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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Ottobre 2006 |
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AVVIATO SEMINARIO PER GIORNALISTI E COMUNICATORI SU EUROPA
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Trieste, 31 ottobre 2006 - A che punto siamo con il Trattato Costituzionale europeo? Quale rapporto tra la realtà dellŽEuro e la strategia di Lisbona? Sono solo due dei temi che da ieri pomeriggio, per due giorni, vengono affrontati nellŽAula del Consiglio regionale, in un seminario per imparare a "comunicare lŽEuropa" destinato a giornalisti e comunicatori, organizzato dallŽAssociazione dei consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia insieme con Dialoghi Europei, con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale e della rappresentanza in Italia della Commissione europea, e realizzato in collaborazione con lŽOrdine dei Giornalisti, lŽAssociazione regionale della Stampa e il Circolo della Stampa di Trieste. Dei due momenti di approfondimento odierno, sviluppati alla presenza del presidente della Regione Riccardo Illy, il primo è stato coordinato da Antonio Martini, presidente della V Commissione consiliare competente per i rapporti esterni e con lŽUe, il secondo da Sergio Dressi, presidente del Comitato per la legislazione, la valutazione e il controllo. I cittadini sentono distanti le istituzioni europee, la conoscenza delle politiche europee è scarsa, ci sono problemi di comunicazione - ha detto il presidente dellŽAssociazione consiglieri Bruno Longo in apertura, ricordando le iniziative che lŽassociazione sta portando avanti da tre anni con il Centro studi economici e sociali di Dialoghi Europei, per una sensibilizzazione dei giovani attraverso la scuola, con risultati di grande significato se si considera che nellŽanno scolastico 2005-2006 vi hanno partecipato oltre cento scuole. Mentre siamo molto informati su personaggi e vicende della politica italiana, dellŽEuropa si parla solo in casi clamorosi, come per esempio la bocciatura del trattato da parte di Francia e Olanda - ha fatto eco il presidente di Dialoghi europei Giorgio Rossetti rivolgendo un appello a giornalisti e comunicatori a farsi mediatori attivi e competenti di questa realtà. Con lŽUe lŽEuropa ha fatto enormi progressi, ci ha regalato cinquantŽanni di pace, ci ha aiutato ad affermare un certo rigore nei conti pubblici, ha detto Illy elencando i risultati straordinari raggiunti nellŽultimo decennio, i grandi passi compiuti, dallŽunione monetaria allŽallargamento a dieci nuovi membri. La costituzione europea è in stallo proprio ora che nuovi allargamenti sono necessari per avere massa critica nel confronto con i grandi competitori, che serve maggiore integrazione in termini di mercati e di servizi (dal lavoro allŽassistenza sanitaria), in politica estera e nel campo della difesa - ha commentato ancora Illy sottolineando la necessità di rilanciare lo spirito europeo, facendo comprendere ai cittadini che, se sono importanti gli stati membri con la loro lingua, le loro tradizioni, i loro mercati, doppiamente importante è lŽUe per elevare il livello di competitività del sistema Europa e la conoscenza globale. Bisognerà rimettere mano al trattato costituzionale - ha avvertito Illy: occorre una Costituzione vera e propria che contenga solo le regole fondamentali dellŽUe e che costituisca un fattore di stimolo, per esempio indicando la strada verso una confederazione di stati, affrontando il nodo difficile della lingua comune. E poi gli allargamenti. Fino a dove? Per Illy, ai paesi già membri del Consiglio dŽEuropa: un confine non tanto geografico o storico, quanto politico. Senza accantonare a priori lŽopzione di comprendere la Russia, per essere competitivi con Cina e India. Comunicare resta centrale, anche se carenti sono gli strumenti a disposizione a livello europeo: per Illy, che ha sottolineato lŽimportanza di un impegno della scuola sul tema Europa, il no al trattato è stato certamente per un deficit di comunicazione, ed anche perché in esso cŽera non troppa ma troppo poca Europa. E di comunicazione lŽAre (lŽAssociazione delle Regioni dŽEuropa) parlerà prossimamente allŽassemblea generale a Palma de Maiorca. Ai lavori delle due tavole rotonde hanno partecipato i parlamentari europei Vittorio Prodi e Roberto Musacchio e lŽassessore regionale Roberto Cosolini che, oltre alla competenza in materia di lavoro, formazione, università e ricerca, ha lŽincarico di seguire i temi della Strategia di Lisbona. . |
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