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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
 
   
  COMANO: IL PROGETTO DELLE NUOVE TERME AL GIAPPONESE KITAGAWARA

 
   
  Trento, 28 gennaio 2010 - Comano ha una lunga tradizione termale e per la ristrutturazione del complesso esistente e la creazione di una nuovo Centro specificatamente dedicato al benessere ha indetto un Concorso Internazionale di progettazione, che si è recentemente concluso con la vittoria del raggruppamento dell’architetto Atsushi Kitagawara, di Tokyo, in associazione con l’architetto Fabrizio Bianchetti, l’Atelier 2 (Valentina Gallotti e Marco Imperadori Associati), l’ ingegner Ferruccio Galmozzi, l’ingegner Gian Pietro Imperadori, il geologo Fulvio Epifani, l’ingegner Paola Trivini. Il gruppo ha presentato un innovativo progetto, che punta sulla capacità di unire due percorsi interdipendenti, riferibili alle tradizioni occidentali e orientali, per la realizzazione di uno spazio di assoluto benessere e relax. Il Piano di riqualificazione delle Terme di Comano Nell’ottobre 2008 l’Azienda Consorziale Terme di Comano (presidente del Consiglio di Amministrazione Valter Berghi) ha siglato un Accordo di Programma con tutti i Comuni proprietari e con la Provincia Autonoma di Trento, per il quale tutti questi soggetti si impegnano a rispettare gli impegni assunti per la realizzazione del piano di riqualificazione delle Terme di Comano. Il piano investimenti, previsto per un totale di € 37. 150. 000, sarà attuato in due fasi temporali distinte, qui riassunte: Fase 1: Stabilimento termale (€ 7. 700. 000); Centro Benessere (€. 14. 000. 000); Sibilla Cumana (acquisto € 2. 300. 000), per un totale di €. 24. 000. 000. Fase 2: Grand Albergo Terme (€ 5. 250. 000); Sibilla Cumana (completamento, € 6. 000. 000); Villa Ninfea (antica fonte termale, € 700. 000); Parco (e demolizione Villa Pianini, € 1. 200. 000), per un totale di € 13. 150. 000. Il bando di concorso - A dare il via alla Fase 1 è stato il bando per il “Concorso di progettazione per la realizzazione di un Centro benessere e riqualificazione esterna dello Stabilimento termale”. Si è trattato di un concorso a procedura ristretta con prequalificazione di dieci concorrenti, al fine di acquisire il progetto preliminare più idoneo per la realizzazione del centro benessere e riqualificazione dello stabilimento esistente. Sono giunte n. 37 domande di professionisti italiani e internazionali. Un’apposita commissione giudicatrice li ha poi ridotti, in base ai criteri stabiliti dal bando, a n. 10 concorrenti che hanno partecipato alla fase concorsuale. Si tratta di raggruppamenti temporanei d’impresa, i cui capogruppo sono: Arch. Atsushi Kitagawara di Tokyo (J); Ing. Guido Lenzi di Bologna; Schletterer Wellness & Spa di Strass im Zillertal (A); Arch. Carlos Ferrater Lambarri Barcellona (E); Dante Benini Partners & Arch. Srl di Milano; Scianstudio Snc di Cordenons Pn; Arch. Benedetta Tagliabue di Barcellona (E); Arch. Alfredo Amati di Roma; Arch. Matteo Thun di Milano; Arch. Reiner Eckert di Langenzenn (D). Il concorso si è concluso con la vittoria del raggruppamento dell’arch. Atsushi Kitagawara di Tokyo, in associazione con Arch. Fabrizio Bianchetti, Atelier 2 (Valentina Gallotti e Marco Imperadori Associati), Ing. Ferruccio Galmozzi, Ing. Gian Pietro Imperadori, Geol. Fulvio Epifani, Ing. Paola Trivini con un innovativo progetto basato sulla capacità di unire due percorsi interdipendenti, riferibili alle tradizioni occidentali e orientali, per la realizzazione di uno spazio di assoluto benessere e relax. Il progetto del Centro Benessere - Le proposte progettuali relative al nuovo centro benessere identificano un’architettura contemporanea che si relaziona con la tradizione secondo i principi dello yayoi e jomon (cioè ordine spaziale in un equilibrio formale che si sviluppa come sequenza di strutture nello spazio anziché come forma organica dotata di massa e volume e quello che tende ad uno “spontaneo senso volumetrico”, dotato di un carattere primitivo, vitale e popolare) ed hanno lo scopo di portare l’utente a totale contatto con la natura attraverso l’architettura. Il corpo di fabbrica segue la pendenza del terreno ed emerge con costruzione contenute e non incombenti. La grande copertura (la foglia sull’acqua) simboleggia una foglia traforata come il cielo visto attraverso il fogliame evocando le relazioni chiaro-scuro del bosco; l’architettura impiega, in un innovativo approccio, gli elementi naturali (luce, materia, acqua) e quelli spaziali per un approccio multisensoriale che mira ad un benessere olistico. Per i trattamenti in acqua l’integrazione tra i percorsi “Onsen” giapponesi e quelli più convenzionali in Occidente farebbe di Comano un luogo di attrazione unico nel panorama delle spa e centri benessere. L’edificio si estende nella natura circostante dissolvendosi in essa attraverso i ripiani digradanti, le murature che si prolungano come fossero terrazzamenti di vigneti, le vasche con cascate d’acqua. Il landscape, i percorsi e lo stesso edificio diventano parte del Parco già esistente e ciò ne rende la funzione attrattiva: è lui stesso l’opera d’arte da ammirare. Prossimi sviluppi - Si pensa ad un’apertura del nuovo Centro benessere per tutto l’anno, rivolta all’utenza locale, regionale e a servizio anche dei tanti turisti che soggiornano a Comano. Per ora l’Azienda termale sta lavorando per formulare un documento contente precise indicazioni in ordine al progetto preliminare, da trasmettere al progettista, in modo tale che i prossimi sviluppi del progetto rispondano al meglio alle esigenze di gestione dell’ente. Assieme a questo documento, si porteranno avanti i ragionamenti per lo stabilimento termale che ha ormai superato i trent’anni di attività e deve essere interessato da una serie di interventi che riqualifichino l’aspetto architettonico della struttura, prevedendo al tempo stesso opere di messa a norma degli impianti e creando un ambiente più gradevole e meno ospedaliero. Si può già svelare che fra le novità in programma c’è anche la realizzazione di un nuovo pozzo di acqua termale a servizio del nuovo centro benessere. Un importante tassello non solo dal punto di vista del risparmio energetico ma anche per la qualità dei servizi che il nuovo centro sarà in grado di offrire. .  
   
 

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