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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Gennaio 2010 |
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IERI A BRUXELLES L’ ASSESSORE PROVINCIALE ( FORLÌ-CESENA) GIAN LUCA BAGNARA HA PROPOSTO SOLUZIONI MIGLIORATIVE NEL FUNZIONAMENTO DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO ALIMENTARE IN EUROPA
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L’assessore provinciale interverrà in veste di coordinatore di un’unità di analisi economica dell’Unione Europea La Commissione ha approvato una comunicazione che ha l´obiettivo di migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare nella Ue. Il recente drastico calo dei prezzi delle materie prime agricole (in media del 30%) unitamente alla persistenza di prezzi elevati dei generi alimentari per i consumatori (stabili rispetto ad un anno fa) solleva interrogativi quanto all´efficienza di questo settore cruciale dell´economia europea. Il miglioramento delle relazioni commerciali tra gli operatori della catena costituirà un passo importante per rendere più efficiente la catena di approvvigionamento alimentare con benefici per tutti gli operatori della catena e i consumatori. La comunicazione propone interventi concreti a livello degli Stati membri e della Ue per migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare nella Ue. La catena di approvvigionamento alimentare comprende importanti settori – agricoltura, industria della trasformazione alimentare e distribuzione – che rappresentano da soli il 7% dell´occupazione in Europa e che hanno un impatto diretto su tutti i cittadini, in quanto la spesa alimentare incide in media per il 16% sui bilanci delle famiglie. Un funzionamento efficiente della catena di approvvigionamento alimentare è quindi essenziale per assicurare prodotti di qualità, sicuri e a prezzi abbordabili. Già da tempo l´andamento dei prezzi alimentari suscita interrogativi quanto al funzionamento della catena di approvvigionamento. Il drastico calo dei prezzi delle materie prime agricole registrato nel 2008 non si è interamente tradotto, almeno finora, in una riduzione dei prezzi dei generi alimentari a livello di produttore e consumatore. E negli ultimi mesi ciò è risultato particolarmente evidente nel settore lattiero-caseario. La comunicazione mette in luce significative tensioni nelle relazioni contrattuali tra operatori della catena, dovute alla loro diversità come pure alle differenze di potere contrattuale. Essa evidenzia inoltre la mancanza di trasparenza dei prezzi lungo la catena di approvvigionamento alimentare come pure un´accresciuta volatilità dei prezzi delle materie prime agricole. Dimostra infine che il mercato interno dei prodotti alimentari è tuttora frammentato tra prodotti e Stati membri. Al fine di risolvere i problemi identificati e migliorare il funzionamento della catena, la Commissione propone di: promuovere relazioni sostenibili e basate sul mercato tra gli operatori della catena di approvvigionamento alimentare: - la Commissione intende cooperare con gli Stati membri per meglio individuare le pratiche contrattuali scorrette derivanti da asimmetrie nel potere contrattuale, rendere maggiormente consapevoli del problema gli operatori del settore e facilitare la notifica di possibili abusi; - in stretta cooperazione con le autorità nazionali della concorrenza, la Commissione continuerà a monitorare da vicino gli aspetti relativi alla concorrenza all´interno della catena; - migliorare la trasparenza all´interno della catena di approvvigionamento alimentare: - la Commissione pubblica oggi una prima versione dello strumento di monitoraggio dei prezzi europei dei generi alimentari che permetterà di comprendere meglio l´evoluzione dei prezzi e invita gli Stati membri a istituire servizi basati su internet e di facile accesso per consentire un confronto dei prezzi dei generi alimentari al dettaglio; - la Commissione fissa inoltre una serie di misure atte a migliorare la supervisione del mercato dei derivati sulle materie prime agricole, al fine di ridurre la volatilità e la speculazione; - favorire l´integrazione del mercato interno dei generi alimentari e la competitività di tutti i settori all´interno della catena di approvvigionamento alimentare: - la Commissione intende rivedere una serie di norme ambientali e di regimi di etichettatura dell´origine che possono creare ostacoli agli scambi transfrontalieri; - essa valuterà inoltre misure per affrontare le pratiche di approvvigionamento territoriale "forzato", con cui i fornitori inducono i commercianti al dettaglio a rifornirsi a livello locale; - soprattutto nel settore primario è opportuno prendere in esame le modalità per migliorare il potere contrattuale degli agricoltori, ad esempio mediante la costituzione di associazioni di produttori, nel rispetto delle regole di concorrenza e avendo come quadro di riferimento la politica di sviluppo rurale o, in un contesto più ampio, la Pac post 2013. . . |
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