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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Febbraio 2010
 
   
  LA PROVINCIA DI MATERA SOSTIENE I MIGRANTI, UN PROTOCOLLO DI INTESA PER SOSTENERE AZIONI CONCRETE E SOLIDALI

 
   
  Matera, 1 febbraio 2010 - “Perché i migranti abbiano la possibilità di integrarsi nella nostra società. ” È stato questo lo spirito che ha guidato l’Amministrazione provinciale di Matera alla stipula del protocollo di intesa con l’Associazione Tolbà. E’ quanto riferisce una nota della Provincia di Matera. Un atto formale che ha preso forma in occasione della Giornata della Memoria celebrata insieme all’Associazione e ai giovani dell’Istituto Magistrale “T. Stigliani” e alle studentesse di Scienze della Formazione Primaria della Università degli Studi di Basilicata di Matera. “La Giornata appena trascorsa – ha dichiarato l’assessore Antonio Montemurro – ci ha obbligato, ancora una volta, a riflettere sull’attualità, inquietante, dei genocidi. La Shoah, ogni anno, ci riconsegna le chiavi di una memoria recente che ha visto, e purtroppo continua a vedere, fosse comuni, atti di violenza e di razzismo inconfessabili. Ed è in questo solco di passato prossimo, pericoloso e deviato, che noi istituzioni abbiamo il compito di intervenire concertando soluzioni concrete che consentano di prevenire il razzismo e di combatterlo laddove si annida. ” “In ragione di questa operatività – ha proseguito Montemurro - l’Amministrazione provinciale di Matera, attraverso questo Protocollo di intesa con l’associazione Tolbà, ha messo a punto una serie di obiettivi da raggiungere: dalla individuazione di percorsi di qualificazione per adulti, donne e adolescenti migranti, all’accoglienza per i richiedenti asilo politico e rifugiati da realizzare nei comuni della provincia. Tutti risultati che auspichiamo di poter raggiungere con il contributo delle forze sociali e politiche del territorio. ” “Il tema delle sopraffazioni e delle violenze perpetrate per motivi di appartenenza etnica - ha concluso il presidente dell’Ente, Franco Stella – sottraggono voce alla democrazia di un paese che diviene, così, orfano di etica e di civiltà. Perdite che non vogliamo avere e di cui non vogliamo essere co-autori. Per questo abbiamo scelto la via della integrazione. Una integrazione che costruiremo insieme a tutti i migranti che hanno scelto questo territorio per ricominciare. ” .  
   
 

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