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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
 
   
  TONNO ROSSO GREENPEACE, LEGAMBIENTE, MAREVIVO E WWF PLAUDONO AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI PER GLI IMPEGNI PRESI A TUTELA PER QUESTA SPECIE A RISCHIO

 
   
   Il Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole Alimentari e Forestali Antonio Buonfiglio ha comunicato alle associazioni della pesca, ai ricercatori, alle organizzazioni ambientaliste e ai sindacati il suo sostegno all´inserimento del tonno rosso (Thunnus thynnus) nell’Appendice 1 della Convenzione internazionale sul commercio di specie animali e vegetali in pericolo (Cites) che prevede il divieto di commercio internazionale per le specie a rischio. Una presa di posizione importante che lancia un segnale concreto da parte del Governo italiano per la gestione sostenibile di questa specie emblematica Nel Mediterraneo. “Lo stato critico del tonno rosso infatti- dicono gli ambientalisti - è indicativo di una pessima gestione della pesca che ha causato il grave declino degli stock, ora sull’orlo del collasso. Una situazione che richiede decisioni coraggiose, immediate e concrete, che rafforzino quelle già adottate per il recupero di questa specie attraverso la riduzione della capacità di pesca”. E’ importante che il Sottosegretario Bonfiglio abbia anche chiarito che in ogni caso le “tonnare volanti” italiane si fermeranno nella stagione di pesca 2010: pescare con quote così basse sarebbe stato un invito a nozze per la pesca illegale. La quota italiana sarà quindi ripartita ai palangari, alla pesca sportiva e alle tradizionali tonnare fisse. Le associazione chiedono comunque chiarimenti riguardo all’utilizzo della quota e in particolare chiedono al Governo di non rilasciare nuove licenze. Le esperienze passate dimostrano chiaramente che dopo aver aumentato le licenze delle tonnare volanti sono stati necessari notevoli sforzi per ridurre il numero delle imbarcazioni autorizzate a questo tipo di pesca. Bisogna impedire che succeda lo stesso con i palangari. Allo stesso tempo, è necessaria una maggior vigilanza sulla pesca sportiva i cui quantitativi sono sempre stati difficili da rendicontare. Dopo anni di richieste e di allarmanti relazioni del Comitato Scientifico dell’Iccat (Commissione Internazionale per la Conservazione del tonno atlantico) lo scorso novembre, in Brasile, l’Iccat ha dovuto drasticamente ridurre le quote di cattura (passate nel giro di pochi anni da oltre 30. 000 a 13. 000 tonnellate/anno) in un tardivo tentativo di recuperare la faccia di fronte all’opinione pubblica (e alla ricerca scientifica) internazionale. Allo stato delle cose, e considerata anche la diffusa pesca illegale che continua in Mediterraneo soprattutto a causa di flotte extracomunitarie, solo l’inclusione della specie nell’Appendice 1 della Cites, ridurrebbe la pressione sulla popolazione di tonno rosso e consentirebbe misure efficaci di sostegno a questo importante settore ittico. Entro il 2012, se non si correrà ai ripari, questa specie potrebbe scomparire dai nostri mari, considerato che a seconda delle stime è stato già perso tra l’80 e il 95% dello stock. .  
   
 

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