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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
 
   
  UDINE: ANIMALI NOCIVI, NEL 2009 ABBATTUTE 452 NUTRIE UN’AZIONE NECESSARIA PER RIDURRE IL NUMERO DEI GROSSI RODITORI CHE DANNEGGIANO GLI ARGINI DEI FIUMI

 
   
  Prosegue il lavoro della Provincia per contrastare i danni provocati dagli animali selvatici. Tra le specie ritenute nocive per i danneggiamenti causati agli argini dei corsi d’acqua e alle colture, le nutrie. «Quello delle nutrie – spiega l’assessore a caccia e pesca Ottorino Faleschini –, è un problema diffuso in buona parte del territorio provinciale. Si tratta di grossi roditori introdotti qui dall’uomo e, pertanto, senza predatori naturali. Per questo è necessario l’intervento dell’uomo: per far fronte alla rapida diffusione delle nutrie abbiamo dovuto correre ai ripari avviando un’operazione di riduzione della popolazione. I maggiori danni provocati da questo grosso roditore sono dovuti al fatto che, per costruirsi la tana, scava delle buche molto profonde in corrispondenza dei corsi d’acqua, indebolendoli, e delle strade sterrate che, con il passaggio dei mezzi agricoli, subiscono dei cedimenti. Questa situazione è stata contrastata attraverso l’abbattimento mediante provvedimenti in deroga». Nel corso del 2009 la Polizia provinciale ha abbattuto 452 nutrie: «per raggiungere questo risultato – ha chiarito Faleschini – è stato impegnato il Corpo di polizia provinciale con oltre un centinaio di uscite che hanno interessato numerosi comuni da Artegna a Latisana. A fianco all’azione di contenimento, la Polizia provinciale continua nell’attività di monitoraggio dell’efficacia di questi strumenti. Secondo quanto rilevato, vi è un andamento di stabilizzazione della numerosità delle nutrie nei siti di originaria diffusione (nei pressi del Rio Basso di Artegna, del canale Ledra e nella zona delle risorgive di Osoppo e Magnano in Riviera), mentre si mantiene in costante aumento il numero di nutrie in alcune zone della Bassa friulana (in particolare vicino allo Stella e ai suoi affluenti). «Per quanto riguarda i prossimi interventi , dunque – anticipa Faleschini -, priorità sarà data a quelle zone dove continuano a essere lamentati dalla popolazione danni alle colture, agli argini e nei pressi di abitazioni. L’intento della Provincia – ha concluso – è quello di continuare in questa direzione, ovvero nella riduzione di quegli animali che per numerosità – nutrie e cinghiale – stanno provocando non pochi disagi ai cittadini». .  
   
 

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