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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Maggio 2006 |
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FEDERICO MOTTA, PRESIDENTE DELL´ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI (AIE), ELETTO VICE PRESIDENTE DEGLI EDITORI EUROPEI (FEE-FEP): LO HA DECISO A LIPSIA L´ASSEMBLEA DI FEE
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Milano, 25 maggio 2006 - Un editore italiano diventa vice presidente degli editori europei. Federico Motta, presidente dell´Associazione Italiana Editori (Aie), è stato eletto a Lipsia vice presidente della Federazione degli Editori Europei (Fee-fep), l´associazione, fondata nel 1967, che riunisce gli editori dell´Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Lo ha deciso l´assemblea della Fee, che rappresenta gli interessi di 25 associazioni nazionali di editori europei presso le istituzioni europee, dalla Commissione al Parlamento: una funzione sempre più importante in considerazione del ruolo che la legislazione comunitaria ha assunto, in particolare per ciò che riguarda la legislazione del diritto d´autore, la società dell´informazione, la protezione dei dati, il commercio elettronico dei contenuti, il regime fiscale dei prodotti culturali ecc. Si tratta solo di un primo riconoscimento, che tra due anni - in base allo statuto - porterà automaticamente Motta, e l´Italia, ad assumere la presidenza della Federazione europea, che ha sede a Bruxelles. Motta - 51 anni, milanese, amministratore delegato della Federico Motta Editore, insignito nel 2003 dal Ministro della cultura francese della onorificenza di Officier de l´ordre des arts et des lettres e membro dal 2005 della Giunta di Confindustria - sarà quindi il quarto italiano nella storia dell´editoria ad assumere l´incarico di presidente in ambito europeo. "Questo incarico - ha sottolineato Motta - è un riconoscimento del lavoro costante e di una presenza attiva dell´Aie in seno alla Federazione europea. È un´occasione per sottolineare l´importanza delle imprese editoriali italiane, che cercano sempre di più la via dell´internazionalizzazione e dell´innovazione. Il protagonismo dell´editoria italiana in Europa si inserisce in un contesto in cui - caso unico nel panorama delle industrie culturali - le imprese europee hanno una posizione di leadership sul mercato globale, prevalente anche su quella delle imprese americane o giapponesi". . |
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