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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Gennaio 2010
 
   
  RIFORME IN SARDEGNA: REGIONE PIÙ VICINA A CITTADINI

 
   
   Cagliari, 26 Gennaio 2010 - "Un´amministrazione capace di darsi obiettivi e di raggiungerli in tempi rapidi, pronta a intercettare e soddisfare le esigenze dei cittadini e reattiva nel far fronte a opportunità e necessità”. Questo il modello di Regione a cui punta la Giunta come ha spiegato l’Assessore degli Affari generali, Ketty Corona, intervenendo al convegno "La Riforma della Regione: le persone al centro dell’organizzazione", organizzato dal gruppo consiliare dei Riformatori sardi. L´esponente dell´Esecutivo ha messo in luce gli obiettivi e gli strumenti della riforma. A partire dai provvedimenti di semplificazione e snellimento della macchina burocratica: "Non è possibile che qualsiasi cambiamento nell’organizzazione interna passi per una nuova legge, come per esempio le modifiche nelle competenze degli uffici. Puntiamo invece a una decisa delegificazione. Le norme devono fissare le linee guida e i principi, con l’organizzazione che si conforma ad essi, segue le direttive generali ma deve avere più spazio d’azione per fornire risposte immediate. Il lavoro in team per progetti e obiettivi è l´ideale per reagire con reattività alle necessità". Ketty Corona si è quindi soffermata sulla riqualificazione del personale, illustrando gli interventi per adeguare le professionalità alle nuove esigenze di lavoro. Ha citato come esempio l´introduzione del protocollo digitale, con i funzionari che attualmente operano col protocollo manuale che assumeranno nuove competenze e saranno aiutati nel percorso di riqualificazione. Il processo di riforma è in linea con una delle "parole d´ordine" della Giunta: la condivisione. "Il nostro lavoro è testimoniato - ha aggiunto - dalle contrattazioni portate a buon fine e da altri "tavoli" che portiamo avanti con profitto coi sindacati. Tutti i nostri interventi, infatti, si basano su scelte che coinvolgono il personale e sono perciò condivise". La riflessione si è spostata poi sulla dirigenza: "Per la prima volta in Sardegna, e tra i primi casi in Italia, abbiamo deciso la costituzione di una commissione che, nelle selezioni del concorso, che abbiamo bandito per 57 posti da dirigente, valuterà le capacità relazionali. Questo perché ci interessa la gestione delle persone: i dirigenti devono essere in grado di coordinare e supportare i funzionari, ai quali competono, invece, gli aspetti tecnici dei progetti. Non a caso abbiamo attivato corsi di formazione, in collaborazione con la Bocconi di Milano, dove saranno sviluppate sensibilità relazionale e capacità di leadership". Un´altra novità della riforma riguarda i sistemi valutativi: "Il passaggio fondamentale è che la motivazione all’efficienza sarà la crescita professionale, non gli aumenti di stipendio. L’amministrazione sarà trasparente nell’indicare cosa si aspetta dai dipendenti, stabilendo obiettivi misurabili. Starà poi al singolo sfruttare le opportunità di carriera, con la possibilità di accedere anche a percorsi di alta formazione o a stage in altre istituzioni, anche all’estero". "L´obiettivo finale è un´Amministrazione quanto più possibile vicina ai cittadini e agli enti locali, che non sia autoreferenziale ma confronti la sua performance con chi usufruirà dei servizi, con la massima trasparenza". "E per intercettare le necessità e le proposte dei cittadini - ha concluso l´Assessore - saranno attivati canali di ascolto e piattaforme di e-democracy, con un forte ricorso agli strumenti telematici. Uno su tutti, il timbro digitale, attraverso il quale il cittadino o un’impresa potrà, da casa, avere a disposizione e stampare documenti autenticati come certificati anagrafici, concessioni edilizie o la denuncia di inizio attività". .  
   
 

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