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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
 
   
  SALUTE, MATERNITÀ, ISTRUZIONE, DIRITTI CONCRETI PER I DETENUTI INTESA A TUTTO CAMPO TRA REGIONE TOSCANA E MINISTERO DI GIUSTIZIA SIGLATI IERIPROTOCOLLI CHE METTONO NUOVE BASI ALLA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE

 
   
   Firenze, 28 gennaio 2010 - La creazione a Firenze di una struttura a custodia attenuata per detenute madri, la prospettiva di ospitare al “Solliccianino” gli internati toscani attualmente ospiti dell´ Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo, la creazione del Polo universitario penitenziario della Toscana: sono queste alcune delle azioni concrete contenute nella nuova intesa siglata oggi tra Regione Toscana, Ministero della giustizia e articolazioni regionali dell´Amministrazione penitenziaria. Una intesa a tutto campo, che ridefinisce, anche alla luce di nuove normative nazionali, relazioni, priorità, obiettivi e progetti che riguardano l´universo carcerario toscano. Il primo e fondamentale documento, quello siglato dal presidente Claudio Martini, dal capo Dipartimento dell´Amministrazione penitenziaria Franco Ionta e dal capo Dipartimento per la giustizia minoril e Bruno Brattoli, definisce le modalità della collaborazione istituzionale in una serie di ambiti: edilizia penitenziaria, salute in carcere, attività a favore di persone che stanno scontando la pena, negli istituti o all´esterno, di minorenni soggetti a misure penali e attività volte a migliorare il benessere del personale. Da questo derivano gli altri protocolli siglati dalle varie autorità presenti e per la Regione dall´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori. In primo luogo vale ricordare il documento che entra nel dettaglio della realtà regionale, affrontando nello specifico temi di rilievo come l´edilizia penitenziaria, le strutture di semilibertà e di accoglienza esterna, la promozione di comunità terapeutiche e riabilitative per i minori, le strutture a custodia attenuata per tossico e alcoldipendenti, le azioni in materia sociale, culturale, sportive, formative, dell´istruzione e del lavoro finalizzate al recupe ro e al reinserimento di detenuti e ex detenuti. Progetti specifici riguardano poi il sostegno della genitorialità, gli stranieri, i condannati autori di reati sessuali, i transessuali, per i quali è prevista l´utilizzazione dell´Istituto di Empoli. Ma se i progetti abbondano, non così è per le risorse a disposizione, molte delle quali vengono regolarmente anticipate dalla stessa Regione, 3,5 milioni di euro per le attività sanitarie e altre risorse dai vari settori coinvolti. Il protocollo impegna comunque le parti a reperirle anche attingendo alla Cassa delle Ammende, in cui giacciono 160 milioni di euro. Di particolare interesse la decisione di creare la sezione a custodia attenuata per le donne che abbiano con sè un bambino fino a tre anni. E´ già stata individuata la sede, uno stabile di via Fanfani a Firenze, di proprietà della Madonnina del Grappa, mentre il progetto fo rmativo viene affidato all´Istituto degli Innocenti. Il nuovo Polo universitario penitenziario assicurerà invece ai detenuti la possibilità di accedere agli studi accademici secondo un percorso organizzato per aree vaste. In pratica i detenuti che vorranno utilizzare questa possibilità, anche stranieri e anche senza permesso di soggiorno, saranno internati nelle case circondariali di Prato, Pisa e San Gimignano, organizzate e attrezzate per consentire lo svolgimento dei piani di studio in collegamento con gli atenei di Firenze, Pisa e Siena. Infine il protocollo in tema di sanità prevede alcune azioni che rendono concreto il diritto alla salute in carcere: la Regione si impegna, ad esempio, a allestire su un camper un servizio diagnostico polispecialistico fornito di Tac, ecografia, elettrocardiografo e Rx spostabile nei diversi istituti, a organizzare ed attrezzare in ognuno di questi locali ad uso sanitario, ad attivare tre poli di ricovero ospedalieri in cui allestire reparti ospedalieri penitenziari o stanze di degenza protetta, mentre ogni Azienda sanitaria adotterà una specifica Carta dei servizi. .  
   
 

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