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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
 
   
  AUTONOMIE LOCALI: PATTO STABILITA´ IN FVG SENZA RIGIDITA´

 
   
  Udine, 28 gennaio 2010 - "Il patto di stabilità del Friuli Venezia Giulia non impone rigidità di spesa ai Comuni ma è invece un vero accordo condiviso per definire regole di buonsenso per impedire, in un momento congiunturale difficile, rischi di indebitamento insostenibili". L´assessore regionale alle Autonomie Locali, Federica Seganti, al convegno promosso ieri congiuntamente dall´Anci e dalla Regione, difende la politica dei trasferimenti ai Comuni, le nuove norme del patto di stabilità e soprattutto raccomanda l´utilizzo della legge inserita nel "ddl anticrisi" per la semplificazione delle procedure degli appalti dei lavori pubblici, rispondendo così ad alcune delle questioni che preoccupano le Autonomie locali. Il presidente dell´Anci, Gianfranco Pizzolitto, ammette che "certamente in Friuli Venezia Giulia il patto è più soft rispetto agli asfissianti vincoli nazionali", ma non fa giri di parole: "mancano all´appello - dice - 10 milioni di euro per il sistema delle autonomie e serve intervenire subito sul patto e con una legge regionale o nazionale per eliminare il criterio del massimo ribasso stabilendo nuove regole nei criteri di gara che garantiscano per tutti la procedura dell´offerta economicamente più vantaggiosa". I Comuni, afferma Pizzolitto, possono essere centri di spesa virtuosi per concorrere da subito a contrastare la crisi economica attraverso l´attivazione delle opere pubbliche: calcoli alla mano l´Anci ha stimato che a livello nazionale ci sono 44 miliardi che potrebbero essere cantierati da subito se vi fosse maggiore elasticità nel patto di stabilità del Governo, mentre in regione la stima si attesta su un miliardo di opere pubbliche per un triennio. L´assessore Seganti ribadisce la raccomandazione all´utilizzo della norma inserita nel "ddl anticrisi" a supporto della legge sui lavori pubblici che permette procedure semplificate per appalti con importi inferiori ai 500 mila euro, e, per quanto riguarda la riduzione dei trasferimenti del 10 per cento alle Autonomie denunciata da Pizzolitto, ribadisce che "non si tratta di tagli, ma il riflesso di minori entrate al gettito fiscale con cui la Regione stessa deve fare i conti". "Abbiamo lasciato inalterato il fondo ordinario, abbiamo garantito la copertura del comparto unico e delle funzioni trasferite, abbiamo azzerato il conguaglio in assestamento di bilancio: tutto quello che si poteva fare in un momento di crisi che ci auguriamo congiunturale è stato fatto", ha assicurato Seganti. .  
   
 

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