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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Febbraio 2010 |
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MONTINO, REALIZZATI NEL LAZIO 25 DEI 39 PUNTI PATTO ANTICRISI
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Roma, 1 febbraio 2010 - "Abbiamo fatto quest´incontro con le tre delegazioni di Cgil, Cisl e Uil che avevano con noi sottoscritto nel 2009 i 39 punti del piano anticrisi. Abbiamo constatato, punto per punto, che 25 dei 39 sono applicati, ci sono già atti deliberativi, ci sono state decisioni, delibere d´appalto, cantieri in corso". Così Esterino Montino, vice presidente della Giunta Regionale del Lazio, al termine dell´incontro in regione con le delegazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil sul Patto anticrisi sottoscritto nel 2009. "Abbiamo sei punti - ha quindi sottolineato Montino - che riguardano questioni aperte con il governo nazionale, che sono incagliate per responsabilità del governo, e penso al Cipe. Non siamo riusciti ad avere l´approvazione del progetto per la Pontina. Come è incagliata anche la questione della Salaria". "Ci sono altri sei punti - ha spiegato il vicepresidente - che riguardano atti legislativi, come la legge sugli appalti, che non sono di competenza della giunta, ma del consiglio regionale, che visto che siamo nell´ordinaria amministrazione, non si è potuto portare a termine". All´incontro con Montino hanno partecipato Claudio Di Berardino, segretario generale Cgil di Roma e Lazio, Salvatore Biondo, segretario regionale di Cisl Roma e Lazio e Luigi Scardaone, segretario generale di Uil Roma e Lazio. Soddisfatto il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino. "Abbiamo chiesto alla regione - ha detto - di dare un segnale evidente sull´equità sociale, e quindi di sviluppare delle prossime ore un intervento sul cosiddetto redditometro. Chi ha di più paga di più, chi ha di meno paga di meno. Non si capisce - ha aggiunto - perchè una persona che ha una difficoltà economica, deve pagare un ticket come una persona che ha una condizione economica diversa, magari più alta. E quindi questo redditometro finirebbe per essere un segnale di equità enorme". "Noi nel 2009 - ha spiegato il sindacalista - abbiamo sottoscritto con la regione un protocollo non di fine legislatura, ma per affrontare la crisi. Quest´incontro è importante perché dimostra che le cose non solo si scrivono, ma si devono anche fare. La valutazione - ha detto Di Berardino - è positiva perché i punti attuati, 25, sono più di quelli che ancora non lo sono. Altri punti hanno avuto dei problemi perché il consiglio regionale non è più operativo, altri riguardano il rapporto con il governo e lì abbiamo chiesto alla regione di andare avanti. I finanziamenti alle infrastrutture - ha concluso Di Berardino - sarebbero uno dei modi in cui il Governo potrebbe intervenire. Se il Cipe blocca le opere pubbliche, il Lazio si ferma". E il segretario generale di Uil Roma e Lazio, Luigi Scardaone ha chiesto un intervento sul consorzio Gaia. "Abbiamo chiesto un intervento a favore del consorzio Gaia, e abbiamo chiesto che se ci sono comuni che devono avere finanziamenti regionali, non li dessero a quei comuni che mettono in crisi Gaia. E poi ci dovrebbero spiegare - ha concluso - come mai un consorzio a totale capitale pubblico rimane operoso". . |
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