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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
 
   
  DIGITALE TERRESTRE, TUTELARE EMITTENTI LOCALI E MINORANZE LINGUISTICHE LA PROVINCIA DI UDINE SCRIVE A TONDO E BALLAMAN AFFINCHÈ LA REGIONE SI ATTIVI PER OTTENERE QUESTI RISULTATI

 
   
   Udine, 28 gennaio 2010Tutelare le emittenti locali all’insegna del pluralismo informativo e favorire canali riservati alle minoranze linguistiche come previsto dalla legge. Per far sì che la Regione, in vista del passaggio al digitale terrestre, promuova in questi mesi una forte azione tendente a ottenere questi risultati, il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini ha inviato una lettera ai presidenti della Regione e del Consiglio regionale, rispettivamente, on. Renzo Tondo e on. Edouard Ballaman. Nella lettera, Fontanini evidenzia come «vi sia la necessità di aumentare al massimo la disponibilità frequenziale da un lato per soddisfare tutte le specifiche richieste e, quindi, garantire la sopravvivenza di tutte le emittenti esistenti e, dall’altro, per favorire canali riservati alle minoranze linguistiche. Occorrerà poi – prosegue Fontanini – prevedere l’assegnazione di medesime risorse frequenziali a più soggetti, come è avvenuto nel Lazio, con la conseguenza che i processi di compatibilizzazione, razionalizzazione e ottimizzazione dovranno proseguire anche in ambiente digitale, successivamente agli switch-off, per rimuovere le interferenze che si creeranno tra gli operatori di rete». Fontanini, inoltre, reputa anche necessario «avviare un serrato confronto con la Rai che, nelle Regioni dove il passaggio al digitale terrestre è già avvenuto, ha espresso notevoli pretese a riguardo di reti Mfn (Multi Frequency Network) per limitare gli investimenti per l’interconnessione dei propri diffusori secondari, preferendo utilizzare le cosiddette teste di ponte in banda, che però limitano le risorse disponibili per le reti Sfn (Single Frequency Network) dei privati. Le emittenti private – aggiunge Fontanini – vanno invece tutelate all’insegna del pluralismo informativo al fine di evitare che, per molti friulani, si ripeta quanto accaduto altrove: il 4% della popolazione del Piemonte non vede più la televisione e, in Lombardia si sta andando, in termini percentuali, ancora peggio». Per gestire il passaggio al digitale terrestre la Campania ha stanziato 10 milioni di euro, il Piemonte 4, la Lombardia si sta attrezzando in queste settimane. «Vista l’esperienza attuata in alcune regioni d’Italia – puntualizza Fontanini – c’è il concreto rischio che le risorse radioelettriche non bastino per tutti i “player” e così a farne le spese potrebbero essere le emittenti locali, a tutto svantaggio dell’informazione locale che rischia un forte ridimensionamento. Il Governo centrale ha stanziato per il 2010 dei fondi per la comunicazione del passaggio al digitale ai cittadini. Si rende necessario – chiosa Fontanini – favorire l’ottenimento di detti finanziamenti per le emittenti televisive locali e per l’acquisto dei decoder». .  
   
 

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