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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Gennaio 2010
 
   
  MEDIATORE, UN ´DIFENSORE CIVICO´ SU SCALA EUROPEA

 
   
  Bruxelles, 27 gennaio 2010 - Un documento dell’Ue che hai richiesto e nessuno ti ha mai mandato. Un concorso per diventare funzionari europei che secondo te è stato gestito male. A chi rivolgersi? La persona che fa al caso tuo è il il´Mediatore europeo´. E´ lui che analizza i reclami per cattiva amministrazione dell´Ue. E per la terza volta è al greco Nikiforos Diamandouros che il Parlamento ha confidato la missione. Il suo obiettivo per il nuovo mandato? "Il Trattato di Lisbona per una cultura di servizio ai cittadini". Il Trattato di Lisbona per lui vuol dire tre cose: "Il diritto a una buona amministrazione, il diritto all´accesso dei documenti Ue, e il diritto ad essere ascoltati dalle istituzioni europee". Il nuovo quadro istituzionale prevede infatti poteri supplementari per il Mediatore, fra cui quello di vegliare sul rispetto della Carta dei diritti fondamentali inclusa nel Trattato. Trasparenza e cultura del servizio - Uno dei reclami più comuni accolti dal Mediatore riguarda la trasparenza e l´accesso ai documenti. L´anno scorso il Parlamento ha rilevato che "sui 355 casi affrontati nel 2008, il 36% riguardava la mancanza di trasparenza o il rifiuto a fornire informazioni". Un problema che Diamandouros intende risolvere con "una maggior cultura del servizio", che vuol dire "più trasparenza e un trattamento giusto e rapido dei casi sollevati". Ma i reclami analizzati comprendono una casistica ben più ampia: discriminazioni basate sull´età nelle assunzioni, ritardi non giustificati, concorsi svolti poco correttamente, pratiche amministrative irregolari. Lui analizza la questione e propone una soluzione alle due parti in causa, di solito un cittadino, un´impresa o un´associazione da un lato, e un´istituzione Ue, un organismo o un´agenzia dall´altro. E non è possibile trovare una soluzione amichevole, il Mediatore può fare un rapporto speciale al Parlamento, che prende le debite misure. Ma di solito il Mediatore riesce a proporre un accordo soddisfacente alle parti. Legame a doppio filo con il Parlamento Pur nell´autonomia delle sue funzioni, il Mediatore risponde interamente al Parlamento, che lo elegge ogni cinque anni e può chiederne le dimissioni rivolgendosi alla Corte di Giustizia europea. E´ la commissione ´Petizioni´, presieduta dall´italiana Erminia Mazzoni (Pdl) a collaborare con lui e supervisionare il suo lavoro. Diamandouros, 67 anni, è in carica dal 2003, e la settimana scorsa il Parlamento l´ha confermato Mediatore: il corrispondente del "difensore civico", ma a livello europeo. Prima di sbarcare a Strasburgo, è stato "Mediatore" in Grecia. . .  
   
 

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