana - ne individua cinque: garantire conservazione, recupero e valorizzazione dei beni individuati; progettare e realizzare specifici percorsi turistici; realizzare strumenti innovativi di conoscenza, documentazione ed educazione; promuovere attività formative; migliorare l´accessibilità e le infrastrutture di collegamento. .  
   
 

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