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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
 
   
  COMMERCIO. FORMIGONI: DISTRETTI PROTAGONISTI DELLA CRESCITA IN 2 ANNI INVESTITI 100 MILIONI

 
   
  Milano, 25 gennaio 2010 - Duecentotrentuno Comuni ammessi complessivamente ai finanziamenti (109 con il primo bando e 122 con il secondo), con oltre 64. 000 esercizi commerciali in attività, per una superficie di vendita totale di circa 6 milioni di metri quadri. Tutti i capoluoghi di Provincia coinvolti, 14 Comuni oltre i 25. 000 abitanti, 46 aggregazioni di Comuni, per un totale di 72 distretti, di cui 32 nel secondo bando (122 Comuni). Ammonta a 99. 980. 000 euro il valore complessivo degli investimenti generato da due bandi (64. 040. 000 euro con il primo e 35. 939. 000 euro con il secondo, con un effetto leva di 1 a 3) sulla base di un contributo pubblico complessivo di 31. 400. 000 euro. Dati che indicano una ripartizione - tra investimenti pubblici e privati, per il secondo bando - pari al 54% di risorse pubbliche e 46% da parte del privato. Sono questi i numeri che hanno caratterizzato l´azione di sostegno ai Distretti del commercio realizzata dall´assessorato al Commercio, Fiere e Mercati, dal 2007 a oggi, come ha ricordato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, chiudendo i lavori della prima parte del convegno "I distretti del commercio: esperienze e prospettive dalla Lombardia". Azione concretizzata, soltanto per quanto riguarda il secondo bando con lo stanziamento di 11 milioni di euro, a cui ha fatto seguito un terzo bando (le cui domande di finanziamento scadranno sabato 30 gennaio) che ha messo a disposizione un´ulteriore tranche di fondi - 18,7 milioni di euro - per i Distretti diffusi del commercio di rilevanza intercomunale (16,7 ripartiti per provincia in proporzione al peso demografico e 2 milioni per le integrazioni di Distretti diffusi). "La sfida era impegnativa - ha ricordato il presidente - ma l´abbiamo vinta ed è un ulteriore stimolo a proseguire. Nonostante la crisi, acuta, anche in questo settore". Che, come ha ricordato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha provocato la chiusura di 20. 000 esercizi commerciali a fine 2009. "Quella di istituire i Distretti - ha proseguito Formigoni - è stata una scelta orientata a uno sviluppo integrato delle nostre comunità, per la quale ci siamo confrontati con tutti gli attori in campo, e che ha dato vita a un accordo dove responsabilità, partenariato e fiducia nella libera iniziativa hanno creato le condizioni per una nuova crescita dei territori". Ringraziando l´assessore Nicoli Cristiani per il lavoro svolto in soli due anni, il presidente Formigoni ha auspicato che "i Distretti del commercio possano ora camminare con le loro gambe, diventando soggetti autonomi nella gestione delle attività". Ma non per questo Regione Lombardia si tira indietro. "Continueremo a sostenerli - ha aggiunto - con nuovi fondi e nuove forme e modalità di finanziamento, con la formazione e la semplificazione". A breve, ad esempio - ha ricordato il presidente - sarà approvato il Testo Unico del commercio, che raccoglie tutta la normativa regionale in materia abrogando 16 leggi). "Un esempio evidente di sussidiarietà applicata - ha poi così definito Formigoni i distretti - per i quali la Regione ha svolto fino in fondo il suo compito, immaginando che essi possano diventare motore di uno sviluppo complessivo che valorizzi tutti gli aspetti dell´attrattività lombarda (cultura, turismo, bellezze ambientali e prodotti tipici) secondo una logica coordinata di marketing territoriale". "Questa - ha detto Formigoni, in conclusione - è una delle sfide principali inserite nel quadro di politiche a sostegno di competitività, innovazione, grandi infrastrutture, sanità, ambiente ed energia per le quali abbiamo messo in campo a oggi 11 miliardi di euro". Soddisfazione è stata espressa dall´assessore Nicoli Cristiani, a chiusura di una fase iniziata nell´ottobre del 2007. "La nostra è e sarà la politica dei Distretti - ha detto Nicoli -. I risultati ottenuti sin qui ci spingono ad andare avanti su questa strada, sostenendo gli enti locali anche nei progetti più ambiziosi". I Distretti Motore Di Crescita Della Competitivita´ - Il Distretto è lo strumento pensato per potenziare la competitività dei negozi al dettaglio e degli esercizi pubblici rendendoli "motori di sviluppo" ed elemento di coesione e di qualificazione delle realtà urbane e di attrattività del territorio. Perni dei Distretti sono i Comuni capifila, i quali, come ha sottolineato Nicoli Cristiani, "sono chiamati, anche attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni imprenditoriali, delle altre istituzioni locali e delle parti sociali, a dare avvio ad una intensa e concreta integrazione tra le proposte progettuali, le risorse economiche, sociali, ricreative e imprenditoriali dell´area interessata". "Regione Lombardia - ha aggiunto Nicoli Cristiani- ha attribuito pertanto ai Comuni lombardi e alle associazioni maggiormente rappresentative delle imprese commerciali il ruolo di soggetti di riferimento per il cittadino e per l´impresa. La Regione ha voluto sostenerli nella realizzazione di programmi integrati di medio-lungo periodo per rilanciare il commercio come fattore di sviluppo e di crescita urbana". Chi Puo´ Partecipare Ai Bandi - Possono presentare richiesta di finanziamento per un Distretto diffuso del Commercio tutti i Comuni lombardi non capoluogo di provincia con l´esclusione di quelli che abbiano già beneficiato di specifici bandi regionali con finalità analoghe. Viene inoltre prevista la possibilità, con procedura automatica a sportello, di aggregazione di ulteriori Comuni a Distretti già riconosciuti, così da completare le polarità commerciali preesistenti; Ogni Comune lombardo può partecipare ad una sola aggregazione e può presentare una sola richiesta di finanziamento. Possono essere beneficiari, per il tramite del capofila, anche gli altri Comuni aggregati, le associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative, le imprese commerciali con sede legale o operativa nel distretto. .  
   
 

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